Il Memoriale della Shoah di Milano, per il terzo anno consecutivo, nella ricorrenza del 74° anniversario dell’8 settembre 1943 e dell’inizio della Resistenza armata contro il nazifascismo, ospita un evento straordinario a ricordo del tragico destino di quanti partirono dai sotterranei della Stazione Centrale di Milano, per mai più fare ritorno.
Nato da un’idea di Stefania Consenti (dal libro Luoghi della Memoria di Milano della stessa autrice) e messo in scena da Castagna Ravelli, con la regia di Paolo Castagna, lo spettacolo, itinerante, conduce il pubblico negli ambienti della Stazione Centrale, dove centinaia di persone, caricate su vagoni merci e stipate in spazi ristretti, furono avviate a un destino di morte, nei campi di concentramento e sterminio.
Il percorso si apre con un prologo a cura della Fondazione Memoriale della Shoah. Quindi gli spettatori ascolteranno testimonianze di sopravvissuti all’Olocausto e alla deportazione politica e operaia, recitate da attori del Piccolo Teatro e accompagnate da musiche eseguite da artisti del Conservatorio; saranno poi guidati all’interno di uno dei vagoni conservati, luogo dove i prigionieri venivano rinchiusi per essere deportati. Sovente si tende a sottovalutare la portata della Resistenza, della deportazione politica e della Shoah sul territorio italiano. È di fondamentale importanza ricordare che le leggi razziali emanate dal governo fascista nel 1938, la retata organizzata dalle SS a Roma il 16 ottobre del 1943, quel che accadde nel biennio 1943-1945 (dopo l’8 settembre e prima della fine della guerra) ebbero conseguenze gravissime per la comunità ebraica italiana. La repressione nazifascista, dopo l’8 settembre 1943, colpì duramente migliaia di oppositori politici e lavoratori. Nelle grandi fabbriche di Milano, Sesto San Giovanni e della provincia, centinaia di lavoratori e di oppositori politici furono arrestati e deportati in seguito allo sciopero generale del marzo 1944. Le cifre di quanti persero la vita su tutto il territorio italiano per le persecuzioni, gli omicidi a sfondo razziale, politico e le deportazioni sono impressionanti, così come si sa che di tutti gli esponenti della comunità ebraica catturati a Roma la mattina del 16 ottobre 1943 – oltre 1.000 persone – solo 16 fecero ritorno dai campi e tra questi una sola donna.
Attorno al binario 21, simbolo della Shoah in Italia e della deportazione, è nato il Memoriale della Shoah di Milano, un luogo dove la memoria diventa presupposto irrinunciabile per progettare il futuro.
I luoghi della Memoria nasce e si svolge in questo luogo perché, come spiega Ferruccio De Bortoli, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano «il ricordo è un esercizio salutare: apre la mente e i cuori… è protezione dalle suggestioni ideologiche, dalle ondate di odio e sospetti. La memoria è il vaccino culturale che ci rende immuni dai batteri dell’antisemitismo e del razzismo».
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Giovedì 7 settembre e domenica 10 settembre 2017, ore 20.30
Fondazione Memoriale della Shoah (piazza Edmond J. Safra, 1 – già Via Ferrante Aporti 3)
I luoghi della Memoria
da un’idea di Stefania Consenti
un progetto di CastagnaRavelli
regia a cura di Paolo Castagna
con gli attori del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa
Franca Nuti, Sergio Leone, Lucia Marinsalta, David Meden, Leda Kreideri
i musicisti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano:
Alberto Maruzzelli (violino)
Marco Maggi (violoncello)
Michele Mazzini (clarinetto)
Matteo Valtolina (fisarmonica)
con la partecipazione della violinista Alessandra Romano che suonerà il violino della Shoah
gentilmente concesso dall’Ing. Carlo Alberto Carutti e custodito presso “Le stanze per la musica”
del Museo civico di Cremona
coordinamento della parte musicale a cura di Lydia Cevidalli
Testi:
Primo Levi, dall’adattamento teatrale di Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1966
Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Notte, Nebbia – Racconto di Gusen, Hoepli, Milano, 2009
Daniela Padoan, Come una rana d’inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz: Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi, Bompiani, Milano, 2003
Leopoldo Gasparotto, Diario di Fossoli (a cura di Mimmo Franzinelli), Bollati Boringhieri, Torino, 2007
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Prenotazioni online sul sito del Piccolo Teatro www.piccoloteatro.org
Informazioni a comunicazione@piccoloteatromilano.it
Ingressi alle ore 20.30 – 20.45 – 21 – 21.15
Al momento della prenotazione specificare nome, cognome, posti richiesti e orario prescelto.
Ogni turno può ospitare al massimo 70 persone.