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Teatro di Rifredi (Firenze): ecco gli spettacoli di novembre 2014

fotovenerdì 7 e sabato 8 novembre

(ore 21:00)

PUPI E FRESEDDE-TEATRO DI RIFREDI – TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE

ARISTOFANE#UTOPIA

uno spettacolo di Angelo Savelli e Edoardo Zucchetti

con Davide Arena, Lorenzo Baglioni, Edoardo Groppler, Diletta Oculisti,

Leonardo Paoli, Elisa VItiello

scene Michele Ricciarini

costumi Serena Sarti

video a cura di Edoardo Zucchetti e Silvia Dal Dosso

musiche originali Lorenzo e Michele Baglioni

luci Henry Banzi

Quando Aristofane inizia a scrivere le sue divertentissime e graffianti commedie, l’età d’oro dell’Atene di Pericle è appena tramontata. La città si trascina tra guerre con Sparta, tradimenti, colpi di stato, tirannie e oligarchie, mentre Socrate e Euripide seminano dubbi nelle certezze della tradizione e Platone vaneggia mondi ideali. Partendo da posizioni conservatrici, Aristofane radiografò in maniera impietosa le speranze e le debolezze della nascente democrazia occidentale, ma gettò nell’agone delle idee il fascinoso tema dell’Utopia, il luogo che non c’è, quel trascinante anelito ad un mondo migliore destinato sempre a scontrarsi con i compromessi e le condizioni materiali della società. Per restituire i termini di quel dibattito e rapportarlo al mondo attuale delle nuove generazioni, i giovani creatori di questo spettacolo hanno compiuto un viaggio non solo nelle opere di Aristofane (“Gli uccelli”, “L’assemblea delle donne”, “Pluto” e in parte anche “Le nuvole” e “Le rane”) ma anche tra i sogni e le delusioni dei loro coetanei, fisicamente intercettati all’uscita delle scuole con il loro Nubicuculia#bus.

Giovani attori per giovani spettatori. Ma anche una divertente e amara riflessione universale che può valere anche per quella generazione che ha appena vissuto le grandi utopie collettive del ’68 e si ritrova oggi a fare i conti con le piccole aspirazioni personali, sue e dei propri figli.

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sabato 15 e domenica 16 novembre

(feriali ore 21-domenica ore 16:30)

Queer Theatre Speciale Sicilia

in collaborazione con il Florence Queer Festival

COMPAGNIA SUD COSTA OCCIDENTALE

OPERETTA BURLESCA

testo, regia, scene e costumi Emma Dante

con Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola

coreografie Davide Celona

luci Cristian Zucaro

distribuzione Amuni / Alessandra Simeoni

Pietro è nato femmina ai piedi del Vesuvio, parla in falsetto, ha un corpo sbagliato e un animo passionale, influenzato dal vulcano. Chi nasce sotto un vulcano è dedito allʼamore, sa offrirsi, come se la natura esplodesse di vita. Pietro vive coi genitori, lavora in una pompa di benzina e si innamora infelicemente un sacco di volte. Lʼunica sua libertà è scappare a Napoli: ci va a far shopping ma soprattutto a camminare. Al suo rientro, Pietro si chiude nella sua stanza e si traveste: calza, décolletés tacco 12… E poi balla. Cresce ballando da solo. A 40 anni incontra il grande amore. Corrisposto. Ma resta lì, paziente, al paese, a casa dei genitori, e il sabato va a ballare a Napoli. Per due anni dura la storia, finché una sera Pietro conosce la verità e per salvare il suo amore prende una decisione difficile: fa la valigia e maltratta la madre che non lo ha mai capito. Ma…

Ho scritto questa storia perché spero che sulle unioni omosessuali lʼItalia colmi il ritardo con lʼEuropa. Perché detesto la repressione del vero desiderio, del talento. E non ammetto tutto questo disincanto: Pietro non ci prova neanche a scappare e la sua delusione pian piano si trasforma in indifferenza. Ho conosciuto tanti Pietro. Non li ho mai visti ballare. Li ho sentiti monchi, stretti dalla morsa delle loro camerette condominiali. Vorrei vederli ballare, vorrei più spazio per loro. Operetta burlesca è uno spogliarello dellʼanima.

Emma Dante

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martedì 18 novembre

(ore 21:00)

Queer Theatre Speciale Sicilia

in collaborazione con il Florence Queer Festival

Diaghilev presenta VUCCIRÌA TEATRO

IO MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO

drammaturgia e regia Joele Anastasi

con Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano

aiuto regia Nicole Calligaris

costumi Giulio Villaggio

video Giuseppe Cardaci e Davide Marucci

Lo spettacolo, ambientato nella Sicilia degli anni ’80, è la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza: un’incontenibile esplosione di vitalismo che dice tutto quello che pensa e che crede a tutto quello che gli viene detto. Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. Ma è anche la storia di Rosaria, la cugina che per lui rappresenta tutto: fidanzata e sorella, madre e figlia. E ancora del macho Giuseppe, primo ed unico amore del protagonista, che incarna l’ambiguità e la violenza, ma anche la passione carnale e focosa. Lo scenario è brutale, istintuale, feroce, tinto di colori forti, un contesto in cui l’innocenza di Giovanni sembra annegare, ma al quale invece sopravvive, riscattandosi attraverso i corpi e le anime dilaniate di Rosaria e Giuseppe.

