Sarà il virtuoso del violoncello Giovanni Sollima la star assoluta del terzo concerto di Specchi nel tempo, la rassegna di musica sinfonica, in programma al Teatro dell’Opera di Roma domenica 12 marzo alle ore 18.
Dopo il bellissimo concerto di febbraio del maestro Ingo Metzmacher e del violoncellista Narek Hakhnazaryan, sarà Sollima, palermitano, classe 1962, ad essere impegnato nella duplice veste di direttore dell’Orchestra del teatro capitolino, ma anche come brillante interprete del suo prezioso Francesco Ruggieri (costruito a Cremona nel 1679). Si esibirà sul palco dell’Opera, collocato al centro della platea per un inedito effetto visivo e acustico non prima dell’introduzione al concerto del filosofo Stefano Catucci che accompagna il pubblico alla serata con un programma particolarmente eclettico che spazia da Haydn a Bowie da Čajkovskij allo stesso violoncellista nello spirito della rassegna Specchi nel tempo, curata dal Maestro Giorgio Battistelli che racconta l’idea della trasmissione del sapere musicale attraverso un percorso che si snoda fra un autore contemporaneo, uno del Novecento storico, uno classico-romantico,
Figlio di musicisti, Sollima è un brillante virtuoso del violoncello, una star italiana molto eclettica che vanta collaborazioni estremamente, con Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Martha Argerich a Philip Glass, Riccardo Muti, Yuri Bashmet o Patti Smith: si divide fra ensemble diversi, alternando collaborazioni con celebri orchestre e templi della musica classica per passare con estrema nonchalance alla realtà underground alla collaborazione con la danza (Carolyn Carlson), il teatro (Bob Wilson) o il cinema (Peter Greenway), sempre all’insegna di collaborazioni ricercate e raffinate.
Sarà anche per questo che il programma che propone in occasione del concerto sinfonico all’Opera è particolarmente attraente che mostra chiaramente la poliedricità artistica del violoncellista in grado di attirare un pubblico quanto mai curioso ed eterogeneo.
Dopo una Breve improvvisazione al violoncello solo tanto per scaldare il pubblico Sollima si cimenterà con uno dei pezzi più attesi della serata, l’arrangiamento di The Man Who Sold the World di David Bowie, icona della musica scomparso lo scorso anno.
In serata il Concerto n. 2 in re maggiore, op. 101 di Joseph Haydn composto nel 1783 e torna Čajkovskij con le eleganti incursioni e i virtuosismi delle Variazioni su un tema rococò, op. 33, ma Sollima proporrà anche un pezzo di sua composizione, Terra con variazioni, suite per violoncello e orchestra eseguita in prima assoluta in occasione di Expo 2015.
I concerti di Specchi nel tempo in altri due appuntamenti: il quarto appuntamento della rassegna è fissato per giovedì 4 maggio (ore 20.30) con il Maestro Daniel Smith, il violino di Vincenzo Bolognese, la voce recitante Toni Servillo per un programma all’insegna di Beethoven / Prokof’ev prima del quinto e ultimo appuntamento per giovedì 1 giugno per Mozart / Ravel / Widmann con il Maestro Peter Rundel e il clarinetto Jörg Widmann.
Prezzi molto competivi per il concerto che arriva dopo il successo del Trovatore di Verdi: posto unico a 20 euro e per i giovani 10 euro (con possibilità di abbonamento 90 euro, per i giovani 45 euro). Info su operaroma.it