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Teatro dell’Opera di Roma, Notre-Dame de Paris di Petit

La pre-apertura autunnale del Teatro dell'Opera riparte dal balletto ripreso di Luigi Bonino dal 14 settembre a Roma per cinque repliche

Dopo il rinvio dello scorso anno, finalmente il Teatro Costanzi ospita Notre-Dame de Paris, celebreballetto in due atti dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, capolavoro di Roland Petit che ha firmato anche regia e coreografia.

Un debutto con il sapore dell’insolito dato che rappresenta l’inedita preapertura di stagione 2021/2022, fissata per martedì 14 settembre alle ore 20.00 (poi 5 repliche fino al 19 settembre) al Teatro Costanzi che riapre al pubblico dopo il successo della stagione estiva al Circo Massimo: il capolavoro di Petit viene ripreso grazie a Luigi Bonino, Direttore Artistico del Repertorio Roland Petit, che lo riprende per la prima volta con il Corpo di Ballo del teatro capitolino, protagonista assoluto della serata.

Per l’occasione Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo romano, ha reclutato ospiti d’eccezione Aigerim Beketayeva e Bakhtiyar Adamzhan (14, 16 e 18 settembre), entrambi Principal Dancer dell’Astana Opera, rispettivamente nei ruoli di Esmeralda e di Quasimodo che si alterneranno con le stelle del teatro romano. Accanto a loro, ci saranno Alessio Rezza (Frollo) e Giacomo Castellana (Phoebus).

In scena al Costanzi, l’allestimento originale dell’Opéra National de Bordeaux e Opéra de Paris della prima assoluta dell’11 dicembre 1965 che vede una profonda rilettura da parte di Petit volto a modernizzare l’opera su una coreografia leggera e all’insegna dell’eleganza.

 “Racconta una bella e grande storia – spiegava Petit a proposito del suo Notre-Dame de ParisDeliberatamente ne ho espunto l’aneddoto e la pantomima: mi auguro che svanisca il medioevo alla Viollet-le-Duc e che, per lo spettatore, resti soltanto la tensione tragica del capolavoro di Victor Hugo”. Petit, anche primo interprete di Quasimodo nella prima all’Opéra di Parigi nel 1965 sul palcoscenico del Palais Garnier, ne ha espresso la deformità tramite la danza. Ma ha anche operato una profonda revisione dell’opera trasformando il campanaro deforme della cattedrale di Notre-Dame in un ragazzo che perde la gobba e si trasforma in un ragazzo introverso e complessato perché ha subito un infortunio. È un diverso, esattamente come gli altri due protagonisti dell’opera, Esmeralda, considerata un strega per essere stata allevata dagli zingari e l’arciprete Frollo. Le genialità e la modernità della visione di Petit deriva proprio nuova lettura dei personaggi come diversi esclusi e rifiutati dalla società.

L’allestimento originale ripropone i sontuosi costumi originali creati dal grande couturier Yves Saint Laurent e le scene sobrie e monumentali di René Allio illuminate da JeanMichel Désiré. La partitura musicale ispirata al romanzo del 1831 di Victor Hugo venne commissionata dal coreografo francese a Maurice Jarre, compositore tre volte premio Oscar per le musiche dei film Lawrence d’Arabia (1962), Il dottor Zivago (1965) e Passaggio in India (1984) che ha distribuito in due atti e tredici brevi quadri, una partitura incalzante e tragica che mette in evidenza il dramma interiore dei protagonisti.

Il balletto sarà accompagnato dalla partitura di Jarre, su base registrata, che è stata eseguita dall’Orchestra e dal Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretti dallo statunitense Kevin Rhodes nel concerto trasmesso in diretta su Rai Radio3 il 17 marzo 2021 durante la chiusura al pubblico.

Il Corpo di Ballo, vero protagonista dell’opera nel ruolo del popolo francese che rappresenta un collante per i protagonisti della vicenda, affiancherà i due Guest, cui si alterneranno Susanna Salvi nel ruolo di Esmeralda e Michele Satriano nel ruolo di Quasimodo (15, 17 e 19 settembre),  Claudio Cocino che interpreta Frollo e Simone Agrò nel ruolo di Phoebus. Notre-Dame de Paris ripropone la celeberrima storia dell’omonimo romanzo di Hugo ambientato nella Parigi medievale, un monumentale feuilleton romantico sull’amore contrastato: protagonista la zingara Esmeralda che suscita passione e desiderio nell’arcidiacono Frollo, nel seduttore Phoebus, nel deforme e sensibile Quasimodo, campanaro della cattedrale. Dopo la “prima” di martedì 14 settembre (ore 20.00), Notre-Dame de Paris, dopo la torna in scena mercoledì 15 (20.00), giovedì 16 (20.00), venerdì 17 (20.00), sabato 18 (18.00), e domenica 19 (16.30). Prossimo appuntamento al Costanzi con Giovanna d’Arcodi Verdi, secondo titolo della speciale preapertura della stagione 2021/2022 che andrà in scena dal 17 al 24 ottobre in un nuovo allestimento affidato alla lettura musicale di Daniele Gatti e alla visione scenica di Davide Livermore. Per info e dettagli: operaroma.it.

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