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EXISTER UNA STAGIONE DI DANZA 2023

EXISTER
UNA STAGIONE DI DANZA 2023

Un progetto promosso da DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza
Co-diretto da Annamaria Onetti, Matteo Bittante e Susanna Beltrami
Con il sostegno di MiC, Regione Lombardia, Comune di Milano
PROGRAMMA
20.09.23 ORE 21.00 > DANCEHAUS
SYMPOSIUM | FRANCESCO SACCO di Davide Valrosso | NINA
21.09.23 ORE 21.00 > DANCEHAUS
VITA NOVA II di Nicoletta Cabassi | Padova Danza Project
SIMBIOSI di Roberto Tedesco | Le Supplici
ROOTS di Michela Priuli | DANCEHAUSpiù
22.09.23 ORE 21.00 > DANCEHAUS
SCIGHERA di Matteo Bittante | DANCEHAUSpiù
TRINACRIA di Salvatore Romania e Laura Odierna | Petranuradanza
SILENCE MUSIC OF LIFE di Emma Cianchi | ArtGarage
23.09.23 ORE 21.00 > DANCEHAUS
GET UP di Salvatore Romania e Laura Odierna | Petranuradanza
RER di Pablo Girolami | IVONA
26.11.23 ORE 19.00 > DANCEHAUS
PLEASE, COME! PRIMO STUDIO di Chiara Ameglio | Fattoria Vittadini

SEDE DI SPETTACOLO
+ DanceHaus
Via Tertulliano 68, Milano
INFO E PRENOTAZIONI
DANCEHAUSpiù
promozione@dhpiu.com
+39 329 6005802
+39 02 36 515997
PREZZI
Intero – 20€
Ridotto under 30/over 65 – 15€
Dance Card – 10€

20.09.23 ORE 21.00
> DANCEHAUS

SYMPOSIUM|Francesco Sacco
Concept Davide Valrosso
Performers: Davide Valrosso e Francesco Sacco
Produzione: NINA
Durata 20’ + 20’
Sinossi dello spettacolo
In una condizione piuttosto radicale, ma anche di estrema semplicità, Symposium affonda la sua radice nel valore della scrittura istantanea, data dall'incontro di Davide Valrosso con un musicista locale della città che ospita la performance: Francesco Sacco, compositore, musicista e cantautore milanese del collettivo Cult of Magic.
Symposium consiste in una pratica di disponibilità, per spostarsi verso il proprio partner, in un’azione di ‘migrazione’ e di messa a disposizione reciproca.
In scena un unico elemento, una scatola, con la quale il pubblico è chiamato ad interagire, aggiungere un proprio pensiero o incoraggiamento per il futuro. La scatola viaggerà con Davide, di piazza in piazza, creando così invisibili ed anonime relazioni tra persone sconosciute.
A seguire nella serata, un momento di sola musica con il compositore Francesco Sacco, basato sull’improvvisazione e suonato completamente dal vivo con sintetizzatori analogici, drum machine e strumenti acustici. Questo live set propone un viaggio musicale che avvicina la musica dal vivo al mondo del clubbing e della musica techno. Il progetto è sviluppato da Francesco Sacco e Luca Pasquino nell’ambito del collettivo Cult of Magic.

DAVIDE VALROSSO
Artista, performer, danz’autore, coreografo e insegnate, nel 2021 fonda NINA, organismo di produzione sostenuto dal MIC. Nel biennio 2018/2019 è stato artista associato del Festival Oriente Occidente e coreografo residente del balletto di Roma, tutt’oggi coordinatore di C.i.m.d. incubatore per futuri coreografi. Le sue opere nascono da un’attenta gestione del tempo, dello spazio e delle forme, alla fine di progettare forme architettoniche, non ponendosi limiti di distinzione tra le discipline. I suoi lavori hanno girato innumerevoli festival e rassegne italiane ed estere, Spagna, Corea, Romania, Croazia, India, Polonia,
Portogallo e Russia.
FRANCESCO SACCO
Compositore, musicista e cantautore. Come solista pubblica nel 2020 il disco “La Voce Umana” per Artist First, nel 2022 “A-Solitudine, Edonismo, Consumo” per Believe International e nel 2023 “B – Vita, Morte, Miracoli” con i quali intraprende tournée nazionali con più di cinquanta date in tutta italia, ricevendo riconoscimenti importanti, come live su network nazionali, aperture prestigiose e l’endorsement di Gibson Italy. Parallelamente fonda il collettivo di performance art, musica e danza contemporanea Cult of Magic,
con le cui produzioni collabora con enti come Triennale Milano, La Biennale di Venezia, Museo Novecento Firenze, Palazzo Te. Nell’ambito del collettivo, resident al Plastic di Milano, esplora il mondo del clubbing e della musica techno, proponendo un set completamente suonato dal vivo con sintetizzatori analogici, drum machine e strumenti acustici. Il live esce in duo o in trio e alterna momenti più intimi e puramente
cantautorali a incursioni elettroniche vicine al mondo clubbing.

