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Middle East Now (6° edizione)

fotoIl Medio Oriente contemporaneo torna ad essere protagonista a Firenze, dall’8 al 13 aprile 2015, con la 6ª edizione di Middle East Now, il festival internazionale di cinema, documentari, arte contemporanea, musica, incontri ed eventi, nel cartellone della Primavera di Cinema Orientale, ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, che si terrà tra Cinema Odeon, Cinema Stensen e in altre location e spazi cittadini, con un ricco programma di proiezioni e eventi speciali.

Middle East Now 2015 presenterà 43 film – quasi tutti in anteprima italiana ed europea – tra lungometraggi, documentari, film d’animazione e cortometraggi, per un viaggio full immersion che tocca i paesi e le società più “caldi” dell’area mediorientale, crocevia di cuture, tradizioni, credenze, suoni, paesaggi e colori, mai come oggi al centro dell’attenzione della politica e dei media internazionali. Le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità nelle produzioni cinematografiche più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Yemen, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco, faranno conoscere al pubblico le culture e le società di questi paesi, oltre i pregiudizi e i luoghi comuni con cui spesso sono rappresentati.

Il tema di questa edizione sarà il viaggio: TRAVELING IN THE MIDDLE EAST

Un tema forte, simbolico e universale: il “viaggio”, inteso come atto fondamentale di conoscenza, viaggio fisico, reale, ricostruito attraverso le voci di chi vive, lavora e crea arte in Medio Oriente. Viaggio culturale, cinematografico, musicale, e perché no culinario. Il festival si trasforma in un palcoscenico di esperienze e percorsi, di itinerari speciali all’interno della grande mappa del Medio Oriente. Perché viaggiare significa conoscere, vedere, pensare e confrontarsi.

Middle East Now è organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze – Osservatorio per le Arti Contemporanee, Oxfam Italia assieme a Unione Europea, Gruppo Why the Best Hotels Firenze, con il supporto di FST-Fondazione Sistema Toscana, Ambasciata del Regno del Marocco, Istituto Culturale Iraniano in Italia, Ponte33, Azalai Travel Design e Shiraz Travel Tour, in partnership con Ponte33, Fondazione Istituto Stensen, NYU Florence Villa La Pietra, Meltin’Concept / Let7, Etra-Galleria Studio Tommasi, e altre istituzioni e partner locali e internazionali. ll festival è inserito nel cartellone della Primavera di Cinema Orientale, realizzato per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.

Programma Cinema: Novità 2015

Viaggio cinematografico in Medio Oriente: con tante donne registe e protagoniste. Il programma cinematografico di questa edizione prevede una serie di focus tematici sulle produzioni degli ultimi due anni dai diversi paesi dell’area mediorientale. Con una selezione di titoli in cui il tema del viaggio è affrontato in diverse declinazioni (reale, storico, metaforico, personale, spirituale), e in cui spesso sono le donne a raccontare, come registe, e a essere raccontate come protagoniste dei film e dei documentari presentati.

Speciale Iran

Dall’IRAN, arriva una delle ospiti speciali di questa edizione, a cui Middle East Now dedica un omaggio: l’attrice iraniana Fatemeh Motamed-Arya, “Simin” per i fan, considerata una delle signore del cinema iraniano. Dopo aver iniziato la sua carriera giovanissima in teatro, è diventata una delle più celebri attrici del cinema iraniano degli ultimi decenni. Pluripremiata all’estero e in patria – ha avuto nove nomination come migliore attrice al Festival Internazionale di Fajr a Tehran, e ha vinto quattro volte il prestigioso Simorgh di cristallo – ha lavorato nella sua carriere in oltre 50 film e realizzato importanti progetti teatrali in Iran e all’estero. Ambasciatrice di un’importante organizzazione di charity, si è sempre distinta per l’impegno sociale perseguito anche attraverso la scelta di ruoli e personaggi che ha interpretato al cinema, e che ne hanno fatto una figura unica della scena culturale iraniana. A Firenze si vedrà sul grande schermo tra le interpreti di Tales” (2014, 88’), film di apertura del festival, l’ultimo capolavoro della regista Rakhshan Banietemad, vincitore del premio “miglior sceneggiatura” al festival di Venezia; e in due film che hanno fatto la storia del cinema iraniano, come “Once Upon a Time, Cinema” (1992, 90’) del grande Mohsen Makhmalbaf, e “The Blue Veiled” (1995, 85’), altro film culto di Rakhshan Bani Etemad.

