Il flamenco invade Roma: dal 5 al l’11 ottobre va in scena la sesta edizione del ¡Flamenco! la rassegna dedicata all’ipnotica arte gitano-andalusa. E sull’onda del successo dell’edizione 2013 (il festival si alterna ogni due anni alla kermesse dedicata al tango) il numero degli spettacoli è aumentato da cinque a otto proponendo sempre nomi di grande prestigio e prime esecuzioni in Italia fra avanguardie sperimentali e rispetto della tradizione.
“Tutti gli spettacoli in programma saranno presentati a Roma per la prima volta. Per questa particolare occasione si è deciso di scommettere su artisti emergenti e proposte innovative, ma rispettose della tradizione” ha detto Juan Angel Vela del Campo, curatore artistico della manifestazione”.
“¡Flamenco! è la manifestazione prodotta dalla Fondazione Musica per Roma dedicata a quella antica e affascinante cultura fatta di canti, musica e danze con cui il popolo gitano raccontava la sua storia e che riscuote sempre più popolarità in tutto il mondo – ha detto Presidente della Fondazione Musica per Roma, Aurelio Regina – La caratteristica principale di questo festival è quella di fotografare lo stato attuale del flamenco, mantenendo allo stesso tempo il rispetto per la tradizione e volgendo lo sguardo verso tutto ciò che è moderno e innovativo”.
Il festival si apre questa sera, martedì 8 settembre alle ore 21, con Solo di Israel Galván, anteprima di lusso che invaderà gli spazi del Foyer Sinopoli: l’artista sivigliano presenta a Roma in prima italiana (ma già portato a Parigi e Barcellona) il suo nuovo spettacolo, esibizione che lo vede impegnato in un’esperienza radicale senza accompagnamento di alcun genere.
“Mi sento a mio agio solo quando ballo assumendomi dei rischi. Non lo faccio per un calcolo strategico o perché mi sia ripromesso di essere all’avanguardia. Mi viene spontaneo. Il mio spettacolo “Solo”, è nato dalla necessità di ballare da solo senza musica e fuori dal palcoscenico. Come tutti gli esseri umani anche io ho sentito il bisogno di esprimermi liberamente, di lasciarmi andare, di mostrarmi come sono alle persone – spiega Israel Galván nel presentare lo spettacolo – La musica è sempre presente, fa parte della danza stessa: con il mio corpo, il mio modo di ballare, faccio musica, incarno diversi ritmi a seconda del momento. Lo spettacolo è ovviamente ogni volta differente a seconda del luogo, del clima, delle persone intorno, il mio ballo cambia sempre”.
Dopo l’anteprima d’eccezione di questa sera, il Festival ¡Flamenco! Tornerà in scena dal 5 all’11 ottobre 2015 con uno spettacolo al giorno quando cante, toque e baile animeranno la Sala Petrassi. Nel corso del festival, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma con il sostegno dell’INAEM Instituto Nacional de las Artes Escénicas y de la Música e ormai consolidato nel corso degli anni a Roma, si avvicenderanno sul palco gli artisti di Casa Patas a Roma, storico punto di incontro per gli artisti di flamenco (5 ottobre), Sara Calero con El mirar de la maja (6 ottobre), il nuovo spettacolo ispirato alle figure femminili di Goya e alla musica di Enrique Granados, Flamenco’s Seduction di Miriam Mendez (7 ottobre), perfetta combinazione di tradizione e avanguardia con pianoforte, percussioni, voce, violino e danza, Rosario La Tremendita y Mohammad Motamedi con Qasida (8 ottobre), speciale incontro di cante jondo, la riflessione sul capitalismo contemporaneo di Pablo Rubén Maldonado in Fuera de la realidad (9 ottobre), l’inedita fusione fra jazz e flamenco in NinJazz -Tap toc Armonie Jazz e ritmi flamenchi (10 ottobre) e Rey con Lo Cortés no quita lo Gallardo, il progetto chitarristico di Miguel Ángel Cortés y José María Gallardo el Rey (11 ottobre). Tutti in prima italiana.
E in occasione della kermesse arriva la mostra Peñas de Pena con gli artisti Dias & Riedweg che espongono per la prima volta a Roma negli spazi dell’AuditoriumArte dal 2 all’11 ottobre.
Prezzi e programma in dettaglio su www.auditorium.com.