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La Bayadère Teatro alla Scala recensione

La Bayadère
Teatro alla Scala

 21 dicembre 2021

 

Coreografia e regia Rudolf Nureyev da Marius Petipa
Ripresa da Florence Clerc e Manuel Legris
Supervisione coreografica di Manuel Legris
Direttore Kevin Rhodes
Orchestrazione John Lanchbery
Scene e costumi Luisa Spinatelli
Assistente scene e costumi Monia Torchia
Luci Marco Filibeck

 La stagione di balletto del Teatro alla Scala inaugura il 21 dicembre con un titolo inedito per la compagnia: La Bayadère di Rudolf Nureyev. Un debutto atteso non solo per il ritardo nell’inaugurazione (dovuto al covid e ai numerosi contagi all’interno del corpo di ballo), ma anche perché è la prima volta che il titolo viene messo in scena da una compagnia diversa da quella per cui era nato (l’Opèra di Parigi).

A curare il debutto milanese accanto a Florence Clerc è lo stesso direttore del corpo di ballo Manuel Legris, che nella sua carriera lavorò al fianco di Nureyev, che lo promosse a étoile e lo volle tra il cast della prima Bayadére del 1992 nei panni di Solor.
Legris segue scrupolosamente l’originale del maestro russo, e presta particolare attenzione a ritmo, stile, senso del gesto. Fondamentali sono la purezza delle linee, dei passi e il portamento, pilastri dello stile Nureyev a cui Legris dedica particolare cura nella sua ricostruzione.
Cambiano invece scene e costumi, firmati da Luisa Spinatelli, che ci riportano in un’India da sogno dalle tinte dorate. Anche alla base del progetto scenografico sta la volontà di riprendere l’imponenza e lo sfarzo dell’originale francese, reso però più agile e leggero grazie all’uso di tecniche pittoriche particolarmente evocative. I costumi sono ispirati alla tradizione indiana e complementano la scenografia in un tripudio di colori. Il risultato è un piacere per gli occhi.

Il cast della prima allinea i primi ballerini Nicoletta Manni (bayadera Nikiya), Timofej Andrijashenko (guerriero Solor) e Maria Celeste Losa (principessa Gamzatti). Tutti e tre offrono esibizioni in grande stile: Manni è incantevole nel ruolo e regala una performance che combina alla perfezione lirismo e sensualità. Ottima e ormai consolidata la partnership con Andrijashenko, Solor deciso e sognatore. La Gamzatti di Maria Celeste Losa è impetuosa e autoritaria.
Buona prova anche per il corpo di ballo, nonostante qualche imprecisione nelle scene d’insieme. Particolarmente d’effetto l’atto bianco del regno delle ombre, dove spiccano le variazioni di Agnese Di Clemente, Camilla Cerulli e Gaia Andreanò. Degno di nota anche l’idolo d’oro di Federico Fresi.
11 minuti di applausi accolgono la prima esibizione, complessivamente ben riuscita sotto tutti i punti di vista.
Per Bayadére erano tante le repliche e i cast in programma (con grande ospite l’étoile Svetlana Zakharova), al momento sospese di nuovo a causa della pandemia.
In attesa delle nuove disposizioni, il pubblico potrà ammirare il titolo il 31 dicembre su Rai5 e Rayplay.

 

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