Sempre dall’Iran il documentario “Fest of Duty” (2014, 60’) della regista Firouzeh Khosrovani, sulla cerimonia del dovere in cui nell’Islam si trasferiscono i valori religiosi nelle bambine al compimento dei 9 anni, vista attraverso due ragazzine molto diverse tra di loro; e ancora il pluripremiato documentario “No Land’s Song” (2014, 90’) di Ayat Najafi, che segue il tentativo durato oltre due anni della sorella del regista, giovane compositrice iraniana, di organizzare un concerto in Iran con protagoniste solo cantanti donne; e ancora “Life May Be” (2014, 80’) dei due autori Mania Akbari e Mark Cousins, dialogo cinematografico tra un’attrice e regista iraniana e un regista inglese, singolare viaggio nelle menti di due filmmaker che diventa una storia d’amore su pellicola.

Per la prima volta al festival il cinema della Turchia

Novità assoluta di questa edizione di Middle East Now, il nuovo cinema dalla TURCHIA, ospite con due film della giovane e talentuosa regista Emine Emel Balci: l’anteprima italiana di “Until I Lose My Breath” (2014, 94’), suo primo lungometraggio appena presentato alla Berlinale, memorabile ritratto di Serap, ragazza ventenne che lavora in una fabbrica di tessuti a Istanbul, e che combatte quotidianamente per crearsi una dimensione di normalità, girato in pieno stile fratelli Dardenne; e poi il suo precedente e pluripremiato documentario “Ich Liebe Dich” (2012, 75’) storia di amore e di attesa, viaggio fisico e interiore nelle zone più remote e povere della Turchia, dove donne di tutte le età sognano di imparare il tedesco per ottenere un visto per la Germania e riunirsi con i propri mariti.

Afghanistan

Dall’AFGHANISTAN, tra i titoli in anteprima italiana il lungometraggio “A Few Cubic Meters of Love” di Jamshid Mahmoudi (2014, 90’), candidato dall’Afghanistan agli Oscar 2015, storia d’amore alla Romeo e Giulietta tra una giovanissima profuga afgana e un operaio iraniano, costretti a sopravvivere alla periferia di Tehran; e il corto “Angelus Novus” (2015, 25’) di Aboozar Amini, storia di due ragazzini che per sopravvivere da rifugiati con le loro famiglie in Turchia fanno i lustrascarpe, alle prese con una concorrenze spietata.

Palestina

Dalla PALESTINA, arriva in anteprima il film “The Wanted 18” di Amer Shomali e Paul Cowan (2014, 75’), miglior documentario al festival di Abu Dhabi, che attraverso animazione, disegni e interviste, ricostruisce la storia vera e sorprendente della caccia israeliana alle 18 mucche considerate minaccia nazionale durante la Prima Intifada; e a Firenze ci saranno anche i giovani e talentuosi registi palestinesi Tarzan e Arab, nuove promesse del cinema Made in Palestine, artisti eclettici nati e cresciuti a Gaza, che col loro ultimo cortometraggio “Condom Lead” (2013) hanno debuttato a Cannes e vinto tantissimi riconoscimenti internazionali. Il festival presenterà un documentario su di loro, “Tarzan e Arab” del regista americano Paul Fischer, e i due gemelli saranno a Firenze con il loro ultimo cortometraggio “Apartment 10/14” (2014, 8’), e il precedente “Premeditation” (2014, 5’);

Siria

Dalla SIRIA, il documentario “Our terrible country” di Mohammad Ali Atassi (2014, 85’), menzione speciale al festival di Marsiglia, sguardo sull’impotenza e il fallimento degli intellettuali siriani nel guidare la rivoluzione, che segue lo scrittore e dissidente Yassin al Haj Saleh, nel viaggio da Douma alla volta della sua città natale Ar Raqqah, caduta in mano ai fondamentalisti islamici; e ancora From My Syrian Room (2014, ’70), documentario dell’artista e regista Hazem Alhamwi, che tornando ai suoi ricordi più lontani, dalla sua infanzia fino ai giorni nostri, esplora la cultura della paura e il desiderio di una nazione di essere libera.

