- Giovedì 3 marzo ore 21.00 RECUPERO
Mismaonda presenta
Giobbe Covatta
SCOOP (Donna sapiens)
scritto e diretto da Giobbe Covatta
Esistono razze superiori o razze inferiori? La risposta – ahimè – è sì! La conferma ci arriva attraverso Scoop, il nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, che presenta una serie di interviste ad eminenti personaggi che la sanno lunga sull’argomento.
La conclusione è che non si tratta di colore, origine o tratti somatici. Il maschio è una razza inferiore mentre l’unica razza superiore è la femmina.
L’evidenza è che dall’infanzia alla morte il maschio genera e sostiene violenze, bullismo, scazzottate, malavita, ignoranza, congenita stupidità diffusa, presunzione innata, etc.
Se ne parla in scena con eminenti ospiti: “Dio”, un vecchio fascista “Ernesto Storacchio”, un membro maschile di nome “Clemente”, “Mesto” l’ultimo uomo dell’antropocene, “Dante Alighieri”, “Giacomo Casanova”, “D’Artagnan” e molti altri esperti sull’argomento.
Platea € 25,00 / Galleria € 20,00
- Sabato 5 marzo ore 21.00
Teatro Boxer in collaborazione con People presenta
Andrea Pennacchi
POJANA E I SUOI FRATELLI
di Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato
I fratelli maggiori di Pojana: Edo il security, Tononil derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. Mentre Franco Ford detto “Pojana” era già nato. Era il ricco padroncino di un adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutte le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero. In seguito, la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi. Il personaggio nasce dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi.Un enigma, che si risolve in racconto: passando da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente. Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana, con tutti i suoi fratelli a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.
Platea € 25,00 / Galleria € 20,00
- Martedì 8 marzo ore 21.00 RECUPERO
Una produzione Teatro a Manovella
I monologhi della vagina
di Eve Ensler
regia Massimo Alì
aiuto regia Leonardo Venturi
con Enrica Pecchioli, Vania Rotondi, Elena Talenti, Valentina Testoni
Dopo il tutto esaurito degli scorsi anni a Firenze e nel resto d’Italia, la compagnia Teatro a Manovella ripropone, a grande richiesta e per la sesta volta, “I monologhi della vagina”. Tratto dal capolavoro di Eve Ensler del 1996, è forse il più celebre spettacolo che parla con ironia e profondità dell’emancipazione della donna e sicuramente un modo per festeggiare l’8 marzo.
Posto unico numerato € 17,00
- Giovedì 10 marzo ore 21.00
Michele Ido presenta
Ettore Bassi
IL SINDACO PESCATORE
di Edoardo Erba tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo
regia Enrico Maria Iamanna
Raccontiamo la storia di un eroe normale, un uomo, Angelo Vassallo, che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di difendere e migliorare il suo territorio e le sue persone. Con la sua opera di uomo semplice onesto e lungimirante, attraverso la sua carriera politica, è arrivato a raggiungere successi straordinari nel Cilento. Ambientalista convinto, amato dai suoi concittadini, ha sempre operato nell’ottica del bene comune in una regione malata e straordinaria come la Campania, Vassallo era noto come il Sindaco Pescatore, per il suo passato professionale, per l’amore del mare e della sua terra che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre ispirato. È stato esempio di rigore nel rispetto della legge, con modi severi e fermi, che però hanno permesso di mantenere intatta la bellezza di uno dei luoghi più caratteristici del Cilento, emblematica la sua ordinanza di una multa fino a mille euro per chi viene sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette. La sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, è stato barbaramente ucciso per mano di uno o più assassini, ancora oggi ignoti. Più di 500 persone tra sindaci, amministratori locali e semplici cittadini il 10 febbraio 2018 hanno marciato per dire no alla archiviazione dell’inchiesta sull’ omicidio dell’ex sindaco di Pollica. Nel 2016 è andato in onda su rai uno il film-tv, interpretato da Sergio Castellitto. Lo spettacolo è stato rappresentato, nel corso degli anni, in molti teatri, grandissimi, medi e piccoli. Dal Teatro di San Carlo di Napoli in una serata evento organizzato dal sindaco De Magistris al Teatro Petruzzelli di Bari al Teatro Verdi di Brindisi. Allo spettacolo partecipano anche dieci ragazzi del luogo.
