Il violoncello svelato si inserisce nell’ambito della rassegna
“La musica da camera dal barocco al contemporaneo”
sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo
L’Accademia Filarmonica Romana apre un nuovo ciclo di appuntamenti, nei quattro venerdì del mese di marzo in Sala Casella (a partire da venerdì 4 ore 19.30 via Flaminia 118) dedicato al repertorio italiano per violoncello e pianoforte meno noto e di più raro ascolto. “L’idea – come racconta Enrico Dindo, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana e noto violoncellista – nasce dal desiderio di riscoprire una parte di repertorio del mio adorato violoncello, rimasta nascosta, segreta, dimenticata per molto tempo e che io penso invece meriti di essere riscoperta, appunto ‘svelata’”. Per Il violoncello svelato – questo il titolo della rassegna – saranno presentati alcuni autori italiani del periodo che va tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Giacomo Orefice, Dante D’Ambrosi, Mario Pilati sono solo alcuni nomi di compositori che hanno scritto pagine importanti per violoncello e pianoforte e che sono stati inseriti nei programmi dei quattro concerti, accanto ad autori più conosciuti, che fanno parte del repertorio tradizionale, come Beethoven, Debussy o Mendelssohn. “L’intento – prosegue Dindo – è quello di dimostrare che la qualità non sempre è collegata alla popolarità di un nome e che invece se si ascolta con spirito libero e con un incondizionato senso critico, potremmo essere straordinariamente sorpresi”.
Per dare vita al progetto, di cui è media partner Rai Radio3 con la partecipazione del giornalista e conduttore Andrea Penna, cui è affidata l’introduzione di ogni concerto registrato e successivamente trasmesso dall’emittente radiofonica, la Filarmonica si affida a quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità. Sono Giorgio Lucchini, Francesco Angelico, Enrico Mignani, Tommaso Castellano, accompagnati da altrettanti validi pianisti – Riccardo Bisatti, Giulia Russo, Mari Fujino, David Mancini – per dare loro un segnale forte di quanto importante sia la libera ricerca e l’approfondimento del repertorio.
Il primo concerto venerdì 4 marzo (ore 19.30) viene affidato al violoncello di Giorgio Lucchini, classe 2000, allievo di Antonio Meneses ed Enrico Dindo in alcune delle più prestigiose accademie musicali italiane, vincitore al Concorso Internazionale “Giovani Musicisti – Premio Antonio Salieri” di Legnago e Premio Crescendo di Firenze, e al pianista Riccardo Bisatti, anche lui nato nel 2000, vincitore del VII Concours International de piano junior di Orléans. In programma la Sonata di Francis Poulenc e la Sonata op. 7 di Guido Alberto Fano due lavori scritti a distanza di quasi cinquant’anni. La prima viene abbozzata nel 1940, conclusa nel 1948, dedicata al violoncellista Pierre Fournier si caratterizza per una raffinata immediatezza della scrittura, espressiva e brillante con sfumature teatrali. La Sonata op. 7 di Fano, scritta nel 1898 appena ventitreenne, evidenzia già una maturità compositiva e una sorprendente conoscenza della tecnica strumentale del compositore padovano. Nella Sonata si trovano gli orientamenti della musica da camera italiana dei primi del ʼ900, con sonorità vicine al gusto moderno dell’epoca.
Tutto il programma del Violoncello svelato sul sito filarmonicaromana.org
Biglietti: 11 euro a concerto. Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
IL VIOLONCELLO SVELATO
Repertorio italiano dimenticato, cello e piano
Il violoncello svelato si inserisce nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo”
sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2022 sullo Spettacolo dal Vivo
Media Partner Rai Radio3
SALA CASELLA via Flaminia 118
venerdì 4 marzo 2022 ore 19.30
Giorgio Lucchini violoncello
Riccardo Bisatti pianoforte
Francis Poulenc (1899-1963)
Sonata per violoncello e pianoforte FP 143 (1940-48)
Guido Alberto Fano (1875-1961)
Sonata in re minore per pianoforte e violoncello op. 7 (1898)
Giorgio Lucchini. Nato nel 2000, inizia lo studio del violoncello a quattro anni. Si diploma nel 2016 presso l’Istituto superiore di studi musicali “Vecchi – Tonelli” di Modena, con il massimo dei voti e la lode. Ha frequentato i corsi dell’Accademia “W. Stauffer” di Cremona e dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena sotto la guida di Antonio Meneses. Grazie al sostegno dell’Associazione De Sono, ha concluso nel 2021 il master in Music Performance di Meneses presso la HKB di Berna con il massimo dei voti e menzione d’onore. Attualmente frequenta la Pavia Cello Accademy con Enrico Dindo. Nel 2013 partecipa con l’Orchestra Giovanile Italiana e l’Orchestra “L. Cherubini”, dirette da Riccardo Muti, al concerto Omaggio a Verdi a Ravenna e Mirandola. Nel 2021 nell’ambito della Sommerakademie di Biel è solista con la Budweis Philharmonic Orchestra, eseguendo le Variazioni su un tema rococò di Čajkovskij. Ha inoltre suonato con David Krakauer, Lilya Zilberste, con l’ensemble Accademia del Ricercare e il Quartetto Prometeo. È risultato vincitore al Concorso Internazionale “Giovani Musicisti – Premio Antonio Salieri” di Legnago e al Premio Crescendo di Firenze. Nel 2020 con il violinista Stefano Raccagni e la pianista Marta Ceretta fonda il Trio Chimera.