Israele

Da ISRAELE l’anteprima del documentario “Censored Voices”, di un’altra giovane regista donna Mor Loushy, che dopo il debutto a Sundance e la partecipazione alla Berlinale arriva in Italia per far parlare di sé, e svelare le conversazioni censurate tra i soldati appena rientrati dalla guerra dei sei giorni (1967), registrate all’epoca da Amos Oz e Avrahim Shapira in alcuni kibbutz israeliani; nel documentario “This is My Land” (2014, 90’), la regista israeliana Tamara Erde visita sei scuole indipendenti in Israele e nei Territori Occupati, per investigare come viene insegnata la storia in una regione così contestata; Almost Friends di Nitzan Ofir & Barak Heymann, storia di un’amicizia speciale tra due ragazzine, l’araba Samar e Linor, che vive in un insediamento religioso ultraortodosso; il documentario Turning Thirteen di Dana Idsis, che segue i preparativi per il Bar Mitzvah di Guy, fratello minore autistico della regista; il piccolo gioiello di animazione Shouk di Dotan Moreno, vincitore al Festival di Gerusalemme; l’intimo e personale Maternity Leave di Moran Ifergan, che racconta i momenti post-parto di una donna nella sua casa di Gerusalemme; e infine High Hopes, l’ultimo documentario di Guy Davidi, il regista candidato agli Oscar con “Five Broken Cameras”, che racconta il trasferimento forzato dei beduini palestinesi nella West Bank durante gli accordi di Oslo, con una testimonianza potenze di Edward Said e la colonna sonora dei Pink Floyd.

Iraq

Dall’IRAQ, in anteprima italiana “In the Sands of Babylon” (2013, 92’), ultimo film del talentuoso regista Mohammad Al Daradji, vincitore del “miglior film” al festival di Abu Dhabi, in cui partendo dalla guerra del Golfo del 1991, il regista ripercorre il viaggio di un soldato Iracheno verso casa, e tra realtà e finzione rivisita i momenti intensi del conflitto attraverso le testimonianze inedite e intense di un ex-prigioniero, di un contadino e di un fotografo di guerra.

Kurdistan

Dal KURDISTAN, il bellissimo “Memories on Stone” (2014, 97’), film di chiusura del festival, del regista kurdo Shawkat Amin Korki, anch’esso vincitore del “miglior film” al festival di Abu Dhabi, assaggio struggente della società curda contemporanea, con protagonisti i due amici d‘infanzia Hussein e Alan decisi a girare un film sul genocidio curdo, tra le mille difficoltà del trovare un’attrice protagonista, fino all’incontro con la giovane e determinata Sinor. Come omaggio al cinema curdo Middle East Now propone anche una proiezione speciale di YOL, pluripremiato capolavoro del regista di origine curde Yilmaz Güney, a cui il film “Memories on Stone” rende un chiaro omaggio.


Libano

Dal LIBANO, il lungometraggio “The Valley” di Ghassan Salhab (2014, 135’), nome di punta del cinema d’autore libanese, che ha come protagonista un uomo che a seguito di un incidente stradale perde la memoria, e si ritrova tra personaggi misteriosi nella valle della Bekaa, per un dramma interiore sull’instabilità e complessità del Libano di oggi.


Yemen

Dallo YEMEN un’altra regista donna, Sara Ishaq, che con “The Mulberry House” (2013, 65’) offre un rarissimo sguardo dall’interno di una famiglia Yemenita, dopo i recenti sconvolgimenti della rivoluzione, e al tempo stesso un diario virtuale della regista decisa a tornare nel suo paese e riscoprire le sue radici.