Vuccirìa Teatro è una giovane e promettente compagnia che, a soli due anni dalla formazione, facendosi forza dei testi del giovanissimo drammaturgo Joele Anastasi, si sta imponendo prepotentemente all’attenzione del pubblico e della critica. Al Roma Fringe Festival 2013, Io mai niente ha ottenuto il premio come Miglior Spettacolo, Joele Anastasi come Miglior Drammaturgo e Enrico Sortino come Miglior Attore. E nel 2014 lo spettacolo vince il primo premio al Festival Internazionale di San Diego in California.

Mi ha detto che ero un frocio di merda, che dovevo morire presto e che a ballare facevo schifo. Ma a me che me ne importa….”

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da venerdì 21 a domenica 23 novembre

(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)

International Visual Theatre

COMPAGNIA YLLANA (Spagna)

FAR WEST

idea originale e regia Yllana

con Antonio de la Fuente, César Maroto, Susana Cortés, Rubén Hernández

organizzazione LIVE ARTS Management srl

Benvenuti nel Far West versione Yllana! Ancora una follia degli scatenati madrileni che dopo averci trasportato nel fantastico mondo marino con Splash!, nella selvaggia giungla con Zoo e infine nel feroce mondo della tauromachia con Muu! ci catapultano ora nel lontano e fragoroso West.

In una polverosa e sperduta stazione ferroviaria, un contadino semplice e tranquillo accoglie la sua promessa sposa. Ma prima di potersi scambiare il primo bacio, la fanciulla viene rapita da due fuorilegge ricercati, appunto, per sequestro di persona. Il nostro improbabile eroe cercherà con tutti i mezzi in suo potere di salvare il suo amore, mentre lei, durante il suo rapimento, troverà dentro di sé valori sconosciuti, che la trasformeranno in una vera e proprio eroina.

Un omaggio a questa grande epopea fatta di eroi, di buoni e cattivi, di confini sterminati e uomini coraggiosi che hanno osato sfidarli. Attraverso le avventure del nostri antieroi entreremo in un mondo crudele e senza legge: incontreremo tribù indiane, saloon di bassa lega, deserti pericolosi e minacciosi, duelli al sole, e poi come in ogni western che si rispetti azione, tanta azione! Servendosi anche di una serie di proiezioni, lo spettacolo è una parodia del cinema dei cow boys che tutti teniamo stampato nella nostra memoria: dalle ombre rosse americane agli spaghetti- western di Sergio Leone e Morricone, passando per il cinema muto ed i cartoni animati.

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da giovedì 27 a domenica 30 novembre

(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)

ARCA AZZURRA TEATRO

IL MALATO IMMAGINARIO

di Molière

adattamento, ideazione dello spazio, costumi e regia Ugo Chiti

con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci,

e con Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti

Dopo trent’anni tondi di attività e dopo aver segnato con alcune produzioni di grande rilievo, su testi di Ugo Chiti, il cammino della drammaturgia italiana contemporanea, Arca Azzurra Teatro incontra Molière e il suo Malato immaginario con spirito aperto e disponibilità piena oltre che con rispettosissima umiltà, ma anche con l’entusiasmo verso un testo, un intreccio ricchissimo e di un’attualità quasi disarmante, verso una di quelle rare commedie divenute ormai qualcosa di più di un classico, di fronte a personaggi diventati veri e propri archetipi.

Dire che Il malato immaginario come tutti i classici parla apertamente all’oggi è quasi una banalità, ma certo l’ossessione ipocondriaca di Argante, la sua bulimia medicinale ci sembrano paradigmatiche di atteggiamenti apertamente contemporanei, come del resto la sua vulnerabilità ai raggiri degli esperti e dei dottori, che sono senza dubbio caratteristica della nostra società dove abbondano millantatori e maghi, ma dove i rimedi sono spesso peggiori dei mali.

Dalle note di regia di Ugo Chiti: “Il Malato Immaginario è l’ultima irridente commedia di Molière (la morte lo coglierà dopo una recita siglando una specie di assoluta irripetibile metaforizzazione del ruolo attore-autore). Farsa-commedia, intrisa di realismo dove i personaggi si muovono sulla ritmica dell’intreccio comico occhieggiando alla “commedia dell’arte” senza tralasciare, dietro il risibile, quella seconda lettura d’ombra che lascia intuire la natura più sinistra di figure inquiete; caratteri teatrali che sfiorano il tragico con un ghigno divertito di maschere comiche.

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Biglietti: intero € 14 – ridotto € 12

Punto Box Office: dal lunedì al sabato ore 16-19 biglietteria@toscanateatro.it

Teatro di Rifredi

Via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze

tel 055 4220361/2

| www.toscanateatro.it

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