Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.
Per i venticinque anni della Compagnia della Fortezza, un evento unico nel suo genere. Un Festival che si svolge quasi completamente all’interno della Fortezza Medicea, da sempre carcere, dimostrando a tutti che la cultura può cambiare radicalmente i luoghi.
Fucina di creatività a 360 gradi, insieme al debutto del nuovo lavoro della Compagnia della fortezza, teatro, musica, poesia e arti visive con proposte di importanti eventi site specific.
Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal 18 al 28 luglio.
VolterraTeatro è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.
Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata. Il programma di quest’anno si declina, in particolare, in un ventaglio di proposte tenute insieme dal filo rosso dell’arte engagé che si risolve in poesia.
VolterraTeatro non è una lineare rassegna di proposte artistiche. Il vero prodigio che si produce nei giorni di Festival è nel completo stravolgimento che si compie all’interno del Carcere di Volterra, l’incisivo slittamento da Istituto di Pena a Istituto di Cultura della Fortezza Medicea. Non si tratta di sovrapporre una struttura ad un’altra, di azzardare luoghi inediti che facciano da sfondo/cornice ai lavori presentati, ma di operare una completa trasfigurazione dello spazio di reclusione e delle sue regole.
Per l’edizione 2013, infatti, il carcere è stato individuato come cuore pulsante del Festival trasformando così la prigione in una straordinaria fucina creativa.
Da venticinque anni proprio le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono una delle formazioni teatrali più innovative della scena teatrale italiana e internazionale: la Compagnia della Fortezza, storica formazione teatrale diretta da Armando Punzo e composta da detenuti-attori, che opera nel carcere di Volterra. Lo spazio recluso della prigione, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, officina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.
Progetto speciale Venticinque anni della Compagnia della Fortezza
La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VolterraTeatro 2013 che dedica all’originale compleanno un ricco progetto speciale dal titolo Venticinque anni della Compagnia della Fortezza, che insiste nella stessa direzione di osmosi tra codici artistici eterogenei. Teatro, poesia, arti visive e musica interagiscono e si contaminano a vicenda nell’immaginario del pubblico. Un compleanno veramente speciale, dunque, che molti artisti vogliono festeggiare regalando al festival eventi pensati appositamente per la Compagnia.
Punta di diamante del progetto è proprio il nuovo lavoro in prima nazionale della Compagnia della Fortezza, dal titolo Santo Genet Commediante e Martire – primo movimento, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale.
“…Ch’io abbia da raffigurare un forzato – o un criminale – sempre lo coprirò di tanti e tanti fiori…”.
È questo il punto di partenza di un lavoro complesso che tenta di trasporre sul piano teatrale il meccanismo di trasfigurazione della scrittura di Genet per il quale, attraverso un’operazione di tipo estetico, l’arrogante immagine del reale viene tradita e sostituita dall’immagine riflessa in uno specchio, ingombrata di corpi estranei appariscenti, svuotata della ingannevole consistenza reale. Dal vero verso il falso per giungere a un vero più vero. Il falso come porta su una realtà immaginaria che si emancipa dalla trappola del quotidiano.
A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo. (Carcere di Volterra – dal 23 al 25 luglio ore 15.00, il 26 luglio alle ore 17.00)
Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro del grande Mario Francesconi che ha accolto con l’entusiasmo l’idea di interagire con il lavoro della Fortezza con il suo riconoscibile segno grafico. Lo storico Palazzo dei Priori di Volterra e il carcere di Volterra si presteranno come spazi espositivi alle sue opere in una mostra di grande fascinazione intitolata Film. Ciascuno dei lavori esposti ha una propria specificità ma la mostra mira a ricomporle in una sola opera realizzata in sequenze. (Volterra – Saletta del Giudice Conciliatore 18/28 – Carcere di Volterra 22/26 luglio – visibile in occasione degli spettacoli presentati in Carcere).