Emirati Arabi

WINDOW ON EAU, la sezione dedicata a scoprire produzioni emergenti e giovani filmmaker dagli Emirati Arabi, paese in rapida evoluzione ma con tradizioni ancora forti e grandi contraddizioni. Cinque cortometraggi che raccontano storie di persone che hanno deciso di andare a vivere negli Emirati Arabi, e di tutto quello che questo “incontro” ha significato per loro. E in più il lungometraggio “Hamama” di Nujoom Alghanem (2010, 63’), il viaggio spirituale della sciamana più famosa del Golfo (Hamama). E in anteprima a Firenze arrivano anche alcuni episodi di “Freej”, la serie televisiva ideata da Mohammed Saeed Harib sulle “nonnine” degli Emirati, che sta avendo un grande successo in tutto il mondo arabo, mai vista prima d’ora in Europa.

Per il cinema dal Nord Africa, il Focus Travel MAROCCO propone una serata speciale con la proiezione del lungometraggio “The Narrow Frame of Midnight” della regista Tala Hadid (2014, 93’), uno dei film marocchini più acclamati dell’ultima stagione, in cui il destino della giovane orfana Aïcha, venduta dai suoi familiari a un piccolo criminale, si incrocia quello di Zacaria, scrittore metà marocchino e metà iracheno, che si è lasciato tutto alle spalle per cercare suo fratello scomparso, per un viaggio on the road che li porterà attraverso il Marocco, Istanbul e le pianure del Kurdistan.


Egitto

Dall’EGITTO, il documentario “Private Revolutions: Young, Female, Egyptians” di un’altra regista donna, Alexandra Scheider (2014, 98’), che racconta il viaggio personale, umano e interiore di quattro donne egiziane, nella loro lotta quotidiana per mantenere fede alle loro speranze nel dopo Rivoluzione.

Algeria

Dall’ALGERIA l’opera prima “10949 Women” (2014, 75’) della giovane documentarista Nassima Guessoum, che presenta un viaggio nella storia e nella vita di un’eroina dimenticata della rivoluzione algerina, una rarissima testimonianza sul ruolo delle donne nella lotta per un’Algeria indipendente.

Libia

Anche la LIBIA entra per la prima volta nel programma di Middle East Now, con la serie di cortometraggi brevi Tripoli Stories, realizzati da giovani filmmakers libici e prodotta dallo Scottish Documentary Institute, per quattro piccoli viaggi nella vita di quattro abitanti di Tripoli, che ci raccontano uno spaccato della Libia di oggi.

Tunisia

Dalla TUNISIA il bellissimo cortometraggio della regista Kaouther Ben Hania, “Peau de Colle” (2014, 23’), presentato al Festival di Cannes, che entra in punta di piedi nella vita di una bambina di cinque anni, che a tutti i costi non vuole andare a scuola.

Progetti speciali legati ad arte, fotografia, musica a questa edizione:

_ “EVERYDAY MIDDLE EAST”

in mostra alla Galleria Etra – Studio Tommasi (11 aprile / 10 maggio 2015)
“Everyday Middle East” è un progetto di reportage fotografico nato su Instagram e lanciato da un network di fotografi che lavorano in Medio Oriente e Nord Africa. Condividendo le immagini di tutti i giorni dalla loro vita quotidiana, i reporter e i fotografi di “Everyday Middle East” cercano di ridefinire la rappresentazione visiva del Medio Oriente, presentando una visione quanto più realistica della vita quotidiana in quest’area del mondo, lavorando contro gli stereotipi e i pregiudizi visivi che dominano nelle news di giornali e Tv. Lanciato nel 2014, il progetto è cresciuto fino a includere 25 fotografi, e sono quasi 1.000 gli scatti pubblicati nell’ultimo anno. Fondatrice del progetto è la reporter canadese Lindsay Mackenzie, e tra i fotografi del collettivo ci sono nomi come Laura Boushnak, Tanya Habjouqa, Newsha Tavakolian, Ahmad Mousa, Tamara Abdul Hadi, Dalia Khamissy e tanti altri, In occasione del festival una speciale selezione di 60 scatti di Every Day Middle East andrà in scena dal 10 aprile al 10 maggio alla Galleria ETRA – Galleria Studio Tommasi (Via della Pergola 57);