Posto unico numerato € 20,00
- Venerdì 11 marzo ore 21.00
Mismaonda presenta
Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni
AL CLIMA NON CI CREDO
regia Francesco Brandi
Mario Tozzi è il geologo, ricercatore del CNR, che da anni in tv, radio e attraverso i suoi libri predica agli amministratori, ai politici e alla gente l’importanza di un comportamento consapevole e oculato per preservare il pianeta dai cataclismi ingenerati dallo sfruttamento irresponsabile delle risorse. Lorenzo Baglioni, classe ‘86, è cantante, attore e matematico. Ha fatto confluire queste tre abilità in una vocazione: semplificare, ridurre ai minimi termini, con l’aiuto dell’ironia e della musica, i temi più ostici (uno per tutti: il congiuntivo, presentato al Festival di Sanremo del 2018). Dal loro incontro è nato il progetto di potenziare la forza divulgativa di entrambi mettendola al servizio dell’emergenza che ormai non possiamo più tacere: il cambiamento climatico. Perché l’uomo non riconosce il cambiamento climatico? Forse perché per anni si è crogiolato dando credito a storie inventate, panzane consolatorie, bufale? L’uomo non c’entra; c’è ancora ghiaccio; non ci sono più le mezze stagioni; è il complotto delle lobby; il riscaldamento è finito… Tozzi e Baglioni hanno deciso di scrivere uno spettacolo per smontarle. Sul palco, con l’ausilio di immagini e video, evocando Greta Thunberg, i molti movimenti ambientalisti internazionali animati dai giovani e ascoltando la vox populi, col conforto delle tesi scientifiche e aiutati dalle didascalie canore, in un’ora e mezza scandita da un countdown scenico cercheranno di convincere le platee che per arrestare i danni dei mutamenti climatici non c’è davvero più tempo.
Platea € 25,00 / Galleria € 20,00
- Sabato 12 e domenica 13 marzo ore 21.00 (domenica ore 16.45)
Michela Signori/Jolefilm presenta
Marco Paolini
SANI! teatro fra parentesi
musiche originali composte ed eseguite da Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi
“Potrei definire Sani! come continuazione degli Album dedicati all’infanzia e all’adolescenza su cui ho fatto la mia pratica del narrare”. Da un pezzo di album raccontato trent’anni fa, dalla memoria parte un viaggio che narra il presente. Dall’epico-comico incontro-scontro tra Carmelo Bene e Marco Paolini nel 1983 all’incontro-scontro tra Reagan e Gorbačëv al vertice di Reykjavík a Höfði, in Islanda nel 1986; dalla ricostruzione dopo il terremoto del ’76 in Friuli alla ripartenza dopo la pandemia. Ogni argomento, ogni accadimento sono parti, personaggi, scene, fili di una storia che prende forma di ballata, dove parola e canto hanno pari dignità. Sani è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. È un augurio, una benedizione, un viatico. Viene da Salus, riassume il senso del teatro per questo tempo, un teatro che mette insieme creando ponti. Il punto esclamativo esprime la fiducia nella risposta al saluto degli spettatori. Guadagnarsi quella fiducia, trasmetterla sarà la sfida di questo teatro fra parentesi.
Platea € 30,00 / Galleria € 25,00
- Venerdì 18 marzo ore 21.00
Una produzione Arca Azzurra e Accademia Perduta/Romagna Teatri
Amanda Sandrelli
LUCREZIA FOREVER!
di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al personaggio creato da Silvia Ziche
con Amanda Sandrelli e tre attori animati
voci Amanda Sandrelli e Francesco Niccolini
collaborazione alla regia Cataldo Russo
regia Francesco Niccolini
Lucrezia Forever! è uno spettacolo surreale, comico, poetico, struggente e fuori da ogni tradizione teatrale: in scena quattro attori, tre dei quali digitali, la quarta in carne e ossa ma con riflessi a fumetti. Sì, perché tutto nasce da un personaggio a fumetti, Lucrezia, generato dalla fervida mente e dall’ancor più fervida mano di Silvia Ziche, disegnatrice vicentina che da anni dà vita a questa single piena di complessi, tic e manie.
Lucca Comics & Games 2020 ha deciso per la sua sezione di Graphic Novel Theater, e dopo il successo di “Kobane Calling – On stage” e “Io sono Cinzia”, di tornare al teatro coinvolgendo un drammaturgo regista molto esperto di monologhi come Francesco Niccolini e un’attrice molto brava e umanissima come Amanda Sandrelli.
Posto unico numerato € 20,00
- Sabato 19 marzo ore 21.00 RECUPERO
Angelo Duro
DA VIVO
Dopo i sold out nei teatri migliori teatri d’Italia Angelo Duro torna con il nuovo spettacolo (anche se lui non lo chiama spettacolo ma “stile di vita”) e non sappiamo cosa è annunciato. Lui è intrattabile e imprevedibile. Ha dichiarato: “Chi vi dice che parlerò? Posso starmene pure quaranta minuti in silenzio. Chi me lo vieta?” Bisognerà attendere marzo per scoprire cosa racconterà stavolta. Per adesso l’unica cosa che sappiamo è il titolo: “DA VIVO”.
