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Roma Sinfonietta all’Università di Roma “Tor Vergata”

21 concerti dal 13 ottobre

La nuova stagione di Roma Sinfonietta all’Università di Roma “Tor Vergata”:

più di 20 concerti con musica sinfonica e da camera, per il cinema e per banda,

teatro musicale contemporaneo e musica tradizionale di varie regioni e paesi

Riprendono i concerti di Roma Sinfonietta nell’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1). Dopo la forzata interruzione delle due precedenti stagioni a causa del Covid19, questa stagione 2021-2022 si annuncia particolarmente ricca di interesse, con ben ventun concerti dal 13 ottobre 2021 al 4 maggio 2022.

Ognuno di questi concerti ha una sua particolarità che lo rende unico e interessante, grazie anche alla volontà di non lasciarsi ingabbiare in nessuna casella, spaziando dal ricchissimo mondo della classica – che resta il pilastro della stagione – al teatro musicale contemporaneo, al jazz, alla musica per il cinema, alla musica per banda e alla musica popolare di vari paesi del mondo.

A inaugurare la stagione, sono due grandi protagonisti della musica negli anni tra Ottocento e Novecento, Mahler (Sinfonia n. 4) e Schoenberg, eseguiti dall’Orchestra Roma Sinfonietta con Fabio Maestri sul podio. L’Orchestra Roma Sinfonietta ritorna il 10 novembre, ma questa volta sarà Franco Piersanti a dirigerla nelle musiche composte da lui stesso per i film di Moretti, Amelio, Luchetti e naturalmente per la serie televisiva di Montalbano; inoltre un brano dedicato ad Ennio Morricone in occasione dei suoi novant’anni. La duttilità dell’Orchestra Roma Sinfonietta le permette di eccellere in molti campi, come avrà modo di dimostrare nel concerto in cui affiancherà due eccellenti solisti quali Vincenzo Bolognese (violino) e Luca Pincini (violoncello) prima in tre brani di Vivaldi e poi in tre di Bacalov. La ritroviamo anche impegnata nel teatro musicale contemporaneo, precisamente in L’ultimo avventore di Lucio Gregoretti e in Dimenticanza al Ministero delle Colonie (prima esecuzione assoluta) di Marco Betta, due atti unici su testi di quel musicologo e uomo di cultura che è stato Bruno Cagli, alla cui memoria è dedicata questa serata, per la quale ci si trasferirà eccezionalmente all’Auditorium Parco della Musica. Cantano Lavinia Bini e Bruno Taddia, dirige Francesco Lanzillotta, abituale ospite dei più grandi teatri italiani e stranieri. Come ha inaugurato la stagione, così l’Orchestra Roma Sinfonietta la chiude il 4 maggio, con la prima esecuzione a Roma di La bicicletta di Bartali, un melologo di Marcello Panni – che lo dirigerà personalmente – su testo di Simone Dini Gandini, recitato da Anna Nogara.

Anche altri gruppi orchestrali saliranno sul parco dell’Auditorium “E. Morricone”. Il Roma Opera Ensemble, formato da elementi della Fondazione lirica romana, suonerà un programma operistico (Rossini, Mozart, Bizet, Verdi) con il mezzosoprano Sara Rocchi e il baritono Simone Alberti. Con l’Orchestra Popolare italiana diretta da Ambrogio Sparagna la musica cambia – è proprio il caso di dirlo – e si passa alla taranta. Un’orchestra, ma formata da soli strumenti a fiato, è anche la Banda dell’Esercito Italiano diretta dal Magg. Filippo Cangiamila, che suonerà Rodrigo, Gulda e Bernstein.

Passando ai solisti, ecco GIuseppe Albanese, una star del pianismo nazionale e internazionale, che nel recital intitolato “Invito alla danza” propone il suo più recente cd, inciso per la più prestigiosa etichetta discografica nel settore classico. Restando in campo pianistico, si esibiranno anche Costanza Principe, una grande promessa del concertismo italiano, e il duo Carbonara-Soscia. Tra i gruppi da camera ecco il duo flauto-chitarra Amigdala, formato da Bianca Maria Fiorito e Gianmarco Ciampa, due giovani in grande ascesa, poi il duo di consolidata fama internazionale formato da Silvia Chiesa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte). Le due formazioni classiche della musica da camera sono rappresentate dall’Ars Trio di Roma con un programma francese e dal Quartetto Henao con un concerto dedicato a Schubert. Invece è decisamente fuori dagli schemi il Quint’ètto, formato da professori dell’Orchestra Nazionale dell’Accademia di S. Cecilia di Roma, che spaziano in ogni genere di musica, da Mozart a Elvis Presley. Un omaggio speciale al flauto e alla sua grande famiglia è quello di quattro flautisti, ognuno dei quali è tra i migliori in assoluto nel suo campo: Marco Felicioni per la musica etnica, Laura Pontecorvo per il barocco, Andrea Oliva per la classica e Roberto Fabbriciani per la contemporanea; oltre ai quattro solisti ci sarà un’intera orchestra di flauti – intitolata a Toscanini – diretta da Paolo Totti.

E altro ancora. Una serata tra flamenco e jazz con le chitarre di Riccardo Ascani e Roberto Ippoliti. I repertori devozionali, i canti di lavoro e le musiche strumentali dalla Sicilia (concerto a cura dei professori Giorgio Adamo e Giuseppe Giordano). La trance e la spiritualità nella musica popolare egiziana. Infine una rassegna di giovani talenti: nella stagione in abbonamento si esibiranno gli studenti del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, che eseguiranno L’histoire du soldat di Stravinskij, un piccolo ma grande capolavoro del Novecento. Ed è in via di definizione una serie di concerti fuori abbonamento con altre promesse della musica italiana.

 

La rassegna è sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo.

Abbonamenti 140,00. Docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 80,00. Studenti 40,00

Biglietti per i singoli concerti: 12,00. Docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università € 8,00. Studenti 5,00.

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