Venerdì 25
(ore 20) e domenica 27 febbraio (ore 16) torna con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi un direttore di grandissima esperienza: Andrey Boreyko, colui che, nel gennaio del 2021, fu il protagonista del concerto che inaugurò il portale streaming dell’Orchestra Verdi. In programma Dimítri Šostakóvič (Sinfonia da camera op.110a, arrangiata per orchestra da camera da Rudolf Barshai) e Edvard Grieg (Sinfonia in Do minore).
Boreyko rende omaggio a uno dei più grandi musicisti della sua terra con un lavoro importante del suo catalogo, il Quartetto op. 110 (dedicato alle vittime del Fascismo e del Nazismo) nella trascrizione per orchestra da camera di Rudolf Barshai, grande amico del compositore e assiduo ospite della nostra Orchestra negli anni ’90, di cui è stato Direttore Emerito. Contraltare del programma è l’unica sinfonia di Edvard Grieg, avvolta in un alone di mistero: è infatti noto che Grieg rivelò che “non dovesse mai essere eseguita”, e che nascose questa sinfonia, che fu infatti ritrovata nel 1981. Il caso vuole infatti che la sua prima esecuzione, a dispetto del periodo in cui fu composta, avvenne in diretta TV.
Altre considerazioni valgono per la Sinfonia da Camera op.110a di Šostakóvič. Nell’estate del 1960 il compositore si trovava a Dresda dovendo lavorare alla colonna sonora di un film. La città che si trovò dinnanzi era un cumulo di macerie, dato che nel 1945 era stata rasa al suolo. In tre giorni compose un quartetto e sopra vi scrisse “In memoria delle vittime del fascismo e della guerra”. Rudolf Barshai ne ha fatto una Sinfonia per orchestra da camera. Articolata in cinque movimenti, questa composizione si fonda su un inciso tematico composto da quattro note. La firma è già all’inizio del brano: le note Re – Mi bemolle – Do – Si, che in tedesco diventano “D S C H”, ovvero Dimitri SCHostakovich.
Articolata in cinque movimenti (Largo – Allegro molto – Allegretto – Largo – Largo), la sinfonia da camera è “contenuta” in due movimenti pressoché sovrapponibili. Il secondo tempo, l’Allegro molto, è un movimento creato su un tema popolare ebraico, ed può essere definito come una rappresentazione della guerra: la corsa disperata rende questo movimento unico nel suo genere, e fa sì che, sempre a partire dalla “firma” musicale del compositore, si sviluppi un tempo rapsodico. Segue l’Allegretto, un valzer grottesco e bislacco, a cui si oppone il Largo, in cui violenti colpi d’arco in fortissimo si oppongono a una tenue melodia di note tenute in pianissimo. La Sinfonia si conclude con una ripresa del primo movimento. Una delle pagine più toccanti del repertorio cameristico di Šostakóvič, traslata in versione sinfonica dal grande musicista che fu Rudolf Barshai.
In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.
Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.
In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.
L’accesso al teatro è consentito solo con mascherina FFP2.
Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
Orari biglietteria: Lunedì – Sabato, 10 – 19;
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org
Conferenza
Il concerto di giovedì 25 febbraio sarà preceduto alle ore 18.30 dalla conferenza introduttiva Grieg, Šostakovič. Melodie ardenti su freddi paesaggi nel foyer della balconata dell’Auditorium. “La Sinfonia in Do minore di Grieg si inscrive nel genere classico-romantico e ne dispiega moduli e temi in dialogo con i modelli canonici; la Sinfonia da Camera di Šostakovič, dal canto suo, si origina nella forma quartettistica (poi orchestrata da R. Barshai) e, pur evocando suggestioni tardo-romantiche, non cela l’esigenza del compositore di sperimentare nuove soluzioni nelle combinazioni ritmiche ed armoniche. Se le peculiarità estetiche delle due opere e le loro relazioni con i modelli del genere strumentale pongono in risalto un motivo di divergenza tra esse, è tuttavia possibile osservare una linea tematica somigliante: lo scambio di prospettive da una vista esterna, ove prevalga la rigida ostilità del freddo, ad un luogo interno, tiepido ed ospitale.” Relatore Nicola Ventura. L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Biografia
Andrey Boreyko, direttore
La stagione 2021/22 sarà la terza alla guida dell’Orchestra Filarmonica di Varsavia, con la quale, oltre ai concerti in sede, Andrey Boreyko parteciperà a diversi festival e darà concerti in altre città polacche e negli Stati Uniti. Nella stessa stagione si conclude la direzione artistica della Naples Philharmonic in Florida, orchestra che ha portato a livelli di eccellenza presentando programmi tematici e interdisciplinari – fra cui un importante progetto dedicato ai Ballets russes – commissionando nuove opere a importanti compositori contemporanei fra cui Giya Kancheli, alla cui opera è stata abbinata una mostra di importanti artisti fra cui Picasso e Calder, opere appartenenti alla collezione di Olga Hirshhorn. Andrey Boreyko ha diretto e dirige le più importanti orchestre europee, americane – fra cui Cleveland, Los Angeles, Chicago, San Francisco e Toronto – e australiane. Appassionato ambasciatore della musica contemporanea, ha realizzato in concerto e in disco un importante progetto sulle opere di Victoria Borisova-Ollas con la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra. L’ampia produzione discografica include opere di Paert e Silvestrov (ECM), la versione originale della Suite della Lady Macbeth di Mtsesk e di Shostakovich le Sinfonie nr 1, 4,5,6,8 , 9 e 15 (Hanssler Classics), di Caikovskij e Lutoslavski, della Sinfonia nr 4 di Gorecki con la London Philharmonic Orchestra, opera presentata in prima mondiale a Londra e poi a Los Angeles.