Dopo il grande progetto su Mercuzio fulcro dell’intera programmazione del festival nella passata edizione, la Compagnia della Fortezza propone quest’anno anche una grandiosa opera teatrale in versione da teatro all’italiana di Mercuzio non vuole morire al Teatro Persio Flacco di Volterra, che vedrà il coinvolgimento di quasi cento elementi in cui nuovamente saranno coinvolti gli artisti, le associazioni e i gruppi cittadini che hanno partecipato alla realizzazione nello scorso anno. Un progetto unico nel suo genere che sarà caratterizzato dalla continua interazione con il pubblico in sala. (Volterra Teatro Persio Flacco – 27 luglio ore 21.15)
Due le mostre fotografiche inserite nel progetto speciale dedicato alla Compagnia.
Stefano Vaja, fotografo della Fortezza da ben quindici anni, raccoglie in una mostra dal titolo Una Radicale Bellezza – 15 anni di fotografie alla Compagnia della Fortezza le foto degli spettacoli scattate durante il debutto in carcere (come Insulti al pubblico, Macbeth, Pasolini), le tournée in giro per l’Italia (I Pescecani, Hamlice) e nelle piazze (Mercuzio) (Volterra – Sala Espositiva di Via Turazza e centro storico – 18/28 luglio).
Carlo Gattai allestisce invece una mostra con le foto dello spettacolo Mercuzio non vuole morire dal titolo Cammino, bello ventiduenne – Photogallery Take Away. La formula del take away diventa originale espediente per una esposizione interattiva in cui il pubblico può portare via le foto come “prodotti d’asporto” in cambio di un pensiero. Obiettivo: costruire un’opera unica che nel suo disfarsi si ricostituisce in una forma completamente rinnovata. (Volterra – Logge di Palazzo Pretorio – 18/28 luglio).
Ad impreziosire la festa della Compagnia della Fortezza, anche un esclusivo evento di particolare prestigio che conferma la vocazione transdisciplinare di VolterraTeatro: Sull’ali dorate. In prima nazionale un concerto lirico sinfonico appositamente allestito per i 25 anni della Fortezza, che vedrà in scena professori d’orchestra e artisti del coro del Maggio Musicale Fiorentino e oltre trenta coristi (Carcere di Volterra – spazio Dalì – 26 luglio ore 20.00).
Altra importante dedica musicale sarà Omaggio al Coraggio-Concerto per la Compagnia della Fortezza che il gruppo musicale di Ginevra di Marco, in concerto con Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, presenterà all’interno delle mura del carcere volterrano. “La Compagnia della Fortezza ha già vinto” questo il significato del concerto nelle parole del gruppo, “e il senso sta nel cammino fatto fino ad oggi. Noi ci saremo. Per festeggiare, per testimoniare l’urgenza improrogabile che la Compagnia venga riconosciuta come Teatro Stabile…” (Carcere di Volterra – spazio Dalì – 25 luglio ore 19.30).
In occasione del venticinquennio, Armando Punzo ricostruisce la storia della Compagnia della Fortezza in un libro edito da Edizioni Clichy dal titolo “E’ ai vinti che va il suo amore – 25 anni di teatro della Compagnia della Fortezza di Volterra”. Un testo che raccoglie gli scritti storici del regista, le note di regia e le immagini degli spettacoli prodotti durante i venticinque anni di attività, numerosi scritti inediti in forma di frammenti. Il volume sarà presentato durante un incontro con interventi di critici e istituzioni. Durante lo stesso incontro saranno presentati anche i cd Hamlice –Musiche sulla fine di una civiltà e Mercuzio non vuole morire con le musiche originali degli spettacoli della Compagnia della Fortezza. (Carcere di Volterra – Spazio Dalì – 23 luglio ore 17).
Teatro
Oltre ad ospitare, come di consueto, il lavoro della Compagnia della Fortezza, il carcere di Volterra diventerà palcoscenico d’eccezione per alcune tra le più affermate formazioni teatrali della scena nazionale e per le più interessanti giovani compagnie.
Nella logica del site specific si inserisce anche un altro importante omaggio alla Compagnia della Fortezza di Danio Manfredini, tra i massimi esponenti del teatro italiano, ospite del festival con la versione appositamente realizzata per l’occasione, dal titolo Incisioni alla Fortezza. Un recital-concerto intorno al tema amoroso in cui gli stati d’animo si rivelano ora in forma di verso poetico, ora in forma di canzone. (Carcere di Volterra – 23 luglio 18.30)
La compagnia emiliana del Teatro dell’Argine che da anni lavora sui temi di un teatro multidisciplinare, interculturale e sociale di alto valore è al festival con due nuove importanti produzioni.
