Andrea Lucchesini in concerto

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fotoAndrea Lucchesini, pianoforte

D. Scarlatti Sonate K 491, K 454, K 239, K 342, K. 146

Berio Encores

Beethoven Sonata op. 106 “Hammerklavier”

Un viaggio nell’evoluzione dello strumento a tastiera è quello di Andrea Lucchesini chiamato in scena venerdì 15 novembre (Sala Santa Cecilia ore 20.30) per la Stagione da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Le Sonate di Domenico Scarlatti, intercalate dagli Encores di Berio, pezzi brevi, quasi aforistici di raffinata esplorazione delle potenzialità timbriche del pianoforte, e in conclusione, l’opera 106, la più imponente delle Sonate per pianoforte che Beethoven scrisse “solo per il pane”, è il composito programma impaginato dal noto pianista toscano per il suo recital a Santa Cecilia. Un omaggio, quello dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e di Lucchesini a Luciano Berio a dieci anni dalla sua morte.

Sono tre le “tappe”, quindi, che Lucchesini simbolicamente fa nel suo viaggio pianistico: Domenico Scarlatti compone per clavicembalo, uno strumento con possibilità dinamiche limitate, Beethoven ha a disposizione un “Hammerklavier” uno strumento a martelli ancora lontano dal pianoforte moderno, Berio, utilizzando simbolismi e suggestioni legate agli elementi naturali (acqua, aria, terra e fuoco) ispeziona lo strumento nelle sue molteplici possibilità. Così negli Encores, il fuoco e l’aria sono resi dal turbinio fluttuante e incessante di note rapidissime, l’acqua porta alla memoria armonie “sommerse” che riemergono in echi romantici, la terra è evocata da note tenute e da forti contrasti dinamici.

Formatosi sotto la guida di Maria Tipo, Andrea Lucchesini si impone  all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso  Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano.  Suona da  allora in tutto il mondo con le orchestre più prestigiose, collaborando con  direttori quali Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Roberto Abbado, Riccardo  Chailly, Dennis Russell Davies, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Gabriele Ferro,  Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Vladimir Jurowski, Gianandrea Noseda e Giuseppe Sinopoli. La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica  senza limitazioni, lo vede  proporre programmi che spaziano dal repertorio  classico all’oggi e gli vale già nel 1994 il riconoscimento dei musicologi   europei da cui riceve – unico italiano finora – il Premio Internazionale Accademia  Chigiana, mentre  l’anno successivo  il Premio  “F. Abbiati”  testimonia l’apprezzamento della critica italiana. Andrea Lucchesini ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, le prime  delle quali risalgono  agli anni ’80 per EMI International (Sonata in si minore  di Liszt, Sonata op.106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op.58 di Chopin); successivamente  realizza Pierrot Lunaire di Schoenberg e  Kammerkonzert di  Berg  per Teldec, con la Dresdner Staatskapelle diretta da Giuseppe Sinopoli.  Ha inciso  inoltre per BMG il Concerto “Echoing curves” di Luciano Berio  sotto la  Sua direzione: è una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con  il compositore, accanto al quale Lucchesini vede nascere l’ultimo e impegnativo  lavoro per pianoforte solo, la Sonata, eseguita  in prima mondiale nel 2001 e  successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio – ad  un disco  AVIE Records  che riceve unanime plauso dalla critica internazionale.

Altrettanto festeggiata la registrazione dal vivo che Lucchesini realizza del  ciclo integrale delle 32 Sonate di Beethoven per Stradivarius: la raccolta  ottiene tra l’altro nell’agosto 2004 il riconoscimento di “disco del mese”  della prestigiosa rivista tedesca Fonoforum. A partire dal 1990 il pianista si dedica anche alla musica da camera, realizzando in particolare una stretta collaborazione (anche discografica) col violoncellista Mario Brunello ed esplorando in varie formazioni il repertorio cameristico. Tra i prossimi impegni, ricordiamo, oltre a una intensa attività concertistica in Italia, recital e concerti in Europa e negli Stati Uniti. Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia  un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione all’insegnamento,  attualmente   presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale dal 2008 è  anche direttore artistico. E’ inoltre invitato a tenere masterclass presso  importanti istituzioni musicali europee, quali la Musik Hochschule di Hannover,  il Sommer Wasserbuger Festspiele e il Mozarteum di Salisburgo;   dal  2008 è  Accademico di Santa Cecilia.

Il suo più recente lavoro discografico sono gli Improvvisi di Schubert, incisi per AVIE Records nel 2010 e accolti con entusiasmo dalla critica  internazionale e nel novembre 2010 il CD è stato nominato disco del mese da Musicweb International.

Stagione di Musica da Camera

Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia

Venerdì 15 novembre 2013 – ore 20.30