Riconosciuto internazionalmente come uno dei più importanti esponenti della danza contemporanea e apprezzato da un pubblico ampio e trasversale per le sue coreografie visionarie e dedicate a pubblici di tutte le età, Akram Khan torna a Romaeuropa per attraversare le “geografie del nostro tempo” (questo il titolo della trentottesima edizione del festival diretto da Fabrizio Grifasi) con il suo Jungle Book reimagined.
In scena in prima nazionale al Teatro Argentina da mercoledì 28 settembre a domenica 1 ottobre, lo spettacolo (coprodotto da Romaeuropa) trae ispirazione dal grande classico di Rudyard Kipling “Il libro della giungla” e incontra il mondo contemporaneo attraverso un nuovo senso di urgenza: la crisi climatica.
«Stiamo vivendo tempi incerti, non solo per la nostra specie ma per tutte quelle che popolano questo pianeta. La causa principale di questa incertezza nasce dall’aver dimenticato la connessione con la nostra casa, il nostro pianeta. Tutti ne prendiamo qualcosa e tutti ci costruiamo sopra, ma abbiamo dimenticato di ricambiarlo con il nostro rispetto» ha affermato il coreografo.
Ecco allora una Mowgli-bambina sullo sfondo di un mondo minacciato dalla crisi climatica e in cui l’innalzamento del livello dei mari ha inghiottito città e terre. Costretta a fuggire, separata dalla sua famiglia, Mowgli imparerà a vivere in una nuova giungla urbana e crescerà curata e allevata dagli animali fuggiti dagli zoo e dai loro padroni, fino ad una nuova minaccia…ancora una volta umana.
Scavando nel Libro della giungla, affiancato dalla drammaturga Sharon Clark e dallo scrittore Tariq Jordan Akram Khan rintraccia le radici della profonda minaccia che l’umanità può rappresentare per la natura. La sua coreografia non antropomorfizza il mondo animale ma agisce sul segno contrario. I dieci danzatori e danzatrici in scena acquisiscono movimenti animali incarnando gli indimenticabili personaggi di Raksha, Rama, Akela, Chili, Kaa, Baloo e Bagheera e rimarcando nella danza la necessità di connessione e convivenza tra uomini, animali e natura. In questa stessa direzione si muovono le magiche proiezioni video, le animazioni e la colonna sonora originale di Jocelyn Pook.
Tra i protagonisti del Romaeuropa Festival sin dai suoi sordi (2002), Akram Khan torna al Romaeuropa Festival con una produzione interamente pensata per rendere la circuitazione il più possibile sostenibile e firma tra danza, musica e teatro, una favola per i nostri tempi, una visione sospesa tra magia, dolcezza e poesia, dedicata all’incontro, alla condivisione di nuovi valori.
Akram Khan è uno dei più celebri e rispettati artisti della danza di oggi. Negli ultimi 22 anni ha creato un corpo di opere che ha contribuito in modo significativo alle arti nel Regno Unito e all’estero. Ha collaborato con il Balletto Nazionale Cinese, l’attrice Juliette Binoche, la danzatorice Sylvie Guillem, i coreografi/danzatori Sidi Larbi Cherkaoui e Israel Galván, la cantante Kylie Minogue, il gruppo indie rock Florence and the Machine, gli artisti visivi Anish Kapoor, Antony Gormley e Tim Yip, lo scrittore Hanif Kureishi e i compositori Steve Reich, Nitin Sawhney, Jocelyn Pook e Ben Frost e ha creato una sezione della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012.
Nel corso della sua carriera Khan ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Laurence Olivier Award, il Bessie Award (New York Dance and Performance Award), il prestigioso ISPA (International Society for the Performing Arts) Distinguished Artist Award, il Fred and Adele Astaire Award, l’Herald ArchangelAward al Festival Internazionale di Edimburgo, il South Bank Sky Arts Award e otto Critics‘ CircleNational Dance Awards. Nel 2005 Khan ha ricevuto un MBE per i servizi resi alla danza.
Recentemente è stato annunciato come nuovo Rettore della De Montfort University, ed è anche laureato honoris causa della University of London e delle Università di Roehampton e De Montfort, nonché Honorary Fellow del Trinity Laban. Khan è un artista associato del Sadler’s Wells e della Mountview Academy of Theatre Arts di Londra e del Curve di Leicester.
Nel 2000 ha fondato la sua compagnia Akram Khan Company.