Un bès-Antonio Ligabue di e con Mario Perrotta, reduce dalla vittoria del premio Ubu per la trilogia sull’individuo sociale. Perrotta presenta al Festival la prima tappa di un complesso progetto triennale sulla storia del pittore Antonio Ligabue: (Carcere di Volterra – Spazio Leopardi – 24 luglio ore 17.00).
Pietro Floridia e la Compagnia dei Rifugiati del Teatro dell’Argine presentano invece Il violino del Titanic, ovvero non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti – Studio n°1 per un affondamento con spettatori, un lavoro che coinvolge una serie di attori-rifugiati provenienti da diversi Paesi del mondo che, prendendo spunto dal celebre transatlantico, condurranno gli attori a bordo della “stessa barca” , con l’obiettivo far sperimentare da dentro le dinamiche che l’affondamento e la lotta per salvarsi possono generare (Carcere di Volterra – Spazio Kafka – 25 luglio ore 17.00).
L’ attrice Laura Cleri, che si è costruita, negli anni, un percorso indipendente come artista teatrale a tutto tondo, è ospite del Festival con due progetti: Un’eredità senza testamento, racconto tratto dalla storia della partigiana Laura Seghettini, in cui la Cleri veste i panni di una maestra che racconta in classe la storia della Seghettini, che all’età di vent’anni, nel 1944, decide di salire sui monti per andare a combattere con i partigiani. Lo spettacolo è ambientato in una vera aula scolastica di un istituto di Pomarance. (ITIS Santucci – Pomarance-18 luglio ore 21.15) L’intenso monologo La Cosa Principale, dal racconto di Milena Agus Mal di pietre, è invece la storia di una donna forte e vitale, dirompente nella disperazione e nella carica di passionalità e di erotismo, istintiva nell’adeguarsi alla sorte a lei capitata. (Carcere di Volterra – 25 luglio ore 18.00).
La compagnia Babilonia Teatri, già vincitrice del premio Ubu 2011 come novità italiana/ricerca drammaturgica, torna a Volterra con Lolita di Valeria Raimondi e Enrico Castellani, il nuovo spettacolo che vede in scena una giovanissima interprete, Olga Bercini che porta sul palcoscenico la ricerca di un’identità da parte di una bambina, il suo bisogno d’amore e la violenza del nostro mondo, la sua autenticità, senza il filtro della finzione e con la forza del suo candore di undicenne. (Carcere di Volterra – Spazio Genet – 24 luglio ore 18.30).
La Compagnia Rodisio, tra le formazioni italiane più attive sulla scena internazionale, presenta, in anteprima nazionale, Vecchi, Pazzi E Sognatori/Ode Alla vita. Spettacolo poetico per famiglie con festa da ballo finale di e con Manuela Capece e Davide Doro. Un quadretto familiare in cui un vecchio e una vecchia raccontano la propria vita senza parole. Un inno alla creazione, alla follia dell’arte, alla forza dell’immaginazione. Ogni sera un finale a sorpresa darà origine a una festa collettiva animata dall’energia del pubblico stesso. (Montecatini Val di Cecina – Piazzetta della Cisterna, La Sassa – 20 luglio ore 21.30) (Pomarance – Piazza Cavour 21 luglio ore 21.30) (Castelnuovo Val di Cecina – Centro storico – 22 luglio ore 21.30)(Volterra – Cortile ITCG Niccolini – 24/26 luglio ore 21.30)
Come di consueto VolterraTeatro rivolge un’attenzione particolare alle generazioni del nuovo.
