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Gli ultimi saranno i primi

L’esegesi di Don Milani nella pièce di Leo Muscato e Laura Perini

Vangelo secondo Lorenzo
Foto di Ilaria Costanzo

Nel 2017 ricorreva il cinquantennale dalla morte di Don Lorenzo Milani, occasione per la ricostruzione storica e personale della vita del parroco che si schierò in difesa delle classi più disagiate, anticipando di un paio di ventenni la questione sociale.

Leo Muscato e Laura Perini sviscerano libri, racconti, testimonianze e lettere per imbastire uno spettacolo che in questa stagione giunge anche al Teatro Stabile di Torino: un dramma storico, dalla regia necessariamente rapida, dalla trama talvolta quasi inafferrabile, che racconta della miseria di un paese appena uscito sconfitto dal secondo conflitto globale e dei suoi umili sforzi per risollevarsi: molto di questa rinascita identitaria e spirituale si deve a personaggi come Don Milani, la cui eccezionale interpretazione da parte di Alex Cendron risalta dal pantano storico che si muove tutt’intorno.

La parabola di Don Milani può sembrare scontata dopo mezzo secolo: per avere fede è necessario possedere gli strumenti concettuali per abbracciarla in pieno od opporvisi fermamente. Una massa di contadini analfabeti come quella che costituiva la maggior parte della popolazione di un’Italia appena liberata non avrebbe potuto permetterseli, ma la Chiesa del tempo era più preoccupata di definire le proprie posizioni rispetto al governo, né le classi superiori avvertivano l’esigenza che i “poveri” sapessero chi votare alle elezioni.

Don Milani era un personaggio molto scomodo per il Vaticano, avendo scelto di anteporre la conoscenza alla fede incondizionata. Ma era anche un uomo combattuto tra la sua fede in Dio e la sua spassionata difesa dei diritti dei poveri; tra le pressioni della Democrazia Cristiana di recente elezione e gli spiriti riformisti della sinistre che avanzavano verso il ‘68. È qui che Cendron mostra la grandezza della sua interpretazione, facendo di Don Milani un risoluto idealista e riuscendo a mostrarne al tempo stesso la grande umiltà umana.

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Vangelo secondo Lorenzo

scritto da Leo Muscato e Laura Perini

regia Leo Muscato

assistente alla regia Alessandra De Angelis

Alex Cendron nella parte di Lorenzo Milani

con Alessandro Baldinotti, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Nicola Di Chio, Silvia Frasson, Dimitri Frosali, Fabio Mascagni, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Beniamino Zannoni

e con Pietro Carrara, Giovanni Carrara, Corrado Casalini, Duccio Casalini, Giulio Elefante, Mattia Mazzoni, Ilaria Pascale

scenografia Federico Biancalani

costumi Margherita Baldoni

disegno luci Alessandro Verazzi

Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Arca Azzurra Teatro, Teatro Metastasio di Prato per Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato

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