21.09.23 ORE 21.00
DANCEHAUS
VITA NOVA II 
Coreografia: Nicoletta Cabassi
Danzatori: Alessandro Piuzzo, Roman Riabich di Padova Danza PROJECT e Thierry Parmentier Artista Ospite
Produzione: Padova Danza Project
Padova Danza Project è il Corso di Perfezionamento Professionale con sede a Padova, corso riconosciuto dal
Ministero della Cultura, unico in Veneto, direzione artistica Gabriella Furlan Malvezzi.
Durata 12'
Sinossi dello spettacolo:
VITA NOVA II si ispira alle tre età dell’uomo e ai testi di Gioacchino da Fiore, monaco e teologo cistercense vissuto tra il 1100 e il 1200. Egli scrisse diversi testi di commento alle sacre scritture. Scomunicato dalla Chiesa, ora invece è in corso da tempo la causa per la sua beatificazione. Egli divideva la storia dell’umanità in tre età: l’Età del Padre, l’Età del Figlio e, infine, l’età dello Spirito Santo (l'età della consapevolezza e della crescita umana per il teologo). Il trio nasce proprio ispirandosi alle figure del Padre, Figlio e Spirito Santo, che sono incarnati in tre personaggi di età diverse. Le tre età dell'uomo si sovrappongono idealmente ai 3 stadi della vita umana. Il concetto di "essere errante", da cui tutto l’impianto coreografico trae origine, viene distribuito e sviluppato seguendo l'iconografia medievale pittorica non senza chiare citazioni
contemporanee e segue una scrittura drammaturgica ciclica.
NICOLETTA CABASSI
Figura poliedrica, Nicoletta Cabassi è danzatrice, coreografa, performer, docente e altro: costumista, dramaturg o operatrice culturale, etc. Ha conseguito una formazione umanistica all’Università (costantemente alimentata e con uno spiccato interesse verso la sociologia, la filosofia politica, la musicologia e la Storia dell’Arte) e ha collaborato con musicisti e gruppi musicali, videomakers, artisti visivi, lavorando in contesti che spaziano dai festival “in” a quelli off. Ama dividersi tra progetti sperimentali o più classici e strutturati in cui poter operare a 360° sia come interprete multidisciplinare che come autrice o curatrice o come coreografa e/o supervisore alla messa in scena e drammaturgia. Inizia giovanissima lo studio del balletto nella sua città natale (Parma) ma decide presto di dedicarsi alla danza contemporanea.

SIMBIOSI
Coreografia: Roberto Tedesco
Interpreti: Laila Lovino e Melissa Bortolotti
Musica: Rival Consoles, Senking, Pan-American, Raime
In collaborazione con Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza – Festival Danza in Rete, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara – Festival di Danza Contemporanea, Scenario Pubblico Centro di Rilevante
Interesse Nazionale
Con il sostegno di SupportER, azione di Anticorpi – rete di rassegne, festival e residenze creative dell’Emilia-Romagna.
Produzione KLM- Kinkaleri/Le supplici/mk
Durata 32′

