regia e spazio scenico di Francesco Saponaro
con Giovanni Ludeno e Leone Curti
Prosegue al Ridotto del Mercadante di Napoli il ciclo di allestimenti scenici tratti dalle opere dello scrittore Raffaele La Capria su Napoli o qui ambientate, del progetto L’armonia perdutache lo Stabile della città dedica questa Stagione all’universo dell’autore di Ferito a morte.
Dopo L’amorosa inchiesta con la regia di Luca De Fusco, martedì 28 gennaio nella sala al primo piano del Mercadante debutta Guappo e altri animali con la regia di Francesco Saponaro che firma anche lo spazio scenico. Ne è interprete l’attore Giovanni Ludeno, accompagnato dal giovanissimo Leone Curti. Repliche fino a domenica 2 febbraio.
Pubblicato nel 2007, Guappo e altri animali è il romanzo di La Capria dedicato a Guappo, il cane cui lo scrittore ha voluto più bene, e ad altre sorprendenti creature.
«Forse – scrive Francesco Saponaro – sarà la sensazione di frattura definitiva tra uomo e natura, alcune coincidenze biografiche, i rimandi ai territori dell’animo e a certi luoghi che riconosco come familiari, il mare e la fauna di una regione che sembra avere smarrito irrimediabilmente la condizione di presunta beatitudine, ad avermi spinto a cercare tra le pagine di Guappo e altri animali i segni di un possibile viaggio teatrale. Se è vero che la narrativa, a volte, rischia di marcare una netta distanza dal teatro, con Raffaele La Capria accade, invece, che la sua sostanza letteraria ci accompagni vagabondando per gli itinerari di un io narrante che si interroga, sospeso tra la nostalgia dell’infanzia e la posizione etica dell’intellettuale più maturo.
L’antologia di racconti che mi ha ispirato è, in realtà, un ‘personale bestiario’, un catalogo delle presenze animalesche che si annidano nella parte più primitiva di un immaginario carico di sgomento per le sorti che gli uomini hanno voluto riservare alla natura e all’universo animale. Guappo e altri animali affronta una delle più profonde questioni contemporanee: quel vincolo segreto che lega uomo e natura e che rischia di essere definitivamente reciso. L’ultimo racconto è una struggente melopea dedicata al cane più amato, Guappo, un bastardello dallo strano pelo tigrato, creatura inerme ma felice di esistere e di amare, un vero can’ ‘e munnezza come si dice a Napoli, trovato da cucciolo tra i rifiuti e guarito dalla rogna, prima di diventare inseparabile e fedele compagno di vita. Ho chiesto a Giovanni Ludeno – attore con il quale ho condiviso altre importanti esperienze – di accompagnarmi in questo territorio, alla scoperta di un possibile dialogo tra il teatro e la letteratura di uno dei maggiori autori del secondo Novecento italiano.
Ho voluto ambientare questo intimo dialogo tra uomo e animale davanti a una delle tante vasche che imprigionano la libertà dei pesci, tra i corridoi umbratili della Stazione Zoologica ‘Anton Dohrn’ di Napoli. Perché dietro la diapositiva traslucida di una bella giornata, dietro quest’ansia pulsionale di vita e di gioia, resta sempre in agguato il presagio del dolore… e si finisce in due – uomo e animale – a guardarsi negli occhi, divisi da un abisso, sospesi nel mistero di una separazione avvenuta in un’epoca ormai troppo remota.»
Scene Luigi Ferrigno, costumi Zaira de Vincentiis, disegno luci Gigi Saccomandi, musica Paolo Petrella, video Renato Zagari. Una produzione del Teatro Stabile di Napoli.
Orari 28 e 30 gennaio e 2 febbraio ore 21.00; 29 e 31 gennaio ore 18.00; 1 febbraio ore 17.00info tel. 081.5524214 | info@ teatrostabilenapoli.it | www. teatrostabilenapoli.itbiglietteria tel. 081.5513396 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it