di Emanuele Fant e Marco Merlini
regia Marco Merlini
con Michele Bottini
costumi Francesca Zucchelli
fisarmonica Davide Baldi
produzione Skenè Company Milano
———-
La Storia, per una volta, raccontata dal basso. Una riflessione amara e disincantata sulla guerra, attraverso la ritirata di Russia: …il più brutto castigo che ci possa essere nella vita.
Un soldato, come un’apparizione, come un’anima insepolta e costretta a vagare, ritorna per raccontare una storia: la storia della ritirata dal Don, tragico epilogo della campagna di Russia, compiuta dall’esercito italiano tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943, una tragedia lontana e vicina allo stesso tempo, nell’epoca delle “guerre umanitarie” e delle “bombe intelligenti”.
La narrazione prende le mosse dall’estate 1942, alla vigilia della partenza dell’Armata Italiana in Russia. L’alpino Trentini Rolando è al tempo stesso narratore e protagonista del racconto e nella sua evocazione rivivono i compagni trasportati su verso le steppe della Russia, l’entusiasmo della partenza e la fiducia nel Fascismo, il ricordo del giovane amico d’infanzia Zamboni, del tenente Benvenuti, degli affetti familiari abbandonati in un’Italia lontanissima, delle prime battaglie, della vita quasi normale nella trincea sul fiume Don, dei primi freddi e dei quaranta gradi sottozero del gelido inverno russo.
Il racconto di Trentini inizia con uno stile verboso e prolisso, anche se si rifà a un linguaggio popolare, e con il procedere della vicenda diventa sempre più asciutto e preciso, mutandosi in azione.
Ripercorrendo l’eroica resistenza di uomini stremati e non equipaggiati, le battaglie disperate per guadagnare la via del ritorno a casa, la bestialità delle condizioni di vita e la profonda umanità di chi, per un calcolo militare irresponsabile, si è trovato a percorrere quasi mille chilometri a piedi nella neve, riporta sulla scena la ferita aperta di un passato ingiusto e insepolto.
Marco Merlini
———
Testimonianza di Nelson Cenci (1919-2012), ufficiale degli alpini del Battaglione Vestone e reduce della ritirata di Russia il cui nome ricorre innumerevoli volte nel romanzo di Mario Rigoni Stern Il sergente nella neve:
«Sono profondamente commosso perché nello spettacolo ho rivissuto tutta la tragedia che ho sofferto in terra di Russia e mi ha ricordato tanti compagni che abbiamo lasciato nella neve.
Attraverso le parole del protagonista – l’alpino Trentini Rolando – interpretato da Michele Bottini, ho rivissuto il viaggio in tradotta, il nostro lungo camminare nella polvere che entrava dappertutto.
Ho rivissuto il 1° di settembre quando della mia compagnia di 335 uomini ne sono rimasti soltanto 36, i giorni del ripiegamento quando siamo rimasti di retroguardia sul Don.
Ho rivissuto i giorni del dolore quando si partiva al mattino certi che la sera sarebbe finito tutto e alla sera si ringraziava il cielo di essere sopravvissuti. Ma non c’era domani, non importava più di vincere o di perdere. Non importava nulla, importava solo di stendersi sulla neve e attendere in questo modo la morte».
Trailer dello spettacolo:
SKENÉ COMPANY MILANO
Skené Company Milano, compagnia teatrale attiva a Milano dal 2006, nasce da un nucleo di professionisti che circuitavano all’interno del Piccolo Teatro e della Paolo Grassi. Rispecchiandosi nell’ideale strehleriano di teatro, la Compagnia mira a recuperare un modo di fare teatro “onesto”, vicino al sentire quotidiano del pubblico, con uno stile attuale e vivo, in un momento sia storico sia teatrale molto difficile.
——–
Teatro Libero
Via Savona, 10 – Milano
BIGLIETTERIA
——–
PREZZI BIGLIETTI
Intero € 21,00
Ridotto under26 e over60 € 15,00
Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10,00
Allievi altre scuole di teatro € 13,00
Prevendita € 1,50
——–
ORARIO SPETTACOLI
Da lunedì a sabato ore 21.00
Domenica ore 16.00
——–
ORARI BIGLIETTERIA
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:
Da lunedì a venerdì fino alle 21.30
Sabato dalle 19.00 alle 21.30
Domenica dalle 14.00 alle 16.30
——–
CONTATTI
02 8323126
biglietteria@teatrolibero.it
——–
ACQUISTI ONLINE