Sinossi dello spettacolo:
Le relazioni simbiotiche sono considerate inibitrici della crescita individuale. La scarsa definizione dei confini interpersonali fa sì che più che un incontro tra due individui si realizzi la costruzione di un unico corpo psichico. In apparenza indissolubili, condividono tutto e si sentono persi quando il partner è lontano. Ma non è il vero amore. La simbiosi mantiene i due partner in perenne preadolescenza e la libertà dell’altro è vista come una minaccia. Causa di questo spesso famiglie iperprotettive o genitori non capaci di soddisfare i
bisogni del figlio. In seguito alla perdita del rapporto simbiotico con la figura parentale nella prima infanzia, si riproduce tale rapporto con figure genitoriali sostitutive, in molti casi con il proprio partner. Sono coppie statiche, all’interno delle quali vince la volontà di pilotare e di rendere l’altro ciò che si vuole, dal momento che l’altro non è “altro da sé da amare” ma propria appendice da preservare a tutti i costi.
ROBERTO TEDESCO
Classe 1992, nasce in Calabria. Dopo essersi formato al Balletto di Toscana e danzato nello Junior Bdt, lavora per Aterballetto per 10 anni. In Germania coreografa presso il National Theater Mannheim, il Ballett Vorpormmern e lo Staatsoper di Hannover. In Italia è selezionato 2 volte alla Vetrina Giovane Danza D’Autore e accede alle azioni Residance XL e SupportER. È tra i finalisti di DNA appunti coreografici e accede agli Open Studios della NID. Crea per Aterballetto, MMcontemporarydancecompany e Opus Ballet.

ROOTS
Di Michela Priuli
Danza Barbara Allegrezza, Nicolò Castagni
Produzione DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza
Durata 17′
Sinossi dello spettacolo:
“Se ci si fermasse ad ascoltare il lavoro delle radici, chi riuscirebbe a dormire?”
In tutte le declinazioni possibili della parola Roots, radici, si evoca un’azione che connette intimamente due o più elementi e si richiamano molteplici significati: dal radicamento a un luogo, al rapporto tra il dentro e il fuori di sé, alla conoscenza delle proprie origini, al nutrimento e la connessione con la Madre Terra.
La performance indaga proprio la dinamica insita in questa parola e trova origine dall’esigenza di andare a fondo nelle cose, di conoscere, di domandarsi, di relazionarsi e smettere di fuggire dalle proprie radici.
Attraverso il rapporto tra i due protagonisti ed archetipi della vicenda, i due corpi si incontrano in un contatto intimo e in un ascolto profondo per potersi sorreggere a vicenda e crescere. Si affideranno l’uno nelle braccia dell’altro ed eseguiranno la ‘danza’ più spaventosa al mondo: l’atto di amare.
MICHELA PRIULI
Si diploma presso l’Accademia Susanna Beltrami e successivamente approfondisce i suoi studi con artisti internazionali quali: Hofesh Schecther, Ohad Naharin, Jos Baker, Johannes Wieland, Marina Mascarell e molti altri. Danza per Sita Ostheimer, Marigia Maggipinto e Kristina Alleyne. Dal 2016 lavora nella Compagnia Susanna Beltrami, nel 2017 fonda il gruppo DUEDITRE con cui vince residenze presso Sosta Palmizi (2018) e Art Printing House in Lituania (2019). Nel 2019 è coreografa del progetto “Fundamentals” per la Dancehaus Junior Company. Nel 2021 diventa un’artista sostenuta dal centro di produzione Dancehauspiù con cui crea “1°movimento” per la Dancehaus Junior Company. Nel luglio 2021 crea “MAYA” per il II anno della Oliva Contemporary Dance Project.

