Richard Wagner Idillio di Sigfrido
Anton Webern Langsamer Satz
Johannes Brahms Serenata n. 2 in La maggiore op. 16
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Alpesh Chauhan Direttore
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Il terzo appuntamento della Stagione Sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha come protagonista un graditissimo ritorno in Largo Mahler. Un talento appena trentenne che ha a cuore l’Italia, e che, oltre a ricoprire il ruolo di Direttore principale della Filarmonica Toscanini dal 2017, è stato ospite della Verdi già nell’ambito della passata stagione dirigendo alcune pagine sinfoniche accomunate dal tema di amore e tradimento, da Richard Strauss a Pëtr Il’ič Čajkovskij. Si parla di Alpesh Chauhan, direttore inglese scoperto appena quattordicenne dalla City of Birmingham Symphony Orchestra.
Un direttore che, nonostante la giovane età, pare essere già giunto a una saggezza e a una consapevolezza interpretativa davvero invidiabile. Afferma Chauhan: «Un direttore dovrebbe sempre concentrarsi sulla musica e sul suono che intende ricreare, pensando ai gesti più efficaci per raggiungere questi obiettivi».
E i tre suoni che Chauhan dovrà ricreare all’Auditorium di Milano giovedì 8 ottobre alle 20.30, venerdì 9 ottobre alle 20.00 e domenica 11 ottobre alle 16.00 saranno radicalmente diversi poiché frutto di Weltanschauungen quasi opposte, seppur all’interno dell’alveo della musica romantica e dei suoi diversi modi di svilupparsi dialetticamente nel tempo. Si parte con Johannes Brahms e con la Serenata n.2 in La maggiore op.16, lavoro che il compositore di Amburgo realizza nel 1858 durante il soggiorno nel principato di Lippe-Detmold, dove ricopriva incarichi di direttore d’orchestra, pianista e insegnante della principessa. Si prosegue nel tempo con l’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, uno degli emblemi del tardo-romanticismo wagneriano e dell’armonia allargata, eseguita per la prima volta nel 1870 e molto permeata di un profondo amore del compositore per la moglie Cosima e per la famiglia. Si conclude il nostro viaggio con Anton Webern, allievo di Schönberg e uomo-cardine della Seconda Scuola di Vienna. Il Webern della Langsamer Satz, in programma per il concerto di Alpesh Chauhan all’Auditorium di Milano, è un Webern profondamente innamorato, ben lontano dalle “derive” puntiniste del linguaggio che lo contraddistingue nell’immaginario collettivo. L’ispirazione della vacanza compiuta nell’estate del 1905 in compagnia della cugina Wilhelmine Mõrtl (sua futura moglie) è l’esperienza alla base della composizione di questa intensissima pagina sinfonica, caratterizzata da un’estrema concentrazione motivica ed espressiva: senza dilungarsi eccessivamente, Webern riesce a condensare infinite sfumature di sentimento utilizzando un linguaggio armonico fortemente tonale, pur con un abbondante uso cromatico, ponendosi con quest’opera in diretta prosecuzione con la tradizione tardo romantica che da Wagner arriva fino a Mahler passando per Brahms e Strauss. Si chiude qui il nostro viaggio nei diversi mondi romantici in cui Chauhan e laVerdi condurranno il pubblico dell’Auditorium di Milano, nelle diverse declinazioni che il romanticismo può assumere in un’epoca che dura un cinquantennio scarso, ma che in sé riassume innumerevoli linguaggi e visioni dell’amore e della vita.
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Giovedì 8 ottobre, ore 20.30
Venerdì 9 ottobre, ore 20.00
Domenica 11 ottobre, ore 16.00
Auditorium di Milano, Largo Mahler
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Biglietti: da euro 15,00 a euro 36,00, acquistabili presso la biglietteria di Largo Mahler.
La biglietteria di Largo Mahler è attiva dalle 10.00 alle 19.00.
Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org.
Conferenza
Il concerto di giovedì 8 ottobre sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva – Foyer della balconata dell’Auditorium di Milano. Ingresso libero.
