venerdì, Marzo 29, 2024

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Volare

Un tuffo emozionante nella storia di un personaggio simbolo della grande
canzone italiana. Il recital di Gennaro Cannavacciuolo propone in una reinterpretazione personale le varie strade musicali percorse da Domenico Modugno.
Lo spettacolo è aperto da una rassegna di canzoni dialettali e macchiettistiche, da “O Caffe’” e “La donna riccia”, a “La cicoria” e “U pisci spada”, fino ad arrivare alla più famosa “Io mammeta e tu”.
La prima parte prosegue con i monologhi teatrali e il suggestivo dialogo tra madre e figlio
tratto dalla commedia musicale “Tommaso d’Amalfi” di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che in nome dell’amicizia con Cannavacciuolo ha tenuto a dare il suo contributo alla realizzazione dello spettacolo.
La seconda parte, contraddistinta dall’atmosfera brechtiana, dà spazio alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno come “Vecchio frac”, “Tu si na cosa grande”, “Resta cu mme” . Cannavacciuolo chiude la serata con quello che ormai è diventato un vero e proprio inno nazionale: “Nel blu dipinto di blu”, impreziosito da passi di Tip Tap, in quello che è un omaggio a Fred Astaire.
L’artista napoletano porta in scena uno spettacolo coinvolgente ed interattivo, creando una commistione di aspetti gioiosi e di suggestive evocazioni poetiche, mescolando magistralmente comicità e malinconia.

 

Recensioni

Cannavacciuolo si mostra ancora una volta intenso, capace di confrontarsi con egual bravura su molti fronti, canta, recita, accenna passi di danza, tiene bene la scena e fa vibrare con sapienza le corde dell’emozione e della nostalgia
Giornale di Napoli

Lo spettacolo offre brillanti spunti teatrali […] canzoni per niente banali, musica e parole in perfetta armonia, testi vibranti in dialetto e in lingua, che talvolta diventano pura poesia.
La Nazione

Cannavacciuolo passa con estrema disinvoltura dalle canzoni dialettali a quelle macchiettistiche, dagli intensi brani d’amore a quelli malinconici e amari, proseguendo con i monologhi teatrali e il suggestivo ed intenso dialogo fra madre e figlio
Il Tempo

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