Ha debuttato al Romaeuropa Festival nel 2002 con Kaash e ha presentato nelle differenti edizioni del festival: Ma (2004), Sacred Monsters (2006), Zero Degrees e Third Catalogue (2007), In-I (2008), Desh (2012), Torobaka (2014), Xenos (2019, ultimo spettacolo che lo vede in scena) e gli spettacoli per bambini Chotto Desh (2017) e Chotto Xenos (2021)
SINOSSI THE JUNGLE BOOK REIMAGINED
ATTO I
Il livello del mare si sta innalzando, le acque dominano la terraferma e gli esseri umani cercano di sopravvivere in cerca di nuove alture. Una bambina si ritrova separata dalla sua famiglia e finisce in una città allagata, abbandonata dai suoi abitanti. I monumenti sono stati sradicati e risistemati, e animali di ogni forma e dimensione si sono riuniti e hanno formato una scomoda alleanza nel tentativo di convivere con questo nuovo inaffidabile clima. Hanno rivendicato questo paesaggio urbano come proprio, marcando il loro territorio all’interno di biblioteche, supermercati, edifici governativi e persino luoghi di culto. La bambina viene scoperta dal branco di lupi guidato da Raksha e Rama. Raksha vuole tenerla, ma Rama insiste sulla pericolosità degli esseri umani. Raksha protegge Mowgli e la presenta a un consiglio di animali, guidato da Akela, un cane, e dagli occhi vigili di Chil, il nibbio. Gli animali parlano di un misterioso cacciatore, un umano che è stato scacciato dalla sua stessa specie. Il cacciatore è tornato in queste terre e tiene gli animali in costante preoccupazione. Dopo una lunga riflessione, il consiglio decide di accogliere la bambina a cui assegna un nuovo nome: Mowgli.
Mowgli si mette subito al lavoro: deve dimostrare il suo valore e aiutare gli animali nella loro ricerca di cibo. Forse l’istinto umano è proprio quello di cui hanno bisogno….
Si trova in compagnia di Bagheera, una pantera albina rapita e cresciuta in un palazzo, e di Baloo, un orso ballerino fuggito. Tuttavia, durante la ricerca di cibo, Mowgli viene catturato dai Bandar-log, scimmie da laboratorio su cui sono stati fatti esperimenti di ogni tipo. Con l’astuzia, i Bandar-log superano Baloo e Bagheera e catturano Mowgli. Bagheera e Baloo devono ora trovare un animale in grado di incutere timore ai Bandar-log. Dopo tutto, non sono animali del mondo degli alberi. Cercano Kaa, un pitone delle rocce, che è fuggito dalla prigionia ma vive ancora i traumi di una vita bloccata dietro uno schermo di vetro.
ATTO II
Mowgli viene portato nel covo dei Bandar-log, un edificio governativo saccheggiato. I Bandar-log non sono estranei al genere umano; provengono da laboratori di sperimentazione e rigurgitano jingle commerciali e slogan politici che hanno ascoltato dalle loro gabbie. Hanno ascoltato, copiato e scimmiottato gli umani, ma ora vogliono diventare come loro. Mowgli è il pezzo mancante del puzzle. Una bambina che può insegnare loro come diventare pienamente umani.
Con l’aiuto di Kaa, Baloo e Bagheera salvano Mowgli dalle mani del Bandar-log proprio nel momento in cui sta per aiutarli a creare il fuoco: il bene più temuto dall’umanità.
Gli animali non possono controllarlo. L’umanità sì.
Quando Mowgli viene salvato, il trio torna al consiglio dove Hathi, il capo degli elefanti, racconta la storia della loro discendenza, il tempo in cui furono create le giungle. Ma, infine, quando il cacciatore entra nel loro territorio e abbatte Chil, gli animali sanno che questo segnerà l’inizio della fine della pace che hanno costruito insieme. Mowgli, ricordando le parole pronunciate dalla madre durante il suo viaggio, deciderà di lottare per i suoi nuovi amici e di cercare il cacciatore per porre fine alla sua ferocia.
Crediti
Regia / Coreografia Akram Khan
Coach / Creativo associato Mavin Khoo
Scrittore Tariq Jordan
Consulente drammaturgico Sharon Clark
Compositore Jocelyn Pook
Sound Designer Gareth Fry
Lighting Designer Michael Hulls
Visual Stage Designer Miriam Buether
Art Direction e Direttore dell’animazione Adam Smith (YeastCulture)
Producer/Direttore Video Design Nick Hillel (YeastCulture)
Rotoscope Artists/Animators Naaman Azhari, Natasza Cetner, Edson R Bazzarin
Direttore prove Nicky Henshall, Andrew Pan, Angela Towler (Tour)
Danzatori Maya Balam Meyong, Tom Davis-Dunn, Harry Theadora Foster, Thomasin Gülgeç, Bianca Mikahil, Max Revell, Matthew Sandiford, Pui Yung Shum, Elpida Skourou, Holly Vallis, Jan Mikaela Villanueva, Luke Watson