Musica in Viaggio: Ungheria

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fotoAi Giardini della Filarmonica Romana mercoledì 2 luglio fa tappa l’Ungheria con un concerto in Sala Casella (ore 19.30) dedicato ad Alessio Elia, compositore romano, classe 1979, da anni residente in Ungheria. Realizzato in collaborazione con l’Accademia d’Ungheria in Roma e l’Associazione She Lives, il concerto si inserisce nel progetto più ampio di SHE LIVES incontra l’Ungheria, un incontro fra le vive realtà musicali di Italia e Ungheria, il primo realizzato da ‘SHE LIVES – Contemporary music is music’, associazione che si propone di diffondere la musica del nostro tempo liberandola dall’aggettivo contemporanea, nella convinzione che la contemporaneità non sia una declinazione del linguaggio musicale, ma la condizione in cui viviamo il tempo presente. Nel concerto della Filarmonica Romana – introdotto da una intervista al compositore a cura di Guido Barbieri – si darà risalto all’importante riconoscimento ottenuto nel 2013 da Alessio Elia al concorso di composizione ungherese UMZF (Forum per la Nuova Musica Ungherese). Eseguite in tutto il mondo in prestigiose sedi, le sue composizioni sono state presentate in concerti monografici a Roma, Oslo e Budapest. Recenti suoi lavori si ispirano a soggetti scientifici (Teoria delle stringhe e M-Teoria) ed integrano differenti sistemi d’intonazione in un processo da lui definito “polisistemismo”. Il concerto, eseguito dall’Ensemble She Lives diretto da Sandro Savagnone, verrà introdotto dalla Sonata per violoncello solo di Ligeti, compositore tra i più stimati dallo stesso Elia, e conterrà un omaggio al compositore e direttore d’orchestra ungherese Tihanyi (con la prima italiana di Preludium, Invocation, Postludium op. 54). Di Elia saranno eseguiti, per vari organici, Luminescences (2005), The Temptress – Piano etude n. 2 (2012), Beyond Perturbative States (2013), Outrage – Piano etude n. 1 (2011) e in prima italiana Conifold transitions (2014).

Nella seconda parte della giornata alle ore 21.30 nei Giardini la replica di Galghi (La Barca) di Badarà Seck, per la regia di Ferdinando Vaselli, spettacolo di musica e teatro andato in scena in prima assoluta, con grande attenzione e successo di pubblico, il 26 giugno. Sul palco rifugiati e immigrati che con le loro testimonianze mettono in scena il racconto da loro stessi vissuto, una traversata del Mediterraneo in fuga da guerre e povertà alla ricerca di una nuova opportunità. Lo spettacolo si muove dunque tra due spazi, quello reale dei barconi di profughi o emigranti che solcano il Mediterraneo per sbarcare in Europa, e quello immaginario della scenografia e della drammaturgia che rimette in scena, una volta ancora, il loro viaggio. A riunire i due spazi, gli attori. Anzi, i non attori: dieci rifugiati africani – uomini, donne e bambini – giunti in Italia e a Roma negli ultimi anni. E i loro racconti, la memoria del viaggio affrontato per arrivare qui. Insieme a loro, una voce narrante e cinque musicisti, anch’essi africani: un suonatore di kòra (l’arpa tradizionale senegalese), il balafon, le percussioni, e le tastiere elettroniche.

“Vogliamo usare la musica e il corpo attraverso la danza, insieme con la parola, per raccontare un fatto, un fenomeno che ogni estate, ogni anno, vediamo senza comprenderlo e approfondirlo, senza sapere davvero cosa succede ‘dentro’ questo fatto – spiega Badarà Seck –. ‘Galghi’ è uno spettacolo che dà la possibilità di toccare questo argomento, usando gli stessi rifugiati e immigrati che vediamo intorno a noi, come attori che mettono in scena il racconto da loro stessi vissuto”.

Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Associazione Salotto Africano e dell’Associazione culturale 20Chiavi.

BIGLIETTI 10€ a concerto; biglietto giornaliero 15€.

Info: 06 3201752, programma completo su www.filarmonicaromana.org

programma

mercoledì 2 luglio

Ungheria

ore 19.30 Sala Casella

Trasparenze

Concerto dedicato ad Alessio Elia

Introduce il concerto un’intervista al compositore da parte di Guido Barbieri

Ensemble She Lives

Massimiliano Scatena, pianoforte

Massimo Munari, clarinetto

Caterina Bono, primo violino

Elena Centurione, secondo violino

Riccardo Savinelli, viola

Alfredo Mola, violoncello

Mauro Gavini, contrabbasso

Gianluca Manfredonia, percussioni

Sandro Savagnone, direttore

con la collaborazione di

Francesco Mario Possenti, pianoforte | Francesco Peverini, violino

Diana Bonatesta, viola | Paolo Andriotti, violoncello

György Ligeti (1923-2006)

Sonata per violoncello solo (1948-53)

Alessio Elia (1979)

Luminescences (2005) per clarinetto, violino con scordatura, viola con scordatura, violoncello con scordatura, percussioni

The Temptress – Piano etude n. 2 (2012) per pianoforte

(Francesco Mario Possenti, pianoforte)

László Tihanyi (1956)

Preludium, Invocation, Postludium op. 54 * (2011)

per violino, viola, violoncello

(Francesco Peverini, violino; Diana Bonatesta, viola; Paolo Andriotti, violoncello)

Alessio Elia

Beyond Perturbative States (2013)

per pianoforte preparato (armonici controllati), violino con scordatura,

viola con scordatura, violoncello con scordatura, contrabbasso con scordatura

Outrage – Piano etude n. 1 (2011) per pianoforte

(Francesco Mario Possenti, pianoforte)

Conifold transitions* (2014)

per clarinetto, due violini con scordatura, violoncello con scordatura e pianoforte

Viaggio

ore 21.30 Giardini

Galghi (La barca)

da un’idea di Badarà Seck

regia Ferdinando Vaselli

collaborazione drammaturgica Luca Lancise, Driss Alaoui Mdaghri

coreografie Mariangela Cafagna

con

Toure Ibrahim, Augustain Bizimana,

Nadine Mulanga Kabongo,

Jean Diaye, Mamadou n’daye,

Keba Seck, Ridwan Ozmen

Badarà Seck griot

Abdellah Ben Charradi voce

Ismaile Mbaye percussioni africane

Ousmane Coulibaly balafon e kòra

Francesco Catalucci tastiera e piano

Coordinamento Mulumba Bin Kazadi

Replica dello spettacolo del 25 giugno