Premio Millelire “Un Corto per il Teatro” – I Edizione

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fotoIl Teatro Millelire, con il patrocinio del I Municipio di Roma Capitale organizza dal 7 al 12 gennaio una rassegna di corti teatrali abbinata al Premio Millelire “Un Corto per il Teatro”.

L’iniziativa si prefigge l’intento di mettere a disposizione di svariate compagnie uno spazio per presentare i propri progetti artistici, in un contesto di confronto e scambio culturale fra giovani protagonisti della nuova drammaturgia italiana e di attori emergenti che iniziano a calcare il palcoscenico.

Il tema scelto è la Menzogna – spiega il direttore artistico Lorenzo De Feo – nella letteratura, nella storia, nelle favole, nel rapporto sentimentale, nell’amicizia, nei messaggi mediatici, nel sociale, nella religione; ovvero, la menzogna in senso lato intesa anche come stile di vita nonché come patologia”.

I corti selezionati dagli organizzatori sono quindici, proposti da altrettante compagnie provenienti da tutta Italia: La Verità in trappola scritto e diretto da Marcello Mione con Simone Faucci, Emanuela Mascherini e Gabriele Tiziani; L’amore in un’ampolla scritto da Giovanni De Luise diretto da Marco Aspride con Francesca Borriero, Gaetano Bruno e Giuseppe Maria Manico; Demetra e Selene, millenni di bugie scritto e diretto da Gabriele Marelli, con Paola Saccoman e Sefora Castro; Zitto scritto, diretto e interpretato da Mariano Riccio e Giovanni Giudice; Fedeltà Bugiarda scritto e diretto da Seby Genova, con Alice Viglioglia, Ivano Calafato e Francesca Petretto; Io, Me e Godot scritto, diretto e interpretato da Michele Castellano; Amaro Calamaro- Sapore ignaro scritto e diretto da Marcello Paesano con Marcello Paesano, Valeria Panepinto, Max Zanuzzi e Sara Francesca Spelta; Fari di Micol Graziano, diretto e interpretato da Paolo Giommarelli e Cristina Gardum; Giallo per Stanze scritto, diretto e interpretato da Marica Roberto; Cipolle scritto e diretto da Angelo Zito con Katia Nani; Serenamene scritto e diretto da Milo Vallone con Marica Cotognini e Milo Vallone; Le (S)confessioni scritto e diretto da Fabio Pisano, Ciro Zangaro e Edoardo Sorgente; The Terminal scritto e diretto da Roberto Lombardi con Asia Bosio, Jennifer Bevilacqua, Marta Raciti, Matteo Chippari, Luca Lombardi, Simone Manzotti, Paolo Sarmenghi e Paolo Mazza; Labirinti scritto e diretto da Daniel De Rossi con Jessica Zanella e Daniel De Rossi; Il terzo tempo di Aspettando Godot scritto e diretto da Nivio Sanchini, con Loredana Farinelli e Caterina Profili.

Saranno valutati da tre giurie: quella di qualità presieduta da Michele Placido con l’ausilio di attori e registi di fama, come Michele Mirabella, Giuseppe Manfridi, Enrico Maria Lamanna, Renato Campese, Lydia Biondi, Mirella Mazzeranghi, Mita Medici, Iris Peynado; la Giuria critica composta da giornalisti e critici teatrali e la Giuria popolare costituita dal pubblico in sala, per l’assegnazione dei Premi per il Miglior corto, Miglior interprete, Miglior regia, Premio della critica e Premio speciale alla creatività.

Ogni sera debuttano tre spettacoli, i cui tre giudicati migliori verranno riproposti la sera del 12 gennaio per la proclamazione del vincitore, che si aggiudicherà la programmazione per un fine settimana al termine della stagione teatrale.

Abbiamo assistito alle performances in cartellone il 7 gennaio. La verità in trappola stigmatizza l’ambiguità che a volte alberga nel cuore di un sodale che, proteso a sperimentare i propri assunti circa l’ipocrisia della vita sociale, strumentalizza la fragilità psicologica di un amico per testare le sue reazioni davanti a insinuazioni infondate e grottesche.

L’amore in un’ampolla evidenzia come l’amore materno possa diventare deviante e tragico se alimentato da un’ossessione affettiva che esce dagli schemi, pretendendo di esercitare pieno controllo sulle vite e i sentimenti dei figli e del marito.

Demetra e Selene è un piccolo gioiello di scrittura e rappresentazione scenica. Lo scontro tra la Terra e la Luna è serrato, ironico e spumeggiante, ricco di battute e allusioni alle relazioni astronomiche tra i due corpi celesti, agli influssi sui viventi e sulle coltivazioni, alle leggende e ai miti che hanno pervaso la letteratura sull’argomento, che richiamano i dialoghi degli sketches di Campanile. La Luna vestita di veli nivei che, srotolando il rosso nastro di raso che la cinge gira intorno alla bronzea Terra cosparsa di frutti che la redarguisce incessantemente per le sue futili velleità e le infantili frottole, è un capolavoro di messa in scena.

L’evanescente Silene fa spallucce e annuncia a Demetra che un giorno l’abbandonerà uscendo dall’orbita terrestre. Sarà forse l’inizio di una catartica rinascita.

 

 

Teatro Millelire

Via Ruggero di Lauria, 22 – Roma

tel.: 0639751063