Per la settima edizione consecutiva, VolterraTeatro ospita la Generazione Scenario ovvero i vincitori del Premio Scenario e del Premio Scenario per Ustica e le due segnalazioni speciali. L’incontro tra il Festival e il Premio costituisce un momento di scambio importante, uno spazio di confronto unico tra le nuovissime generazioni che si affacciano alla ribalta e le più prestigiose formazioni artistiche teatrali. (Carcere di Volterra – Spazio Genet – 25 luglio ore 17.00)
Altro interessante percorso di ricerca è quello di Officine Papage che presenta One New Man Show – quando hai un corpo che dice tutto il contrario di quello che sei. Uno spettacolo raccolto, in forma di intima confessione, durante il quale il protagonista racconta la propria esperienza, la condizione di chi è intrappolato in un corpo biologico che non riconosce come proprio, per raccontare il diverso, la diversità che crea imbarazzo, rifiuto, difesa e spesso violenza ingiustificata. (Carcere di Volterra – 25 luglio ore 17.00)
Poesia
Teatri di poesia – I luoghi dell’anima, progetto svolto in collaborazione con l’associazione Ultima Frontiera
È all’interno della dimensione di poliedricità coltivata dal Festival che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale di VolterraTeatro.
La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come spazio inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.
La poesia come linguaggio originale della scena e come luogo dell’anima.
Anche quest’anno alla poesia è riservata un’attenzione speciale .
La parola poetica si renderà protagonista dell’esperienza performativa Ventosi Versi ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance, superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. Protagonisti della serata di mezza estate Giacomo Trinci, Lidia Riviello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso, Fabrizio Parrini, Alessandro Agostinelli. L’evento è promosso dall’associazione “Officina Rolandi” di Pomarance – (Rocca Sillana, San Dalmazio – Pomarance 19 luglio ore 19.00)
Nel carcere di Volterra va invece in scena il rito sonoro Le giovani parole della straordinaria poetessa Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca. Con Le giovani parole, Mariangela Gualtieri ridà vita orale ai propri versi, cucendo insieme tre movimenti che riproducono il tono riflessivo ed esortativo dei sermoni, i temi della natura e dell’amore e i versi più recenti e inediti. (Carcere di Volterra – Spazio Kafka – 24 luglio ore 18.30)
A Genet, l’artista protagonista di questa edizione, è dedicato il reading omonimo con Fabrizio Parrini accompagnato alla fisarmonica da Michele Bracciali. Dimagrito, sofferente ma lucido, Genet rivede la sua vita passata affermando le ragioni della sua rivolta e la sua incrollabile ed unica fede nella verità della scrittura (Carcere di Volterra – 24 luglio ore 18.30)
Sempre all’interno del Carcere di Volterra è ospitata una lettura a due voci di Giacomo Trinci e Lidia Riviello dall’omonimo libro di Giacomo Trinci, un testo che si propone come un insieme di possibili canzonieri; una partitura di voci, figure, incroci, esperienze fantasmatiche tra veglia e sonno, dove prendono vita diverse figurazioni di un personaggio frammentario, anonimo e plurimo. (Nino Aragno Editore) (Carcere di Volterra – 26 luglio ore 19.00)
All’interno della stessa cornice tematica appositamente predisposta per l’arte in versi, si situa Poetici Laberinti, un percorso poetico musicale nella particolare Via de’ Laberinti, un luogo antico, solitario, dove s’incontrano vicoli segreti e piazzette discrete, che prevede l’intervento di una serie di poeti (Giacomo Trinci, Lidia Riviello, Roberto Veracini, Giuseppe Grattacaso, Fabrizo Parrini, Alessando Agostinelli, Alberto Bertoni), artisti visivi e musicisti in collaborazione con l’associazione Volterra Jazz. (Volterra – Via dei Laberinti – 27 luglio ore 18). Il 25 e 26 luglio dalle 18.30 fino al tramonto installazioni sonore di musica e poesia accompagneranno gli artisti durante la preparazione delle loro opere.