22.09.23 ORE 21.00
DANCEHAUS SCIGHERA
Di Matteo Bittante
Danza: Matteo Bittante con DANCEHAUS Company – Barbara Allegrezza, Nicolò Castagni, Sofia Magnani
Costumi: Tom Rebl
Produzione DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza
Durata: 20’
Sinossi dello spettacolo
Scighera, entra nella vita, nelle piazze, nei cortili, bagna i corpi, pervade con i suoi inafferrabili disegni le paure, l’immaginario di tutti.
È così che viene chiamata dai milanesi la fitta nebbia che durante i mesi invernali nasconde e cela il paesaggio della Vall’ Padana, che confonde le distanze e che diventa l’involucro di offuscate, vaghe e fugaci immagini. Immagini che si dissipano in un paesaggio in costante mutamento e trasformazione tra ciò che si
fa tacere e ciò che si mostra.
Per la prima volta Matteo Bittante si avvicina alla creazione di uno spettacolo trattandolo come un organismo vivente. Un organismo in cui coesistono diverse performance che si lasciano svelare, scoprire e decomporre dal velo materiale e immaginario della nebbia. Ogni frammento coreografico svela diversi sguardi su tematiche portavoce di questioni e cliché contemporanei in rappresentanza di un pensiero che muta, si decompone e si mostra per ciò che è o non è.
MATTEO BITTANTE
Si perfeziona presso l’Hamburg Ballettschule “J. Neumeier”. Si avvicina alla coreografia nel 1999 fondando assieme a Margherita Miralli il Giovane Balletto Italiano con il quale sperimenta i primi lavori artistici. Dal 2000 collabora con Susanna Beltrami in tutte le sue creazioni ed è partner in scena dell’étoile Luciana Savignano.  Dal 2006 è docente di Accademia Susanna Beltrami. Nel 2011 fonda ContART, associazione artistica che si occupa di produzione, promozione e formazione del pubblico della danza contemporanea.
Nel 2012 da vita alla DanceHaus Company, con lo spettacolo “Paradise Loft” per la Vetrina Italia domani del Festival MIlanoltre. Nel 2015 è co-direttore e coreografo residente del
progetto DANCEHAUSpiù riconosciuto dal MIC. Nei suoi lavori coreografici la danza si mescola con diversi linguaggi scenici che intrecciano le proiezioni video, il design e la moda.
TRINACRIA
Coreografie Salvatore Romania Laura Odierna
Danzatori Francesco Bax, Alessandro La Rosa, Konstyantyn Hryhor'yev
Produzione Compagnia Petranuradanza
Durata 20′
Sinossi dello spettacolo:
Gli antichi greci credevano che la Sicilia fosse l’isola dove vivevano le GORGONI, creature mostruose che con un semplice sguardo erano in grado di pietrificare gli uomini. Forse un messaggio, un monito, inteso come un avvertimento contro i nemici, a non sfidare le forze dell’isola.
“Trinacria” e un quadro surreale tratto dall’0pera “SCIARA”, un omaggio al linguaggio simbolico dell’isola, che si esprime attraverso una gestualità vigorosa, nervosa e flemmatica nello stesso tempo, imprevedibile, fino ad apparire quasi invadente. Un portentoso groviglio di gambe saldamente intrecciate a terra, di tre corpi che compongono una Trinacria a ricordare le tre punte della Sicilia PELORO (Messina), PACHINO (a
sud di Siracusa), LILIBEO (Trapani). Il gesticolare di braccia, mani e teste, l’aprirsi e chiudersi come una medusa, i busti rannicchiati e disarticolati trasfigurano un linguaggio di segni e di sguardi, un vocabolario non verbale attinto dalle descrizioni che ne fa lo scrittore Giuseppe Pitrè in un libro con riferimento alla vivace gestualità del popolo siciliano. Quel corpo uno e trino.
COMPAGNIA PETRANURADANZA
L’Associazione Culturale Megakles Ballet, in arte denominata Compagnia Petranuradanza, è diretta dai coreografi Salvatore Romania e Laura Odierna, artisti associati per il triennio 2022- 2024 al Centro Nazionale di produzione danza Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza. Propongono un linguaggio coreografico versatile ed originale, depurato da ogni affettazione, sostenuto da anni di studio e ricerca sulle possibili origini ed evoluzioni del movimento, in cui il corpo è “testo” e nello stesso corpo è egualmente anche il “contesto”, da esplorare attraverso musicalità e dinamismo corporeo

SILENCE MUSIC OF LIFE
Di Emma Cianchi
Produzione Artgarage
Coreografia, installazione, costumi Emma Cianchi
Performer Maria Anzivino, Ginevra Cecere, Pearl Huber, Antonio Nicastro, Armando Rossi
Live Sound Design e Interazione digitale ambiente / corpo Dario Casillo
Concept Emma Cianchi, Dario Casillo
Produzione Artgarage, NTFI, Strit Festival
Durata: la performance oscilla tra 30/45 a seconda delle necessità

