Dopo il successo ottenuto a Spoleto, Bologna e New York, arriva a Parigi dal 2 maggio 2015 al Théâtre des Variétés, “Belcanto, The Luciano Pavarotti Heritage” uno spettacolo tutto italiano, prodotto per Ars Lab Italy da Luigi Caiola, che celebra la tradizione artistica musicale più conosciuta al mondo attraverso un viaggio che parte dalle origini del “bel canto” nel Rinascimento, passando per Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e la canzone Napoletana fino ad arrivare ai giorni nostri.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti e vanta una squadra di artisti orgogliosamente italiani che operano con successo da decenni in ambito internazionale. La direzione artistica è infatti affidata a Franco Dragone, uno dei direttori artistici più ambiti al mondo, tra le altre cose Direttore Creativo per dodici anni del Cirque Du Soleil per il quale ha avuto un ruolo fondamentale nella loro ascesa mondiale firmando dieci dei loro maggiori successi, la regia a Gianfranco Covino, suo stretto collaboratore e fondatore tra l’altro della Compagnia Barbiana in Belgio, e le coreografie sono di Vittorio Biagi, considerato “il rappresentante più valido e geniale della nuova espressione coreutica italiana”. La direzione musicale e le orchestrazioni sono del Maestro Pasquale Menchise, compositore e direttore d’orchestra e coro che ha diretto in tutto il mondo e collaborato con artisti italiani e internazionali.
Belcanto è uno spettacolo di teatro musicale che rende omaggio ad uno stile vocale italiano che ormai appartiene a tutti. Per questo motivo propone alcuni dei brani più noti della tradizione italiana ed internazionale che risiedono nella memoria collettiva del pubblico di tutto il mondo. Da Habanera (Carmen) a Nessun Dorma (Turandot) passando per Un Bel Dì Vedremo (Madame Butterfly) fino a Bohemian Rhapsody (Queen) i protagonisti, richiameranno queste indimenticabili melodie dalla memoria del pubblico per riportarle a nuova vita anche grazie ad arrangiamenti contemporanei ma fortemente rispettosi delle orchestrazioni originali.
Il pubblico teatrale si troverà così ad essere condotto in un viaggio immaginario che prende le mosse dalla Firenze di Lorenzo De’ Medici e la Venezia di Claudio Monteverdi, per arrivare alla Londra di Freddie Mercury e dei Queen, passando attraverso i grandi compositori del repertorio operistico, l’operetta austriaca e francese, il musical angloamericano, fino al pop e al rock.
I “traghettatori” di Belcanto, i protagonisti assoluti dello spettacolo, sono dodici giovani cantanti (le soprano Sarah Baratta, Sara Cappellini Maggiore, Alessandra Della Croce, Elisa Maffi, Ellen Teufel; le mezzo-soprano Lucia Branda, Antonella Carpenito; i tenori Matteo Desole, Riccardo Gatto, Michele Silvestri, Stefano Tanzillo; i baritoni Daniele Antonangeli, Andrea Zaupa), che con la freschezza della loro età, ma anche con la padronanza tecnica e l’esperienza scenica acquisita, sono la testimonianza vivente di quanto un’espressione artistica che viene da un tempo lontano possa ancora oggi essere capace di interpretare e comunicare le emozioni e le passioni dell’umanità.
L’obiettivo dello spettacolo è proprio questo: riaffermare il valore universale e contemporaneo del “bel canto” attraverso l’esibizione di cantanti che vivono appieno il loro essere giovani del nostro tempo.
Ad accompagnarli rigorosamente dal vivo un’orchestra composta da otto musicisti ( Elena Borlizzi al flauto; Luciano Corona al fagotto; Fabrizio Miglietta al clarinetto; Andrea Bauleo alla tastiera/pianoforte; Giuluigi Farina alla tastiera; Paolo Andreoli al pianoforte,; Nanni Civitenga al basso elettrico e chitarre; Luca Masotti al digital drum) e un corpo di ballo composto da sei elementi (Noemi, Capuano, Lucia Cinquegrana, Giulia Fedeli, Sebastiano Meli, Giulia Perrera, Stefano Rufini). I cantanti di Belcanto sono stati selezionati in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti, la cui finalità è appunto quella di valorizzare i giovani artisti che intendano dedicarsi allo studio e alla pratica di questo specifico stile vocale, nobilitato e diffuso in tutto il mondo anche grazie alla straordinaria esperienza artistica del Maestro Luciano Pavarotti.
Tutto concorre, quindi, a far sì che Belcanto rappresenti per il pubblico parigino l’occasione per vivere un’esperienza intensa ed emozionate, immergendosi in un’autentica rappresentazione della creatività artistica italiana più amata nel mondo.
Citando una bella frase di un recente film di Roberto Faenza, Belcanto rappresenta “un viaggio nel passato con un solo bagaglio: il futuro”.
Il 5 maggio si terrà una serata su invito alla quale presenzierà anche Nicoletta Mantovani che riceverà in dono dai vivai Roué una nuova varietà di camelia che prenderà il nome di Camelia Fondazione Luciano Pavarotti.