È stato inaugurato sabato 7 ottobre a Roma il “Museum of Dreamers”, una mostra dedicata ai sognatori che, dopo i successi di Milano e Madrid, finalmente è arrivata anche nella Capitale. Un’esposizione sicuramente molto attesa, vista la lunga fila per entrare e alla biglietteria (consigliamo decisamente l’acquisto online), e altrettanto sicuramente amata da adulti, adolescenti e bambini.
Museum of Dreamers occupa 4 mila metri quadrati del Prati Bus District, un ex deposito dell’azienda di trasporto pubblico locale ora ristrutturato e adibito a spazio per eventi (in viale Angelico 52, nel quartiere Prati). In questa location industriale, dunque, è calato un mondo fatto di luci e proiezioni, unicorni rosa pastello e suggestioni oniriche, dove tutto è sorprendente e meraviglioso.
Sono ben 21 le installazioni immersive che si susseguono l’un l’altra lungo il percorso. L’ingresso è un breve labirinto buio, illuminato da centinaia di lucine bianche, come fossimo parte di un’avvolgente volta celeste (e in sottofondo la celeberrima “Dreams” dei Cranberries). Poi il passaggio alla luce: ad accogliere i visitatori gigantesche scritte di neon multicolori, grandi cuori fluorescenti, luci stroboscopiche, tunnel luminosi.
Tutto è pensato per stupire e far sognare, per farsi fotografare e pubblicare subito su TikTok o Instagram. C’è la cameretta dove entrare per poter rivivere il proprio “teenage dream”, la pista di ballo dove “liberare la personalità ed esprimersi a ritmo di musica”, la foresta incantata con grandi e brillanti alberi bianchi, il tunnel di fiori tutto rosa, il campo da basket fatto di luci, le altalene bianche che volteggiano sullo sfondo di un cielo azzurrissimo.
È davvero impossibile raccontare tutte le installazioni, citeremo in conclusione solo le due che sembrano ottenere il maggiore consenso del pubblico. La prima è “Enjoy Today”: due grandi piscine colme di palline (bianche e rosa) nelle quali nuotare, scivolare, divertirsi come matti; la seconda è “Change Perspective”, un appartamento messo sottosopra (con i mobili che, invece di stare a terra, pendono dal soffitto), dove “è entusiasmante guardare le cose da un altro punto di vista”.
Museum of Dremers è un progetto delle designer Elena e Giulia Sella, co-fondatrici di Postology, un hub creativo specializzato nell’offrire esperienze immersive ed emozionali combinando creatività, design, comunicazione e tecnologia. La mostra è visitabile fino al 28 gennaio 2024, per informazioni si può consultare il sito www.museumofdreamers.com.
Marco Togna