La sala della Biblioteca Angelica risuona dell’entusiastica giovanile esuberanza di Davide Sacco direttore artistico e Ilaria Ceci direttrice organizzativa del progetto Lunga Vita, che si svolgerà dal 18 al 24 settembre. Organizzata da Tradizione Teatro, la manifestazione offre l’opportunità a giovani artisti di diverse discipline di portare in scena il classico riattraversato dalla propria sensibilità e ispirazione, autorizzandoli a “tradire la tradizione”. Come fece Vanvitelli modificando secondo i propri stilemi il progetto di Borromini nell’ampliamento del salone di lettura della Biblioteca Angelica, sottolinea Davide Sacco.
Così i testi classici potranno avere “lunga vita” titillando le tendenze contemporanee di un pubblico eterogeneo, appassionato di teatro di tradizione e incuriosito delle avanguardie.
L’iniziativa, che rientra nel programma dell’Estate Romana 2017 con il contributo di Roma Capitale, sarà ospitata dal Teatro Marconi dove si alterneranno (palcoscenico interno ed esterno) spettacoli teatrali, proiezioni, retrospettive, balletti, esposizioni artistiche, performance, meeting, residenze e workshop.
A latere Shakespeare Lab. offrirà agli artisti emergenti – attori, autori e registi – l’opportunità di sviluppare e approfondire la propria creatività originale attraverso l’incontro e il confronto con grandi maestri come Stefano Benni, Emma Dante, Mariano Rigillo, Tato Russo, Raimondo Guarino, al Teatro Marconi e Off Off Theatre.
Si inizia con la conferenza/concerto di Daniele Mutino, una Divina Commedia a ritroso che parte da Dio andando verso la vita, e la musica popolare di Alfio Antico. Shakespeare fornisce molteplici spunti: Shakespeare Re di Napoli di Ruggero Cappuccio, la riscrittura in sardo del Titus Andronicus, un divertissement sul tema amoroso di attori/musicisti che si esprimono con le parole del Bardo, e infine lo spettacolo conclusivo Apologia del male con Massimo Venturiello, che pone l’accento sul concetto di colpa attraversando trasversalmente il male nelle tragedie shakespeariane.
Attenzione al femminile col teatro di narrazione Le donne dimenticate dalla storia che rievoca figure significative del passato. L’emigrazione è il filo conduttore del testo proposto dai Teatri Molisani sulla vicenda di Arturo Giovannitti, primo emigrante che si autodifese e fu assolto negli Stati Uniti, ora sottoposto al giudizio del pubblico accompagnato dalla colonna sonora delle incisioni americane di Caruso e dalle canzoni di protesta anni ’60 e di Nessuno su tutti da Euripide, in cui Ulisse è rappresentato da un gruppo di migranti. Poi ancora, lo spettacolo patrocinato da Amnesty International Italia tratta il tema della pena di morte, quello patrocinato da Telefono Azzurro affronta il diritto all’infanzia in cui Macbeth è provocatoriamente interpretato da un ragazzo undicenne. La tematica della follia prende spunto dalla vicenda dell’internamento in manicomio della moglie di Salgari analizzandone la vita familiare e la mitomane partecipazione ai romanzi del marito.
L’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli di Napoli accompagnerà L’importanza di leggere i classici di Italo Calvino. L’universalità dell’amore diventa affabulazione corale in un concerto spettacolo di musica popolare che destruttura l’aspetto romantico del vocabolo “amore”. Assume valenza psicanalitica la messinscena Yerma di Garcia Lorca, con varie implicazioni sociali, morali e culturali.
La danza contemporanea vede Eva Greco con una performance di ispirazione mitologica e Ashai Lombardo Arop che si ispira al concetto alchemico di rielaborazione della materia prima come metafora della vita, utilizzando un linguaggio meticcio di danze rituali rielaborate.
Innovativo anche il linguaggio economico che vuole attrarre un pubblico giovane consentendo l’ingresso gratuito agli under 18, l’abbonamento in base al reddito Isee e la formula del biglietto sospeso.