Sinossi dello spettacolo
Spazio bianco, ampio, silenzioso. Spazio definito dalle azioni dei performer intenti a percepire sé stessi in relazione all’altro. Un continuo cercarsi e sorreggersi fatto d’intrecci vorticosi e dinamiche crescenti, un flusso di danza elegante e potente, ma allo stesso tempo dolce e raffinato, dà vita al suono. I performer e i sound designer si fondono e diventano parte di un unico processo creativo in bilico tra live-performance e
installazione. La coreografia crea un soundscape che interagisce e sorprende, i movimenti incontrano suoni sempre differenti. Silence music of life è una performance che dona dignità al rumore di fondo mediante il movimento nel momento, attraverso il corpo che diviene esso stesso strumento. Il paesaggio sonoro – costituito dai rumori esterni circostanti catturati nel momento dell’azione modificati e alterati mediante un’elaborazione algoritmica retroattiva del segnale con un sistema dinamico e interattivo tra suono,
ambiente, corpo e movimento in un processo compositivo istantaneo agito dal vivo – rende la performance ogni volta un atto unico e irripetibile. Il silenzio trasforma ogni spazio in un luogo. Il silenzio è la musica che circonda ogni momento della nostra quotidianità
ARTGARAGE
ArtGarage è un organismo di produzione per la danza attivo sul territorio nazionale e internazionale da oltre 12 anni, riconosciuta dal Mic e dalla Regione Campania. La compagnia da sempre sostiene e coinvolge artisti differenti che sperimentano sui linguaggi della danza contemporanea e nell’ampio ambito delle nuove tecnologie audiovisive e multimediali, unendo e contaminando i linguaggi, indagando infinite possibilità creative per realizzare performance live, installazioni sonore e di ambiente visivo. Il gruppo stabile di lavoro è costituito da Emma Cianchi, coreografa italiana che cura anche la direzione artistica della compagnia con un nucleo stabile di danzatori, Gilles Dubroca, videomaker francese, Dario Casillo sound designer italiano, ed è aperto ad artisti che ne condividano la stessa filosofia creativa e artistica.

23.09.23 ORE 21.00
DANCEHAUS GET UP
Coreografie Salvatore Romania Laura Odierna
Danzatori Francesco Bax, Caterina Lanzafame, Konstyantyn Hryhor'yev
Produzione Compagnia Petranuradanza
Musiche A.A.V.V
Durata 30’
Una donna teneva il suo bambino fra le braccia. Passando davanti a una grotta, sente una voce misteriosa che la dice ‘Entra e prendi tutto quello che vuoi. Ma ricordati di una cosa: una volta uscita, una porta si chiuderà dietro di te per sempre. Approfitta di questa opportunità, ma non dimenticare la cosa più importante.La donna entra nella grotta e vi scopre un fantastico tesoro. Affascinata dall’oro, dai diamanti e dai gioielli, posa il suo bambino per terra e prende tutto quello che può. Pensa a ciò che potrà fare con
tutta quella ricchezza. La voce misteriosa le dice: ‘Il tempo e finito; non dimenticare la cosa più importante’
Ascoltando queste parole, la donna, carica di oro e pietre preziose, corre fuori dalla caverna e la porta si chiude alle sue spalle, per sempre. Lei ammira il suo tesoro, e si accorge allora, solo all’ora, del suo bambino, dimenticato dentro la grotta
Perché siamo sulla terra? Ciascuno di noi ha qualcosa di particolare da realizzare? Gli eventi che ci capitano sono solo il frutto del caso o hanno un significato? Siamo vittime dei nostri istinti e della nostra educazione o possiamo conquistare una autentica libertà? Nel momento in cui l’individuo capisce che non è un animale sottoposto alle leggi universali del piacere e del dispiacere, dell’attrazione e della repulsione; quando scopre che ha uno spirito o un’anima o psiche, poco importa quali parole si usano, che gli permettono di controllare il suo corpo, le sue emozioni, le sue pulsioni, intuisce che la grandezza dell’essere umano è che è il solo essere vivente a potersi interrogare sul significato della sua esistenza e a poterle dare una direzione, uno scopo. In questo periodo storico dominato da un neopositivismo dogmatico, il porsi delle domande sull’esistenza risulta essere una illusoria perdita di tempo. Un tempo che risuona come un tamburo battente, una corsa sfrenata che ci costringe a trascorrere la parte più cospicua della nostra vita schiacciati da preoccupazioni materiali o futili. Una cosa accomunava le diverse culture dell’antichità, sia
religiose che filosofiche, la credenza nell’immortalità di una parte dell’anima: lo spirito. Per i Greci esisteva un’anima vegetativa, che presiede all’unità dell’organismo vivente; un’anima psichica, per gli uomini e gli animali; un’anima spirituale, propria dell’uomo, il noùs, che potremmo definire “spirito”. Get up è una esortazione a risollevarsi e cercare di liberarsi dalle sabbie mobili in cui si è intrappolati, una ricerca di quei flussi impercettibili che attraversano il mondo e che investono l’essere umano nella sua interezza. Un mondo invisibile fatto di forze e di energie sottili, di cui percepiamo l’esistenza solo attraverso
il cuore, lo spirito, l’intuizione.

