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La Città del Corpus Domini – Orvieto 2015. Miracolo di bellezza

fotoA maggio prende il via a Orvieto il Festival della spiritualità, diretto da Maurizio Panici, che sviluppa il tema della ricerca del sacro e della bellezza attraverso la musica e la prosa, in una città dalla forte connotazione artistica, collocata tra le principali vie Romee che scendono dal nord Europa, nel cuore di una regione, l’Umbria, vocata alla spiritualità.

La manifestazione si avvale del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, il cui presidente Vincenzo Fumi esprime apprezzamento per il progetto di aggregazione sociale e cittadina di cui il territorio necessita.

Un evento significativo legato alla manifestazione è stato il concerto di Pasqua in Duomo, con i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Zubin Mehta.

Protagonisti di questa terza edizione sono grandi personaggi della scena italiana.

Il 9 maggio Pamela Villoresi interpreta al Teatro Mancinelli “Un castello nel cuore. Teresa d’Avila”, che ha già debuttato il 31 marzo a Roma al Palazzo della Cancelleria in occasione del V centenario della nascita della mistica spagnola. Un allestimento suggestivo sulla drammaturgia di Michele Di Martino con la consulenza dei padri carmelitani Antonio Maria Sicari e Fabio Silvestri, per una rappresentazione che esalta la bellezza della grazia e avvicina al percorso teologico e spirituale e al mondo visionario di una donna carismatica pervasa da un amore smisurato.

Il 23 il concerto di Evelina Meghnagi “Di voce in voce” propone le melodie della tradizione ebraica sefardita e yemenita, nordafricana e italiana, e canti judeo-espanol.

Il 30 Amanda Sandrelli recita un monologo di parole e musica tratto dal piccolo capolavoro letterario “Oscar e la dama in rosa” dal libro di Eric Emmanuel Schmitt, il più rappresentato drammaturgo francese. È la favola malinconica e delicata di Oscar, bambino affetto da leucemia, che, grazie all’amicizia con la volontaria dell’ospedale Nonna Rosa, riesce a vivere intensamente ogni attimo della sua vita, dilatando il tempo e inseguendo la felicità.

Il 5 giugno una produzione inedita in cui Paola Gassman, Luigi Diberti, Evelina Meghnagi e Sergio Basile prestano le loro voci in un concertato vocale con musiche originali eseguite dal vivo dal Maestro Paolo Vivaldi, “I quattro quartetti” da uno dei testi più significativi del premio Nobel Thomas Stearns Eliot, un’epifania del sacro.

Chiude il Festival la festa popolare medievale dal 12 al 14 giugno, con le città di Orvieto e Marostica che si abbracciano idealmente sviluppando progetti comuni, avendo sottoscritto a settembre un patto di amicizia. In sintonia con il tema dell’alimentazione di Expo 2015, il convivium cioè l’arte del banchetto rituale medievale, pone il focus sul cibo con una serata speciale in cui si parla di cibo e si ascolta musica allietati da giocolieri e acrobati, rivivendo le suggestioni di una festa medievale.

Il 13 rivive la famosa Partita Storica di Scacchi a personaggi viventi di Marostica, riconosciuta nel 2011 Patrimonio d’Italia per la tradizione, con la partecipazione degli Sbandieratori dei Borghi, dei Sestieri Fiorentini e il Corteo Storico di Orvieto, con 600 personaggi in costume.

Nei sotterranei del Duomo si può assistere allo spettacolo itinerante “Pietre vive” in cui rivivono le figure dei santi predicatori Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino che insegnavano presso lo Studium Orvietano tra il 1261 e il 1264, anno in cui Papa Urbano IV istituì la festività del Corpus Domini.

Orvieto, infatti, possiede un’ampia rete sotterranea di ambienti scavati nella rupe tufacea: cantine dove conservare vino e alimenti, ricoveri per gli animali, depositi per gli attrezzi, fulloniche per la lavorazione e tintura della lana, il mulino, le cave di pozzolana.

Nei ristoranti e trattorie che aderiscono all’evento si possono gustare piatti rielaborati secondo le ricette medievali e degustare prodotti tipici di Marostica, in uno scambio di tradizioni gastronomiche di reciproca conoscenza e promozione.

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