Riccardo Bisatti. Pianista e direttore d’orchestra, classe 2000, ha studiato al Conservatorio di Novara con Alessandro Commellato e Renato Principe, all’Accademia AMO di Novara con Matteo Beltrami e attualmente frequenta il Biennio di direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Milano con Daniele Agiman. Ha vinto primi premi in concorsi nazionali e internazionali fra cui il VII Concours International de piano junior di Orléans e il Premio Serbian National Theatre al IX Concorso internazionale per direttori d’opera “L. Mancinelli”. Ha diretto La serva padrona, Bastien und Bastienne, Il barbiere di Siviglia, Pierrot lunaire, Cendrillon, La traviata, Kiki de Montparnasse di Andrea Mannucci e Acquaprofonda di Giovanni Sollima. Ha collaborato a Cassandra, in te dormiva un sogno di Marco Podda e a La traviata con la regia di Renata Scotto. Le sue esecuzioni sono state trasmesse da Rai Radio3, Radio Classique France, Radio Campus Orléans e Venice Classical Radio. Selezionato da Divertimento Ensemble, dal 2016 partecipa al CFYP, masterclass di musica contemporanea con Maria Grazia Bellocchio. Nel 2017 ha ricevuto la medaglia della Camera dei Deputati.
venerdì 11 marzo ore 19.30
DUO DAVID
Francesco Angelico violoncello
Giulia Russo pianoforte
Claude Debussy (1862-1918)
Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte L 135 (1915)
Sergej Prokof’ev (1891-1953)
Sonata in do maggiore per violoncello e pianoforte op. 119 (1949)
Mario Pilati (1903-1938)
Sonata in la per violoncello e pianoforte (1929)
Duo David. Nasce nel 2018 dall’interesse dei due componenti Francesco Angelico e Giulia Russo di scoprire e approfondire il vasto repertorio per violoncello e pianoforte. Il nome omaggia Robert Schumann e, nello specifico, è una dedica al suo Davidsbund. Nel 2021 il Duo è risultato vincitore del terzo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Virtuoso&Belcanto – Luigi Boccherini Award” di Lucca. Esibitosi già per diversi festival italiani, il Duo si perfeziona seguendo masterclass di Alfred Brendel, Péter Nagy e Jan Bjøranger. Tra gli altri riconoscimenti, il primo premio assoluto al Concorso Internazionale “Gianluca Campochiaro” e la mention spéciale du jury al 94° Concours International Leopold Bellan di Parigi. Il Duo è arrivato finalista, tra più di 80 partecipanti da tutto il mondo, al 24ª edizione del Premio Internazionale di Musica da Camera “Gaetano Zinetti” a Sanguinetto (VR).
Francesco Angelico, violoncellista, si è diplomato sotto la guida di Maurizio Salemi presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Si perfeziona seguendo le masterclass di Ulrike Hofmann e Giovanni Sollima; attualmente sta approfondendo gli studi alla Pavia Cello Academy con Enrico Dindo. Come primo violoncello si è esibito al Teatro Massimo Bellini di Catania, Auditorium Agnelli di Torino e presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati.
Giulia Russo, pianista, ha ottenuto il diploma con il massimo dei voti, lode, dignità di stampa della tesi e incisione discografica sotto la guida di Maria Schillaci presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania. Si perfeziona seguendo masterclass di Bruno Canino, Joaquín Achúcarro, Benedetto Lupo, Andrea Lucchesini e Violetta Egorova. Attualmente frequenta il corso biennale presso l’Accademia del Ridotto di Stradella (PV) con Aquiles delle Vigne e il triennio specialistico di Musica da Camera a Firenze con Pier Narciso Masi. Si è esibita in concerto da camerista e solista in palcoscenici quali Mozarteum di Salisburgo e Milano Piano City.