_ l’artista del Bahrain NASSER AL ZAYANI in “Finding the Middle East in Florence
Nasser Al Zayani è un giovane artista e illustratore nato in Bahrain, che si cimenta nella pratica artistica dell’urban drawing. Su invito del festival ha svolto una residenza a Firenze, ospite di NYU Florence a Villa la Pietra, durante la quale ha realizzato Finding the Middle East in Florence”, uno speciale sketchbook: un quaderno in cui ha registrato i riferimenti al Medio Oriente che ha trovato a Firenze, nelle strade, nei musei, nei luoghi, nella gente. Il risultato è un’originalissima mappa di Firenze in salsa mediorientale, un invito a esplorare la città da una prospettiva diversa e sorprendente. Il progetto diventerà un libro che sarà presentato durante il festival, e i suoi sketches saranno protagonisti di una mostra-installazione sempre alla Galleria ETRA – Studio Tommasi (Via della Pergola 57), visitabile dal 10 aprile al 10 maggio.

 

_ per la prima volta arriva in Italia THE NARCICYST,

il musicista dandy iracheno-canadese, nome di punta dell’Arab hip hop

Tra gli special guest di questa di questa edizione arriverà a Firenze anche The Narcicyst, il carismatico e talentuoso hip hop artist di origini irachene, che presenterà in esclusiva all’opening del festival il suo ultimo short music film RISE, e sarà protagonista di un concerto-evento. Nato a Dubai da genitori iracheni di Bassora, cresciuto tra gli Emirati e il Canada, THE NARCICYST è un artista eclettico, vero e proprio dandy che è stato definito “political artist”, che con le sue canzoni e le sue performance dalla grande potenza visiva denuncia le assurdità di essere un “Arab boy in a Western world”. Venerdì 10 aprile (dalle ore 22.30) sarà sul palco dell’Auditorium Flog, come special guest del concerto-evento organizzato assieme a Oxfam Italia, Music Pool/Network Sonoro, La Scena Muta e Gold. Sul palco con lui ci saranno anche Dre Love in apertura, e in chiusura i ritmi trascinanti di Shantel, il dj re del beat box di influenza turca. Il ricavato dell’evento sarà devoluto a sostegno dei progetti di Oxfam per i profughi siriani.

Le altre novità e partecipazioni speciali di questa edizione:

_Unione Europea e Oxfam presentano YOU SAVE LIVES

You save lives è una campagna promossa da Oxfam e dall’Unione Europea per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei 51 milioni profughi e dei rifugiati che oggi nel mondo sono costretti a scappare da guerra e atrocità. Un fenomeno che ha assunto dimensioni senza precedenti nella storia: si stima che ogni quattro secondi una persona sia costretta ad abbandonare la propria casa.

La campagna You Save Lives vuole dare voce alle loro storie aggiungendo ai numeri il racconto della vita di quanti si sono dovuti lasciare tutto alle spalle a causa di guerre e conflitti. Una narrazione che al Middle East Now 2015, partirà proprio dalla più grave crisi del momento, quella siriana, che in 4 anni di guerra ha già causato 11.4 milioni di profughi e oltre 220 mila vittime. La campagna verrà infatti presentata attraverso le straordinarie immagini del reportage realizzato dal fotografo Luigi Baldelli – che verranno presentate prima delle proiezioni principali del festival, interpretate dal vivo da attori professionisti – gli articoli della giornalista del Corriere della Sera Sara Gandolfi, e la proiezione del documentario “Il futuro alle Spalle” del giornalista RAI Amedeo Ricucci (domenica 12 Aprile, ore 10.30, Cinema Odeon, seguito da un dibattito con gli autori). Due spaccati sulla vita nei campi profughi in Libano e in Giordania, dove milioni di siriani stanno vivendo da anni senza nessuna speranza, almeno finora, di tornare a casa e dove Oxfam è al lavoro dal 2011 a fianco della popolazione.