Musica
Oltre al concerto di Ginevra Di Marco e al concerto lirico-sinfonico dei musicisti del Maggio musicale Fiorentino inseriti nel progetto speciale per i venticinque anni della Fortezza, il festival ospita il gruppo Madaus in concerto, con la partecipazione di Out of Time, gruppo musicale degli allievi del laboratorio di musica del Carcere di Volterra. Durante l’evento musicale sarà presentato anche il cd musicale “La Macchina del Tempo” (Carcere di Volterra – Spazio Leopardi – 22 luglio ore 17.00)
Il gran finale del Festival è affidato a Marco Paolini, capofila dell’intero filone teatrale del teatro di narrazione italiano, che andrà in scena al Teatro Persio Flacco, con Song n. 14, un concerto teatrale realizzato con Lorenzo Monguzzi e la Piccola Orchestra Variabile in cui si fondono musica e canzoni, parole e piccole storie. Una serata di musica e canzoni, parole e piccole storie. Lorenzo Monguzzi e Marco Paolini ancora insieme, come tante volte in questi anni con altri spettacoli teatrali ma questa volta con un progetto fatto con più canzoni e meno teatro. Il concerto teatrale nasce infatti dalle nuove canzoni di Lorenzo Monguzzi, raccolte nel suo nuovo album, il primo da solistadopo i tanti successi firmati con i Mercanti di Liquore, eseguite con un nuovo ensemble musicale e accompagnate da un attore, Marco Paolini che parla, raccontando storie brevi dedicate al futuro prossimo. Nuove canzoni e nuovi racconti protagonisti della prima parte del concerto teatrale, mentre nella seconda lascerà il campo a canzoni e ballate del repertorio comune dei protagonisti (Volterra – Teatro Persio Flacco – 28 luglio ore 21.15)
Arti visive
Oltre alle mostre in programma dedicate specificamente alla Compagnia della Fortezza, all’interno del Festival espone un giovane studente dell’Istituto d’arte di Volterra, Enrico Coli. La mostra, intitolata TeatroTrappola e curata da Gianni Gronchi indaga il confine tra naturale e teatrale, tra vita e rappresentazione attraverso una serie di immagini e di videoinstallazioni dedicate a momenti della vita animale colti nel microcosmo boschivo. (Volterra – Spazio Espositivo “il cappello di feltro”, vicolo Leonori Cecina – 18/28 luglio)
Laboratori
Come di consueto il Festival ospita anche uno spazio dedicato all’attività laboratoriale.
Futura Tittaferrante conduce un Workshop intensivo sulla fotografia di scena (in collaborazione con la testata giornalistica Teatro e Critica e la casa di produzione CronosFilm). Un laboratorio che si propone come spunto di riflessione sulla fotografia di scena e che vuole fornire i mezzi di base per incontrarla. A Futura Tittaferrante va il compito di guidare gli allievi alla scoperta del rapporto fra teatro e fotografia, fra l’interiorità del fotografo e il mondo al di là del diaframma. (Volterra – 24/28 luglio)
Just doing è il titolo del workshop sulla performance, condotto da Alessandro Fantechi/Isole Comprese Teatro. Il workshop mira a indagare il significato della sostituzione del della parola “attore” con il termine “performer”, nel tentativo di restituire la molteplicità di possibilità d’espressione che ci si aspetta oggi da chi abita la scena europea contemporanea. (Volterra – 24/26luglio)
Teatro e territorio
Per i più piccoli è stato pensato lo spettacolo SCIABADÌ SCIABADAI USA E GETTA MAI MAI MAI! Un inno di speranza per un mondo più sano e pulito evento teatrale per bambini della compagnia Circusbandando di e con Paco Paquito e Celestina. Lo spettacolo, presentato all’Isola Ecologica Comunale di Pomarance recentemente inaugurata, si inserisce perfettamente all’interno di una politica di sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ ambiente il cui slogan recita “Verso Rifiuti Zero”.
Un messaggio semplice e chiaro che i bambini recepiscono bene perché comunicato con una dinamica clownesca-musicale che li affascina: storie, filastrocche, indovinelli, poesie, canzoni, acrobazie, danze, clownerie e contorsioni si succedono senza sosta coinvolgendo intensamente i piccoli spettatori dal primo all’ultimo minuto. (Pomarance – Isola Ecologica Comunale – Nuova Zona Industriale Santo Stefano- Pomarance – 25 luglio ore 18)
Info Festival Carte Blanche – Centro Teatro e Carcere di Volterra Tel. 0588.80392 – e-mail: info@volterrateatro.it www.volterrateatro.it www.flickr.com/compagniadellafortezza |
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