Aleksey Igudesman al violino e Hyung-ki-Joo al pianoforte, meglio noti come Igudesman&Joo debuttano a Santa Cecilia e rompono gli schemi: semplicemente perfetti a vivacizzare la stagione estiva dell’Accademia che si è aperta con il sontuoso concerto di Ennio Morricone, i due virtuosi hanno immediatamente conquistato il pubblico.
Pressoché restare impassibili davanti alle follie musicali del duo di virtuosi che suonano di tutto con estrema nonchalance, passando in rassegna un repertorio che va dalla colonna sonora di 007 a Mozart, da Rachmaninoff a Gloria Gaynor, senza classificare la musica per genere o per importanza, restituendo ugual dignità a qualsiasi pezzo.
Un concerto tutto da vedere dove la musica diventa spettacolo: c’è da scommettere che pur adeguandosi a un canovaccio stabilito, Igudesman e Joo rompono i loro stessi schemi: interpretano alla perfezione i propri ruoli, innovativo e perturbatore l’inglese Joo al pianoforte, compassato e un po’ vittima il russo Igudesman per lanciarsi in esilaranti follie musicali, fra comicità surreale e dissacrazione raffinata.
Attenzione però perché le Follie musicali in dimensioni sinfoniche proposte dal duo di virtuosi attraverso un’ininterrotta serie di numeri funamboleschi, non cede mai alla comicità gratuita o alla pagliacciata, ma resta sempre un omaggio dissacrante alla magia della musica: è lampante il loro virtuosismo e la capacità tecnica dietro il divertissement e un irresistibile talento per la commedia.
Scatenati ed entusiasmanti Igudesman&Joo hanno contagiato in men che non si dica l’Orchesta Nazionale di Santa Cecilia (coloratissima per l’occasione) mentre i solisti dell’Orchestra si sono “prestati” con piacere e verve ad assecondare la vis teatrale dei due musicisti.
Fra spaccate e finte lacrime, passi di danza e risate collettive, la serata si è trasformata in un concerto scatenato, uno spettacolo tutto da vedere per apprezzare il valore ludico della musica.
Preziosissimo e toccante bis che incastona le note delle più celebri note di Ennio Morricone che mostra senza filtri il talento di due scatenati, ma grandi virtuosi dello strumento.
La stagione estiva di Santa Cecilia si chiude il 23 luglio con il ritorno di Uto Ughi che proporrà alla platea di Santa Cecilia con le sue più celebri interpretazioni, da Beethoven a Saint-Saëns a Sarasate. Sul podio, George Pehlivanian che chiude il concerto con il fascinoso Bolero di Ravel.