_ VOYAGE BOOKS: guide e letture per viaggiatori alle prese col Medio Oriente
La libreria-installazione del festival, progettata dal gruppo di architetti Archivio Personale, il “Voyage Books” propone una speciale selezione di titoli per i viaggiatori appassionati di Medio Oriente e Nord Africa: guide particolari e insolite, libri di narrativa, saggi su viaggi culturali o metaforici. Selezione a cura di Ponte 33, casa editrice specializzata in Iran e Afghanistan, Editoria Araba, blog di riferimento per la narrativa dal mondo arabo, in collaborazione con On the Road Libreria e Nardini Bookstore.

_ SOUNDSCAPE OF TEHRAN:

in una speciale installazione presenta la mappatura sonora della metropoli iraniana

Un’occasione unica per conoscere ed immergersi nel carattere unico della grande e caotica capitale dell’Iran, attraverso una passeggiata sonora tra i suo quartieri e le sue strade. In occasione di questa edizione il festival presenta a Firenze, al Cinema Odeon, anche l’installazione sonora SOUNDSCAPE OF TEHRAN, un progetto curato dalla giovane curatrice Leila Sajjadi (per Urban art Tehran). Una mappatura sonora della metropoli iraniana, in cui i suoni e i rumori tipici delle metropoli industriali coesistono con quelli della tradizione, dei venditori ambulanti, delle moschee, dei taxi e dei bazar, e che conferisco a Tehran un tappeto sonoro unico e caratteristico, che cambia continuamente con le mutazioni continue della società iraniana.

_ I Middle East Now TALKS

Conversazioni, dibattiti, presentazioni di libri e approfondimenti su temi forti e di attualità in Medioriente.

Middle East Now chiama sul palco del Cinema Odeon affermati corrispondenti della carta stampata e della televisione, saggisti ed esperti, scrittori e registi a disegnare una mappa della nuova comunicazione e dell’informazione sul Medio Oriente, con una serie di approfondimenti quotidiani – IL PUNTO DELLE 19.30 – e il talk sul tema “Mappe mediatiche: i nuovo confini dell’informazione sul Medio Oriente” (Domenica 12 aprile, dalle 10.30), per riflettere sul ruolo che l’informazione nel suo insieme ha svolto e svolge nell’orientare l’opinione pubblica e l’azione dei governi, con gli interventi di Lucia Goracci (RAI News), Amedeo Ricucci (RAI), Patrick Cockburn (The Independent), Giuseppe Acconcia (studioso di Medio Oriente), Alessia Corsini (UE, Desk Syrian Region) e Sara Gandolfi (Corriere della Sera), e la moderazione di Laura Silvia Battaglia (giornalista ed esperta di Medio Oriente). Altro appuntamento di rilievo nel programma dei TALKS anche la conversazione di Olivier Roy (Istituto Universitario Europeo) con Patrick Cockburn (scrittore e giornalista The Independent),sul tema “L’ISIS, il grande gioco della disinformazione” (Sabato 11 aprile, ore 19.30, Cinema Odeon) – Per gli altri incontri vedi programma completo.

_ MIDDLE EAST for KIDS: il festival a misura di bambino

I bambini di oggi, cittadini globali di domani. Middle East Now per l’edizione 2015 apre le porte ai più piccoli, con due laboratori speciali curati da Irene Chellini. Per i bambini più grandi arriva il laboratorio di FIKIDSIMO, LA TV DEI RAGAZZI – a cura del noto web-magazine fiorentino Firenze Kids – per avvicinare i bambini alle tematiche del Festival in veste di piccoli reporter dalle stanze segrete del Festival. Accessibile anche ai piccolini invece il laboratorio di cucina SIAMO TUTTI DELLA STESSA PASTA: impasteremo tutti insieme acqua, farina e culture dall’Italia a tutto il Medio Oriente, scoprendo una ricetta che è alla base della nostra quotidianità ed è per tutti uguale… anche se diversa. Per iscrizioni e informazioni: www.middleastnow.it