Platea Gold € 30,00/I settore € 26,00/II settore € 20,90/III settore € 17,40
- Martedì 22 marzo ore 21.00 10°anniversario tour 2012/2022
Una produzione Frida Kahlo Productions (Milano) con Produzioni Fuorivia (Alba) Richard Jordan Productions (London) in collaborazione con Summerhall (Edinburgh) e Teatro Valle Occupato (Roma)
Silvia Gallerano
LA MERDA
di Cristian Ceresoli
Dopo aver vinto l’oscar del teatro europeo e registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo (dall’Europa al Brasile, dall’Australia al Nord America) a dieci anni di distanza dal suo debutto, il poetico flusso di coscienza sulla condizione umana – il fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto quasi fosse un concerto rock – prosegue il suo live tour, sia nelle grandi città che nelle sperdute periferie e provincie. Lo “straordinario, brutale, disturbante e umano” (The Times) testo sulla condizione umana di Cristian Ceresoli che gli è valso il Fringe First Award for Writing Excellence per la scrittura, è stato tradotto oltre che in inglese, in greco, danese, ceco, spagnolo, gallego, portoghese brasiliano, norvegese, svedese e francese, mentre è in corso di traduzione in numerose altre lingue. Viene pubblicato in edizione bilingue italiano–inglese dalla Oberon Books di Londra nel 2012 e nel 2017 in Italia da Gallucci HD. L’interpretazione “straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso” (The Guardian) di Silvia Gallerano viene accolta da più di sette anni da commosse ovazioni. La Gallerano, che interpreta La Merda sia in inglese che italiano, è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence. La Merda si manifesta come uno stream of consciousness dove, in poesia, si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà. La Merda ha come spinta propulsiva il disperato tentativo di districarsi da un pantano o fango, ultimi prodotti di quel genocidio culturale di cui scrisse e parlò Pier Paolo Pasolini all’affacciarsi della società dei consumi. Quel totalitarismo, secondo Pasolini, ancor più duro di quello fascista poiché capace di annientarci con dolcezza.
Platea € 20,00 / Galleria € 15,00
- Giovedì 24 marzo ore 21.00
Giovanni Guidelli
L’IMPOLLINATORE
e con Francesco Grifoni
drammaturgia e regia Giovanni Guidelli
“L’impollinatore” è l’incontro fortuito di due uomini: uno è un ingegnere di nanotecnologie che ha appena realizzato un prototipo di impollinatore bionico, l’altro è un semplice fattorino. O almeno questo dice di essere. Fra i due comincia una conversazione sugli insetti, sulle farfalle, che ben presto si trasforma in un interrogatorio. C’è un disegno dietro quest’incontro apparentemente casuale. La spaventosa scomparsa degli insetti, delle farfalle, degli impollinatori, delle api, in un mondo contemporaneo distopico che non si ferma a riflettere sul problema e anzi lo sottostima, riducendo a quota zero le possibilità di intervento e di salvezza.
Posto unico numerato € 15,00
- Venerdì 25 e sabato 26 marzo ore 21.00 RECUPERO
Mismaonda presenta
Lella Costa
SE NON POSSO BALLARE… NON È LA MIA RIVOLUZIONE
da “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini
progetto drammaturgico di Serena Sinigaglia
scrittura scenica di Lella Costa e Gabriele Scotti
costumi Antonio Marras
scene di Maria Spazzi
regia di Serena Sinigaglia
Donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese: forti e generose, sempre pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che seppure abbiano segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sonori conosciute come maestre e pioniere. Unite da un percorso comune di militanza per l’affermazione del punto di vista femminile, Serena Dandini e Lella Costa si ritrovano a convergere all’interno di un progetto teatrale: alcune delle Valorose ritratte da Serena nel suo libro saranno rigenerate con nuova linfa nella riscrittura scenica e nell’interpretazione di Lella Costa, in un gioco di rimandi, anche scenografici, tra le trame che hanno distinto le loro vite.
Platea € 25,00 / Galleria € 20,00
- Giovedì 31 marzo e venerdì 1 aprile ore 21.00
Fabrica srl presenta
Ascanio Celestini
MUSEO PASOLINI
di Ascanio Celestini
voci Grazia Napoletano e Luigi Celidonio
musiche Gianluca Casadei
Secondo l’ICOM (International Council of Museums) le 5 funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe essere un museo Pier Paolo Pasolini? In una teca potremmo mettere la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”. È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere. E così via, come dice Vincenzo Cerami: “Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.
Ascanio Celestini ci guida in un ipotetico Museo Pasolini che, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha immaginato, amato e odiato, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale oggetto dovremmo impegnarci a acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo dobbiamo esporlo?
Platea € 22,00 / Galleria € 18,00
I prezzi non sono compresivi dei diritti di prevendita e di commissione.
Gli spettacoli andranno in scena nel rispetto delle norme Anti-Covid 2019
INFO E BIGLIETTI
La biglietteria è aperta ogni giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office e Ticketone: https://www.boxofficetoscana.it/it/ – https://www.ticketone.it
Acquisto on line su www.teatropuccini.it
INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41
50144 Firenze
www.teatropuccini.it – info@teatropuccini.it – www.facebook.com/teatro.puccini