Nell’ambito della rassegna “Oltre ogni possibile fine: Pasolini a Napoli quarant’anni dalla morte”, è andato in scena lo speciale format “Do not disturb”, ideato da Mario Gelardi, per portare il teatro in luoghi intimi come le camere d’albergo. Una versione molto speciale del format, dedicata alla figura di Pasolini, lo scrittore, regista e intellettuale friulano morto all’Idroscalo di Ostia la notte tra il 1° e il 2 novembre del 1975, è stata applaudita alla Galleria Primo Piano di via Foria.
Presentato dal Nuovo Teatro Sanità e scritto da Claudio Finelli, lo spettacolo “La Grande tribù” in appena 40 minuti condensa una molteplicità di temi. Il pubblico, appena 20 persone, è proiettato nella scena, quasi un intruso lo spettatore assiste all’incontro tra un intellettuale e uno scugnizzo marchettaro, interpretati da Riccardo Ciccarelli e Michele Danubio. Due mondi completamente diversi che piano piano si avvicinano. Quello che doveva essere un fugace incontro di sesso diviene un modo per conoscersi, raccontarsi, pur restando degli estranei.
Venticinque gli anni che li dividono, ma non è la sola distanza tra loro. Ognuno ha un passato da raccontare (durante l’incontro verrà fuori soprattutto quello dello scugnizzo che fa marchette), diversi in tutto: nell’estrazione sociale, nella considerazione della cultura, nei gusti. Eppure l’intellettuale, che scopriremo impegnato, e il giovane scugnizzo disilluso si avvicinano in quello che è un intimo incontro di anime. E sullo sfondo la bellezza di Napoli, ma quella dei vicoli della Sanità e dei Quartieri Spagnoli, la Napoli popolata da scugnizzi senza padri.
Non ne conosciamo neanche i nomi, ma il pubblico riesce a ad afferrare la solitudine di entrambi grazie all’interpretazione degli attori, che a pochi centimetri dallo sguardo degli spettatori regalano sia momenti toccanti che ilari.
Il tenero finale ci lascia con la speranza che quell’incontro riesca a cambiare una vita.
Il testo è ispirato ad alcuni scritti di Pier Paolo Pasolini, in particolare a “Gennariello”. La grande tribù, scritto da Claudio Finelli, con Michele Danubio e Riccardo Ciccarelli, per la regia di Mario Gelardi, chiude la prima parte del progetto su Pasolini, che riprenderà con appuntamenti nel periodo estivo e nella prossima stagione. Il progetto si concluderà nella notte tra il 1 e 2 novembre con Idroscalo 93 di Mario Gelardi.