È sempre un appuntamento spettacolare, l’attesissimo Les Étoiles, il gala di danza più amato che sotto l’attenta direzione artistica di Daniele Cipriani riunisce le più fulgide stelle della danza internazionale.
Un galà diventato quasi un marchio tanto atteso dai ballettofili che quest’anno hanno potuto godere addirittura di quattro recite distribuite in ben tre giorni, dal 15 al 17 marzo, nella sempre affollatissima sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica.
Quest’anno il programma, con qualche interessante variazione tra una recita e l’altra, ha riservato il consueto mix di moderno e classico, con un occhio di riguardo ai grandi classici del repertorio che entusiasmano il pubblico.
Si apre con la classicità del passo a due del III atto de La bella addormentata con la new entry Giada Rossi della Compañía Nacional de Danza di Madrid in coppia con Alessandro Frola, dall’Hamburg Ballett John Neumeier, che torna ospite del galà.
È sempre semplicemente straordinario Daniil Simkin in forza all’American Ballet Theatre, che ammalia nello scanzonato Les Bourgeois sulla musica di Ben Van Cauwenbergh sulle note di Jacques Brel, e incanta in perizia tecnica e interpretativa con i virtuosismi in volo nel festoso passo a due del Corsaro che chiude lo spettacolo insieme alla deliziosa Madoka Sugai dell’Hamburg Ballett John Neumeier.
Proprio la Sugai si distingue come intensa interprete del passo a due con Frola in Black da La dame aut camélias con la toccante coreografia di Neumeier sulla musica di Chopin, storia di amore infelice e sofferente.
È sempre deliziosa e leggiadra Maia Makhateli dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam, un gradito ritorno come strepitosa Kiki che in coppia con il partner Bakhtiyar Adamzhan (dell’Opera di Astana) irretisce il pubblico con gli incredibili virtuosismi del Don Chisciotte.
Illuminano la scena Roman Mejia del New York City Ballet, possente nella sua fisicità, e Catherine Hurlin dell’American Ballet Theatre, elegante e svettante nel bellissimo e luminoso Tschaikovsky Pas de Deux di Balanchine. Ancora Cajkovskij, e per una nuova coppia per Les Étoiles: con il passo a due del cigno nero, nella sofisticata versione di Alicia Alonso con Claudia García Carriera, seducente e imperiosa Odile dalla fisicità prorompente accanto a Dani Hernández (Ballet Nacional de Cuba), impegnati anche nel passo a due di Giselle.
L’esuberante Isaac Hernández dall’English National Ballet è il partner delle due Étoile a sorpresa: tocco di modernità con la prima italiana di No man’s land di Liam Scarlett su musica di Liszt appassionante storia d’amore fra Fernanda Oliveira ed Hernández. Alina Cojocaru è l’applauditissima seconda Étoile a sorpresa, sensibile interprete di Marguerite and Armand di Frederick Ashton con il cameo del leggendario Vladimir Derevianko. Straordinaria presenza di Lutz Förster, interprete per oltre 40 anni dei lavori di Pina Bausch che coinvolge gli altri danzatori maschili in The Man I Love integrata nel celebre lavoro Nelken (1982) di Pina Bausch con la musica riproposta nel linguaggio dei segni. Tripudio finale per tutti.
Fabiana Raponi