_ Corso di cucina “POP PALESTINE CUISINE” con la chef e blogger Fidaa, direttamente da Hebron Domenica 12 aprile il festival presenta il corso di cucina palestinese con la chef Fidaa, presso la Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu. Un viaggio nella cultura gastronomica della Palestina: le spezie e le ricette tipiche, i menù delle feste, il “caffè del benvenuto” e le regole dell’accoglienza, i prodotti della terra e la tradizione dolciaria. Per uno speciale corso “Pop Palestine Cuisine”, presentato dalla famosa chef e blogger di Hebron, Fidaa Ibrahim Abuhamdieh, e della fiorentina Silvia Chiarantini, appassionata viaggiatrice e cultrice di Palestina. Per iscrizioni: www.middleastnow.it

_ Eating Middle East: la Cucina del Sultano e Palestina Pop Cuisine!

Viaggi culinari e degustazioni a tema, per ricreare l’atmosfera dei luoghi culto della cucina mediorientale, e incrementare la dimensione di esperienza culturale per il pubblico della rassegna. A questa edizione sono due gli appuntamenti culinari a tema: “La Cucina del Sultano” (giovedì 9 aprile, ore 20 Cinema Odeon), con una selezione di specialità della cucina turca, in occasione della serata speciale “Turchia Night”; e la serata “Pop Palestine Cuisine” (lunedì 13 aprile, Cinema Odeon, ore 20), dedicata alla cucina popolare palestinese, curata da Silvia Chiarantini e dal ristorante La Valle dei Cedri.

_ I video di RO NATURE: avventure eco-friendly made in Iran

Nel programma del festival anche i video di RO NATURE, il team specializzato in avventure e turismo eco-sostenibile in Iran. Sullo schermo dell’Odeon una selezione dei video più belli e spettacolari, realizzati durante escursioni e camping nel deserto, alla scoperta della natura incontaminata del paese.

_ La collaborazione con MYmovies.it

In occasione di questa edizione anche la collaborazione con il portale del cinema MYmovies.it, che proporrà una serata speciale dedicata allo streaming di uno dei film di questa edizione, e una serie di contenuti editoriali ed interviste agli ospiti della rassegna.

_ Lo speciale portale dedicato al programma del festival: PREVIEW.MIDDLEASTNOW.IT

Torna anche a questa edizione lo speciale sito App dedicato al programma cinematografico del festival, con tutte le schede dei film, i trailer e i contenuti multimediali, realizzato grazie alla collaborazione che il festival ha avviato da diverse edizioni con Meltin’ Concept e Let 7, gruppo di professionisti del mondo web e social.

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INFO STAMPA:
Francesca Corpaci
press.middleastnow@gmail.com

T.339.243929

Coordinamento Ufficio stampa Primavera di Cinema Orientale:

Elisabetta Vagaggini T.055.2719050 – 3473353564

TUTTI I CONTENUTI MULTIMEDIALI DEL PROGRAMMA SU

PREVIEW.MIDDLEASTNOW.IT

(Realizzato per il festival da Meltin’Concept e Let7)

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Modalità d’ingresso:

Spettacoli Pomeridiani Cinema Odeon & Cinema Stensen:
biglietto unico 5 € Intero – 4 € ridotto (under 30 anni – over 65)

Spettacoli serali Cinema Odeon & Cinema Stensen
6 € intero – 5 € ridotto (under 30 anni – over 65)

9 e 13 aprile, ore 20.00 – Cinema Odeon
cena-degustazione + proiezione: biglietto speciale unico 15 €

solo proiezione serale 6 € intero e 5 € ridotto

Abbonamento Festival: 30 €

Proiezione matinée 12 aprile al Cinema Stensen – Festival Cult: biglietto speciale ridotto 3 €

Prevendita e acquisto online su www.quellidellacompagnia.it

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