Un film maledetto che doveva portare Tod Browning nell’Olimpo di Hollywood ma che, invece, ne causò il fallimento e l’oblio.
Freaks (1932) è ormai un cult della storia del cinema ma al momento della sua uscita fu oggetto di grandi polemiche per le scene e gli argomenti trattati che terrorizzarono e scandalizzano pubblico e critica. L’uso di attori con menomazioni reali, che non prevedevano l’uso di nessun trucco, era considerato qualcosa di sconvolgente.
Hollywood era abituata alle grandi prove attoriali al limite del sadismo di Lon Chaney che si sottoponeva a dolorose performance ed estenuanti sessioni di make-up per interpretare personaggi deformi, mutilati e mostruosi. Ma non era pronta per i veri freaks.
Solo con il tempo il film di Tod Browning è stato analizzato, recuperato e apprezzato in tutto il mondo.
Ecco alcune curiosità di questo horror indimenticabile:
1) Il film restò vietato per molto tempo.
Fino al 1964 nel Regno Unito, fino al 1945 in Germania, fino agli anni ’70 in Italia. La critica lo riabilitò solo a partire dal 1962, dopo la proiezione che si tenne al festival di Cannes.
2) Nella classifica dei cult movie di Entertainment Weekly, “Freaks” si trova al terzo posto preceduto da “The Rocky Horror Picture Show” di Jim Sharman (1975) e da “This is Spinal Tap” di Rob Reiner (1984).
3) L’immaginario di “Freaks” e Il ritornello “Gooble gobble, one of us” sono stati omaggiati più e più volte in film e serie tv come, ad esempio in “Io, robot” con Will Smith, “The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese, “The dreamers” di Bernardo Bertolucci, in American Horror story – Freak Show e anche in South Park e Futurama.
4) Hans e Frida (Harry Earles e Daisy) erano, in realtà, fratello e sorella. Sono apparsi anche in altri film tra cui “Il mago di Oz” di Victor Fleming.
5) Daisy e Violet Hilton erano le prime gemelle siamesi che non erano morte a pochi giorni dalla nascita. Erano state vendute dalla madre e sin da piccole si erano formate nel canto, nel ballo e negli strumenti musicali. La loro fu una carriera florida ma, a causa del manager/genitore affidatario, che gestì in malo modo le loro finanze, finirono in ristrettezze economiche e furono costrette a lavorare in una salumeria sino alla loro morte.
6) Tod Browning era un amante del circo e lui stesso aveva fatto parte di compagnie circensi dopo che, a soli 16 anni, era scappato di casa. Prima di diventare un regista era stato un illusionista, un clown, un contorsionista e un assistente ai maghi.
7) L’ufficio di censura tagliò oltre un quarto d’ora di girato perché riteneva il film oltremodo sconvolgente. Pare che le scene tagliate fossero quelle che mostravano i dettagli della mutilazione inferta al corpo di Cleopatra e la scena in cui Ercole, ormai evirato, canta in pubblico in falsetto.
8) La storia fu ispirata dalla novella di Tod Robbins dal titolo “Spurs”, pubblicata nel 1923 nel “Munsey’s Magazine” che Tod Browning riadattò per il grande schermo modificandola talmente tanto da renderla irriconoscibile.