Lunedì 27 giugno è morto all’età di 94 anni l’attore statunitense Joe Turkel. Si è spento al Providence St. John’s Health Center di Santa Monica, in California. L’annuncio è stato dato dalla sua famiglia alla testata californiana «The Hollywood Reporter».
Di primo acchito, il suo nome potrebbe non risultare noto a molti. Eppure il volto di Joe Turkel lo ricorderanno in tantissimi. È stato infatti uno dei caratteristi più celebri della Hollywood degli ultimi decenni. Ha ricoperto ruoli che sono rimasti nella storia del cinema e nell’immaginario collettivo, lavorando con registi come Stanley Kubrick e Ridley Scott. Ha interpretato l’enigmatico bartender Lloyd nel film “Shining”, così come anche il creatore dei replicanti in “Blade Runner”
Joseph “Joe” Turkel è nato a New York, più esattamente a Brooklyn, il 15 luglio del 1927. Era figlio di un sarto e di una casalinga, che occasionalmente lavorava come cantante d’opera, entrambi di origine ebreo-polacca. Inizia a recitare nella seconda metà degli anni Quaranta, lavorando soprattutto come comparsa. La cosa per lui rappresentava un ottimo modo di mettere da parte qualche soldo, stando a contatto con un ambiente molto stimolante, quello del cinema americano dell’era d’oro di Hollywood. Il primo film in cui è apparso si chiama “Malerba” ed è uscito nel 1948. È ambientato proprio a Brooklyn e affronta il tema del disagio giovanile. Compare in diverse pellicole, si fa notare per il suo volto eccentrico e molto scavato. La sua voce ha un timbro molto penetrante che resta nella mente. Stanley Kubrick resta particolarmente affascinato dalla sua figura e ne farà uno dei suoi attori feticcio. Comparirà come pistolero nella sparatoria finale di “Rapina a mano armata” nel 1957. L’anno successivo vestirà i panni del soldato mandato al plotone d’esecuzione in “Orizzonti di Gloria”. Su regia di Bert I. Gordon nel 1960 interpreta Abu il Genio ne “Il ragazzo e i pirati” e il ruolo del gangster nel “Delitto al faro”. Torna ai film di guerra con “Quelli della San Pablo” di Robert Wise nel 1966, l’anno seguente compare ne “Il massacro del giorno di San Valentino” di Roger Cornan.
Continuerà a recitare in moltissimi film, ma il film che più di ogni altro gli darà la fama sarà “Shining” di Stanley Kubrick. Le riprese non sono facili, tutta la troupe è sull’orlo di una crisi di nervi. Joe Turkel interpreta il barista Lloyd. Il suo ruolo è secondario, ma non per questo meno faticoso. Per girare la scena del bar sono servite ben sei settimane, arrivando anche a tredici ore di lavoro al giorno. Turkel ha dichiarato alla stampa che arrivava a fine giornata con gli abiti intrisi di sudore.
Grazie alla sua performance nel ruolo di Lloyd viene notato da Ridley Scott, che lo scrittura per “Blade Runnel” nel ruolo di Eldon Tyrell, il creatore dei replicanti.
Si distingue anche per i suoi ruoli sul piccolo schermo. Recita in molte serie televisive di successo come “Boston Blackie”, “Public Defender”, “Fantasilandia”, “The Lone Ranger”, “Miami Vice” e il “Tenente Kojack”. Joe Turkel inoltre ha interpretato il ruolo di Private Peters in ben tre episodi della celebre serie televisiva western degli anni Sessanta “Bonanza”. “Bonanza” è un termine spagnolo che indica un luogo molto ricco, un giacimento di minerali preziosi, sostanzialmente un grande patrimonio. Questa parola viene utilizzata in vari contesti, soprattutto in economia e nel mondo del gioco, di quello online soprattutto, in modo specifico quello dei casinò, o dei videogiochi, come nel caso del retrogame di culto Bonanza Bros. Nella serie televisiva da ben 400 episodi si parla proprio della difesa della ricchezza di una famiglia, la famiglia Cartwright di Virginia City, proprietaria del ranch la Ponderosa.
Joe Turkel tornerà a recitare per il cinema. La sua ultima apparizione sullo schermo cinematografico è datata 1990: interpreta il ruolo di Paxton Warner in «666 il triangolo maledetto». Nel 1997 presterà la sua voce per il doppiaggio del videogioco di Blade Runner, tornando a impersonare il celebre Eldon Tyrell. Dal 1998 resterà inattivo, conducendo la sua vita in California. Il mondo del cinema lo ricorda commosso.