Appuntamento alle 21,30 allo Chapiteau, tendone piccolo del parco Le Serre, gestito dal Cirko Vertigo. Avevo già visto lo spettacolo precedente di questo gruppo, la compagnia blucinQue in Vertigo Suite sempre con la regia di Caterina Mochi Sismondi ed avevo apprezzato questa capacità di racconto usando circo, danza, narrazione, suono, ed altro per creare situazioni ed emozioni. La locandina di oggi parla di “Quattro artisti su musica live attraversano le loro storie, frammenti di racconti per mostrare corpi che agiscono su uno spazio che si trasforma, un flusso in divenire tra musica teatro danza e circo, i performer si muovono dando la percezione di essere continuamente in bilico o in spostamento, sospesi tra sogno e realtà, in un vortice di idee, parole, musica e movimento inarrestabili” ed è stato diverso dallo spettacolo precedente. Ovviamente. Questa volta il gruppo era formato da soli uomini, che oltre ad essere artisti di circo bravissimi, si misuravano anche con la musica live ed il canto, oltre che con la narrazione. Notevole il ragazzo irlandese, che oltre a suonare, fra gli altri, anche uno strumento che ricordava la cornamusa cantava canzoni e ballate della sua terra. Ognuno di loro era portatore di una storia personale, nessuno era italiano, e i piccoli racconti che ci regalavano parlavano di viaggi, di ricerche, di luoghi da scoprire. Ma andiamo con ordine. Lo spettacolo è stato preceduto alle 19 da un “Aperitivo Cinematografico (organizzato da Cirko Vertigo, in collaborazione con la Torino Film Commission; ingresso libero) avente come protagonista il Professore di storia del cinema Franco Prono che traccerà la storia del Parco Le Serre come sede dei primi studi cinematografici di Torino. Il tema del cinema sarà il filo conduttore di una serie di altri tre aperitivi cinematografici nei successivi giovedì di luglio aventi come protagonisti figure di spicco del mondo del cinema: l’attore e doppiatore Riccardo Lombardo (13 luglio), il presidente della Film Commission Paolo Manera (20 luglio) e il critico Steve della Casa (27 luglio)” che purtroppo mi sono perso. Ma ero già lì alle 21, e se non fosse stato per le zanzare che sono purtroppo presenti ed affamate, essendo immerso nel verde del parco, avrei apprezzato ancora di più la coda che si è venuta a creare davanti all’entrata dello Chapiteau. Chi attendeva aveva una età molto ampia, che spaziava dai nipotini ai nonni per passare agli amici in gruppo, ai teatranti non circensi, ed a molte altre categorie. La sensazione era che non ci fosse nessun neofita, che tutti fossero stati lì almeno una volta e c’era anche chi raccontava di quando gli spettacoli li facevano direttamente sul prato non essendo ancora montato il primo tendone. Molti anni fa. Il clima era disteso e non c’è stata la corsa ad accaparrarsi il posto migliore, anche se quando è iniziato lo spettacolo non ci sarebbe potuto stare nessun’altro. Tutti gli spazi erano occupati, anche quelli a terra. Lo spazio circense era invece occupato dagli attrezzi che avrebbero usato: un palo, un cavo di acciaio fra due tiranti, ed altri oggetti che prendevano vita e significato diverso a secondo dei momenti e da chi li usava. Ritmo molto elevato, nessuno faceva economia di sforzi ma tutti correvano, saltavano, usavano lo spazio per dare ad un pubblico, a volte davvero entusiasta, che era lì a ridosso degli artisti, emozione. Respirava l’energia e sentiva l’odore della fatica, preso in mezzo a questa festa musicale che portava sapori di luoghi e situazioni lontane ma non sconosciute. Fortunatamente la sala era rinfrescata dal condizionatore, ne parlava qualcuno molto informato mentre si attendeva fuori, e così anche questa vicinanza fisica con gli altri spettatori era quasi piacevole. Applaudivamo molto ed i commenti erano spesso degli “Oooohhh”, “Bravooooo”, e sopratutto i bambini rispondevano entusiasti. “Xstream è un lavoro su disequilibrio estremo e flusso continuo.” un continuo cadere e rialzarsi, una ricerca mai finita della perfezione che solo in alcuni momenti appare risolta, ma mai in modo continuativo. Più o meno come la vita. Alla fine c’era la possibilità, per chi lo voleva di chiacchierare con gli artefici di ciò che avevamo visto, ed è stato interessante scoprire che tutti loro avevano lo stesso sorriso che aveva il pubblico. La comunicazione era passata. Una idea originale, che hanno spiegato mentre uno di loro riprendeva il pubblico con un video, è che è possibile seguire in diretta le tappe dello spettacolo collegandosi con facebook/Xstream/Blucinque
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XSTREAM COMPAGNIA BLUCINQUE
Regia e Coreografia Caterina Mochi Sismondi
Interpreti Jonnathan Rodriguez Angel, Camilo Jimenez, Lukas Vaca Medina, Ruairi Mooney Cumiskey
Elettronica e musica live Monica Olivieri e Ruairi Mooney Cumiskey
Collaborazione all’allestimento Lucio Diana
Consulenza Musicale Giorgio Li Calzi
Maestri del circo Arian Miluka, Guillermo Hunter
Un progetto in divenire di Caterina Mochi Sismondi e Paolo Stratta.