COMPAGNIA PETRANURADANZA
L’Associazione Culturale Megakles Ballet, in arte denominata Compagnia Petranuradanza e con sede a Lentini (SR), è diretta dai coreografi Salvatore Romania e Laura Odierna, artisti associati per il triennio 2022-2024 al Centro Nazionale di produzione danza Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza. Propongono un linguaggio coreografico versatile ed originale, depurato da ogni affettazione, sostenuto da anni di studio e ricerca sulle possibili origini ed evoluzioni del movimento, in cui il corpo è “testo” e nello stesso corpo è
egualmente anche il “contesto”, da esplorare attraverso musicalità e dinamismo corporeo

RER
Compagnia IVONA
Coreografia Pablo Girolami
Danzatori Guilherme Leal, Fabio Cavallo, Sara Ariotti, Yasmin Griv, Shani Hadashi, Katarzyna Zakrewska
Musica Donato Dozzy Remix by KAT PUKE & Vermouth Gasosa
Durata 23’
Sinossi dello spettacolo
Un’ossatura di ossidiana muove un istinto che istinto non è. La protezione dell'ambra che rende immortali.
Come siamo arrivati a questo? Ad una sincronia che è cura? Siamo geometria in movimento, metamorfici corpi sotto pressione. Che forse la tenerezza farà di noi quarzo, che forse il dolore farà di noi marmo? Non ero fossile allora, ero un eroe: la più piccola particella dell'universo; il corallo rosso di una fragile vendetta.
Non spera nella via più breve, si espande a conoscere ogni angolo dello spazio e solo quando tutto è stato compreso, assimilato, sceglie una via. Devi starci nel labirinto, non sempre è uscire il suo senso. Non farmi scegliere tra la strada ripida ed impervia e quella larga e soleggiata, lasciami brancolare tra scale infinite sapendo che fossi nata physarum polycephalum non avrei dovuto scavare tombe.
Quando un paleontologo troverà la nostra organica statua dirà: “Non hanno amato abbastanza”.
PABLO GIROLAMI
Studia presso la Tanz Akademie Zürich dove si diploma nel 2014. Nel 2014 comincia la sua carriera professionale come ballerino con l!Hessisches Staatsballett. Nel 2018 danza per Spellbound Contemporary Ballet. Attualmente è coreografo freelance e direttore artistico di IVONA. Dal 2019 crea varie coreografie per compagnie e scuole come Jerusalem Dance Theatre, EgriBianco Danza, Equilibrio Dinamico, TanzWerk101 Zürich, ChoreoLab – Made in Ulm
26.11.23 ORE 19.00
DANCEHAUS
PLEASE, COME! Primo Studio
Di e con Chiara Ameglio
Collaborazione artistica Santi Crispo
Musiche KeepingFaka
Luci Fabio Bozzetta
Produzione Fattoria Vittadini
Coproduzione Festival Danza in Rete
Durata 40’
Sinossi dello spettacolo
Qualcuno scrive a grandi lettere sulla sabbia sapendo che non può essere visto, invia un messaggio in una bottiglia che verrà perduta, urla ma non sarà sentito: PLEASE, COME!
La schiavitù esiste ancora oggi per almeno 40 milioni di persone, è una pratica che ha radici profonde, un disegno di oppressione che lega il passato al presente.
PLEASE, COME! è un richiamo per essere salvati, un invito ad entrare e testimoniare l’atto di liberazione di un corpo che nell’abbandono, disarmato e dominato, diventa simbolo di lotta e resistenza.
Oggi abbiamo il privilegio di poter affermare pubblicamente opinioni e punti di vista, ma non riusciamo ad ascoltare quello che non può essere gridato, detto, pubblicato, chi sottovoce chiede aiuto perché non può

parlare, muoversi, danzare e quindi esistere. Quei corpi sono vivi o morti? riusciamo a vederli? È tutto qui quello che siamo in grado di sentire?
CHIARA AMEGLIO
Performer e coreografa, classe 1986. Nel 2009 si diploma alla Scuola Civica Paolo Grassi, ed è co-fondatrice della compagnia Fattoria Vittadini. Lavora con Vidach, Sieni, Abreu, Matanicola, Lombardo, Valrosso, Ajmone. Crea TRIEB_L’Indagine, Ave Monstrum (selezionato per il progetto europeo DANCEME), Caligula’s
Party, Lingua (Network Vetrina XL 2023), e Please, Come! Studio coprodotti dai Festival MilanOltre, DanzaInRete, LaSferaDanza. Collabora con il Teatro Elfo Puccini e il museo PAC di Milano.

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