Il prestigioso concorso Iris Adami Corradetti, nato a Padova nel 1985 per onorare il celebre soprano, milanese di nascita, ma padovano di adozione, che ne fu organizzatrice fino alla morte, giunge alla sua ventottesima primavera. Come di consueto l’Amministrazione Comunale, che dal 2000 l’ha fatto proprio per dargli la sicurezza continuativa, ha aperto al pubblico cittadino il concerto conclusivo. Accompagnati dall’Orchestra regionale Filarmonia Veneta diretta da Lorenzo Passerini e presentati da Luisa Corna, i dieci finalisti si sono sfidati per ottenere i quattro ambiti premi in palio. A giudicarli ben undici giurati presieduti da Christoph Seuferle, direttore artistico della Deutsche Oper di Berlino: Tony Gradsak, casting manager del Teatro alla Scala di Milano; Leonid Jivetski, direttore Artistico del Teatro Bolshoi di Mosca; Sophie Joyce, casting manager della English National Opera; Elisabeth Sobotka, sovrintendente del Festival di Bregenz; Damià Carbonell Nicolau, assistente alla Direzione Artistica del Teatro Real di Madrid; He-ion Seo, docente presso Seoul National University College of Music; Renate Kupfer, consulente Opera casting; Fortunato Ortombina, direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia; Pierangelo Conte, coordinatore artistico Opera di Firenze Maggio Musicale Fiorentino; Alessandro di Gloria, casting manager del Teatro Massimo di Palermo e Saverio Clemente, dell’agenzia lirica InArt.
Di certo alto, con qualche debita eccezione, il livello dei concorrenti. La seconda parte della serata fuga comunque i dubbi su chi meriti la vittoria.
Il primo premio lo conquista il soprano Adriana Ferfecka, giovane ventiquattrenne polacca dalla voce predisposta più per il repertorio francese che italiano. Se infatti Oh! Quante volte o quante risulta piuttosto fredda, è in Depuis le jour che il canto si mostra generoso.
Il secondo posto se lo aggiudica Clarissa Costanzo, altro giovane soprano. Casertana, diplomatasi al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale, ha già debuttato in importanti teatri italiani. Di sicuro la migliore dei tre connazionali, si dimostra discreto drammatico di coloratura, se Tacea la notte placida ne risalta qualità superiori rispetto a Morrò ma primo in grazia.
Il terzo premio va al sudcoreano Hankyol Kim, baritono dalla buona dizione, sicurezza nell’acuto e notevole gusto interpretativo. Se Cruda funesta smania ce lo presenta all’altezza del ruolo, è la Morte di Rodrigo a confermarcene la bontà della vittoria.
Una borsa di studio va a Azer Zada, tenore azerbaijano che potrà continuare a perfezionare la talentuosa voce.
Il pubblico presente tributa festosi congratulazioni ai vincitori, dopo le lunghe tre ore di concerto.
———
Nella foto: Vincitori Premio Iris Adami Corradetti 2016 (da sinistra a destra): Hankyol Kim (3 premio), Clarissa Costanzo (2 premio), Adriana Ferfecka (1 premio), Lorenzo Passerini (direttore d’orchestra), Luisa Corna (presentatrice), Azer Zada (vincitore borsa di studio)