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Biografie
Alpesh Chauhan direttore
Alpesh Chauhan è il Direttore Musicale della Birmingham Opera Company e da quest’anno direttore ospite della BBC Scottish Symphony Orchestra, orchestra con la quale ha una stretta collaborazione e che ha diretto regolarmente sin dal 2015. La sua collaborazione con l’Opera di Birmingham per la produzione di Lady Macbeth of Mtsensk nel 2019 è stata acclamata da The Times come “magnificamente intensa e a tratti terrificante nell’interpretazione della partitura diretta da un superbo Alpesh Chauhan”, ricevendo anche il prestigioso premio della Royal Philharmonic Society. Come direttore principale dell’orchestra La Toscanini di Parma, Chauhan ha diretto i capisaldi del repertorio romantico e moderno ed ha registrato il ciclo completo delle sinfonie di Brahms. Tra gli impegni più prestigiosi della sua carriera ci sono concerti con la London Symphony Orchestra al Barbican Centre, con la BBC Philharmonic ai BBC Proms, con la Philharmonia e la Royal Philharmonic a Londra, con la City of Birmingham Symphony Orchestra, con La Verdi a Milano, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino e la produzione operistica di Turandot al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia e al Teatro Lirico di Cagliari. Nella stagione 2020-21, Alpesh farà il suo debutto a Berlino dirigendo la Deutsches Symphonie Orchester nel Don Juan di Strauss e in opere di Korngold, Szymanowski e Mozart e a Roma con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dirigendo musiche di Rachmaninoff e Šostakóvič. La stagione prevede anche concerti con la BBC Scottish Symphony Orchestra, Rai di Torino, Düsseldorfer Symphoniker, Malmö Symphony Orchestra, Duisburger Philharmoniker e il suo ritorno all’Orchestra “La Verdi” di Milano. Alpesh Chauhan collabora con importanti solisti come Nicola Benedetti, Mario Brunello, Pablo Ferrández, Boris Giltburg, Ilya Gringolts, Benjamin Grosvenor, Stephen Hough, Leila Josefowicz, Pavel Kolesnikov, Johannes Moser, Arcadi Volodos e cantanti come Markus Weba, Christianne Stotijn e Jennifer Wilson. Diversi suoi concerti sono stati trasmessi da radio e televisione nel Regno Unito, in Belgio, nei Paesi Bassi e in Italia, dove la sua Quinta Sinfonia di Šostakóvič con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI è andata in onda su RAI 5. Molte importanti testate internazionali hanno dedicato spazio al giovane direttore tra cui The Times, BBC Music e Classical Music Magazine così come la Repubblica, Amadeus e Musica. Chauhan ha collaborato con Gramophone Magazine come “blogger ospite” e ha partecipato ad interviste per RAI, BBC Radio 4 e Radio Klara Belgium. Ha presentato inoltre un’edizione del programma Inside Music su BBC Radio 3. Chauhan è stato membro della giuria del BBC Young Musician of the Year sia nel 2016 che nel 2018. Forte sostenitore dell’importanza dell’educazione musicale per i giovani, Alpesh è ambasciatore della charity inglese Awards for Young Musicians, il cui scopo è di fornire a giovani provenienti da contesti svantaggiati supporto per lo studio della musica. Ha anche lavorato con ensemble giovanili come la National Youth Orchestra of Scotland e con le orchestre sinfoniche del Royal Conservatoire of Scotland e del Royal Northern College of Music. È stato il direttore nel secondo film della serie BBC Ten Pieces che ha avuto il merito – riconosciuto dal prestigioso premio BAFTA – di portare il mondo della musica classica nelle scuole secondarie del Regno Unito. Ha scritto per la rivista Music Teacher a proposito della vitale importanza dell’esposizione alla musica fin dalla più tenera età. Nato a Birmingham, ha frequentato il Royal Northern College of Music studiando violoncello con Eduardo Vassallo, per poi proseguire con il prestigioso Master in Direzione sotto la guida di Clark Rundell e Mark Heron. Alpesh ha studiato con Stanislaw Skrowaczewski, ha partecipato alle masterclass di Juanjo Mena, Vasily Petrenko e Jac van Steen ed è stati sostenuto nel suo percorso artistico da mentori quali Andris Nelsons e Edward Gardner.