venerdì 18 marzo ore 19.30
Enrico Mignani violoncello
Mari Fujino pianoforte
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata n. 4 in do maggiore per violoncello e pianoforte op. 102 n. 1 (1815)
Dante D’Ambrosi (1902-1965)
Allegro per violoncello e pianoforte (1936)
Giacomo Orefice (1865-1922)
Sonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte (1913)
Enrico Mignani. Classe 1997, bolognese, intraprende lo studio del violoncello a nove anni e si diploma nel 2015 nella classe di Riccardo Martinini a Bologna con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Successivamente studia con Enrico Dindo alla Pavia Cello Academy e al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, ove consegue il Master of Arts in Music Performance con lode. Attualmente continua gli studi al Mozarteum di Salisburgo con Giovanni Gnocchi. Dalla Scuola di Musica di Fiesole, ove si è perfezionato con Francesco Dillon e Paolo Bonomini, ha ricevuto nel 2021 la borsa di studio al merito. Ha inoltre preso parte a corsi e masterclasses di Antonio Meneses, Frans Helmerson, Jens Peter Maintz, Mario Brunello, Giovanni Sollima, Miklós Perényi, Thomas Demenga, Pieter Wispelwey, László Fenyö. Si è esibito più volte come solista con la Young Musicians European Orchestra diretta da Paolo Olmi, con cui ha anche effettuato una tournée in Israele e Palestina, e I Musici di Parma. Sempre come solista, ha suonato al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna, all’Auditorium Vivaldi di Torino e al Teatro Alighieri di Ravenna. Suona un pregiato violoncello di liuteria moderna, costruito nel 2013 da Ivano Coratti e affidatogli dai familiari del liutaio.
Mari Fujino. Nata in Giappone, inizia lo studio del pianoforte a tre anni. Nel 1998 si diploma all’Università della Musica “Toho” di Tokyo nella classe di Izumi Komoriya, e nello stesso anno si trasferisce in Italia. Nel 2002 si diploma al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, sotto la guida di Carlo Mazzoli. Nel 2003 ottiene il diploma del corso triennale di Musica da Camera tenuto da Pier Narciso Masi all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola. Ha seguito inoltre seminari di perfezionamento con Arnaldo Cohen, Tomislav Bainov, Karl-Heinz Kämmerling. È stata premiata in diversi concorsi nazionali e internazionali, sia nella categoria solista che in quella di musica da camera. Intensa l’attività concertistica che l’ha portata a suonare per istituzioni musicali e festival, fra cui Festival Prometeo con l’omonimo quartetto, Festival di Portogruaro, Festival Chamber Music a Mantova, Festival “La folle Journée” in Giappone. Come pianista accompagnatrice collabora regolarmente per masterclass di docenti internazionali, corsi di conservatorio e scuole di perfezionamento in Italia, Europa e Stati Uniti. Collabora stabilmente anche con l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano.
venerdì 25 marzo ore 19.30
Tommaso Castellano violoncello
David Mancini pianoforte
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Variations concertantes per violoncello e pianoforte in re maggiore op. 17 (1829)
Giorgio Federico Ghedini (1892-1965)
Elegia per violoncello e pianoforte (1923)
Lorenzo Perosi (1872-1956)
Elegia per violoncello e pianoforte (1902)
Francesco Cilea (1866-1950)
Sonata in re maggiore per violoncello e pianoforte op. 38 (1888)
Tommaso Castellano. Nato nel 2001, inizia lo studio del violoncello a nove anni con Riccardo Martinini. Continua la sua formazione con Livia De Romanis, Kyung Mi Lee e Diego Romano. Si laurea nel 2021 presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma nella classe di Dante Cianferra con 110, lode e menzione d’onore. Nello stesso anno viene selezionato dalla Pavia Cello Academy per perfezionarsi con Enrico Dindo. Ha partecipato alle masterclass di Thomas Demenga, Asier Polo, Brannon Cho, Mario Brunello, Diego Romano, Gabriele Geminiani e Claudio Pasceri. Sviluppa la sua formazione orchestrale con la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra di Roma Tre e la World Youth Orchestra, entrando in contatto con importanti direttori come Donato Renzetti, Günter Neuhold e Yoram David. Partecipa a numerosi concerti, sia in formazione da camera sia come solista (Auditorium della Conciliazione e Parco della Musica di Roma, Fondazione Accademia Internazionale di Imola). È fondatore nel 2020 del Trio David, con il quale frequenta il corso di perfezionamento del Quartetto Prometeo presso Avos Project e, grazie a una borsa di studio, il corso di perfezionamento presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola.
David Mancini. Inizia gli sudi musicali con Giovanni Auletta presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma e si diploma successivamente con Mariangela Vacatello con il massimo dei voi e la lode al Conservatorio d Terni. Nel 2021 ha frequentato il corso di Benedetto Lupo presso l’Accademia di Musica di Pinerolo e attualmente prosegue gli studi al Conservatorio di Perugia con la Vacatello, frequentando contemporaneamente il master di terzo livello presso l’Accademia di Pinerolo sotto la guida di Enrico Pace, Andrea Lucchesini, Pavel Giliov e Roberto Plano. Ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento, fra cui quelli di Boris Berman, Riccardo Risaliti, Roberto Prosseda, Pietro De Maria, Vitaly Samoshko. Si è affermato in diversi concorsi, fra cui Premio Clivis e Città di Tarquinia dove per entrambi ha ottenuto il primo premio assoluto. Ha debuttato come solista con la Filarmonica “A. Toscanini” di Parma, mentre nel 2016 ha tenuto un recital della Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini. Si è esibito per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Filarmonica Umbra, Reate Festival, Associazione Muzio Clementi di Viterbo, Festival Internazionale Santa Fiora in musica.
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