La stagione 2015/2016 del Teatro Sala Umberto di Roma diventa la prima di un progetto triennale messo a punto in base alle nuove indicazioni del decreto che regola il Fondo Unico dello spettacolo: è così che nasce O.T.I., Officine del teatro italiano, di cui la Sala Umberto fa parte insieme al Teatro Brancaccio, allo Spazio Diamante e allo Spazio Impero (grazie alla collaborazione di Gianluca Ramazzotti), ma l’appello del direttore artistico Alessandro Longobardi è chiaro e di forte attualità.
“Questo gruppo distinto per vocazione e storia, rappresenta un’opportunità per rafforzare il mondo del teatro. Solo un piccolo problema ci preoccupa. Svolgiamo un’attività di interesse pubblico; produciamo molti spettacoli, oltre che ospitarne; perseguiamo la multidisciplinarietà promuovendo la danza, il circo contemporaneo, il musical, la prosa, la musica, i progetti che supportano le categorie più deboli, il teatro ragazzi, la formazione e l’informazione del pubblico, la scuola di teatro – spiega Longobardi – Però, siamo privati. Questo è il problema. Non possiamo essere equiparati ideologicamente ad un soggetto pubblico che svolge le medesime attività. Il nostro pubblico è l’unica ancora di salvezza, ma non è sufficiente per coprire i costi. Speriamo che qualcuno nel paradiso del Mibact si ponga il problema”.
Nell’attesa la Sala Umberto prosegue con la sua linea artistica alternando a spettacoli forti del successo del pubblico e spesso portando in scena attori amati anche dal pubblico televisivo, grandi successi teatrali o progetti inediti. La stagione si apre presto, prestissimo, il prossimo 15 settembre con Un coperto in più, un classico scritto da Maurizio Costanzo negli anni ’70: a raccogliere la difficile eredità di Aldo e Carlo Giuffrè arrivano Maurizio Micheli e Vito diretti da Gianfelice Imparato che daranno vita a una commedia sull’amicizia nonostante ciascuno riveli le proprie debolezze e le proprie meschinità nel perseguire il proprio obiettivo. Ancora drammaturgia contemporanea con Il Metodo di Jordi Galceran (autore spagnolo già in scena nella scorsa stagione con Il prestito): il quartetto di attori formato da Giorgio Pasotti, Fiorella Rubino, Gigio Alberti, Antonello Fassari diretto da Lorenzo Lavia mette in scena una situazione surreale, quasi una sorta di dramma buffo che vede protagonisti, quattro manager che si contendono un posto di lavoro alle prese con il metodo Gronholm.
Elena Sofia Ricci torna a teatro a ottobre con I blues: diretta da Armando Pugliese interpreterà una serie di atti unici tratti da Tennessee Williams. Debuttano per la prima insieme a teatro Stefania e Amanda Sandrelli che saranno le interpreti de Il bagno di Astrid Veillon, commedia tutta al femminile fra pettegolezzi e confidenze che vede in scena anche Elda Alvigini ed Euridice Axen.
La stagione sarà caratterizzata da un immancabile fil rouge, il classico rapporto di coppia raccontato in tre spettacoli che analizzano le sfaccettature dell’intimità e dell’amore, ma anche dei rapporti interpersonali.
“Ho sempre cercato di fare la commedia all’italiana unendo al divertimento l’osservazione della realtà” spiega Angelo Longoni, autore e registra di L’amore migliora la vita (in scena a febbraio), commedia divertente e un po’ scorretta interpretata da Ettore Bassi, Gaia De Laurentiis, Eleonora Ivone, Giorgio Borghetti. Chiudono la stagione ad aprile Simona Izzo e Ricky Tognazzi che sono i protagonisti di Figli, mariti, amanti… una commedia che vive di considerazioni un po’ amare e un po’ comiche sulla difficoltà di accettare il tempo che passa mentre in Appuntamenti al buio Stefano Reali racconta come la perenne connessione possa limitare, se non uccidere la nostra intimità. Dopo una lunga incubazione (durata oltre 25 anni) a novembre debutta in teatro Figli di un dio minore, coproduzione del teatro romano realizzata con Walter Mramor di A.Artisti Associati: tradotto da Lorenzo Gioielli e diretto da Marco Mattolini, il testo di Mark Medoff scritto nel 1978 è noto a molti nella versione cinematografica Ho accettato subito, ma non avevo idea il viaggio che avrei fatto lavorando a questo spettacolo: significa entrare in un altro mondo” spiega Giorgio Lupano che sarà accanto in scena all’attrice Rita Mazza.
Ad arricchire la stagione ci saranno anche Giorgio Tirabassi in Coatto unico senza intervallo (a gennaio), Carlo Buccirosso che parla di famiglia in Una famiglia quasi perfetta, Riccardo Rossi in That’s life che racconta pregi e difetti della vita (a marzo), Biagio Izzo che porta in scena la commedia di Vincenzo Salemme, L’amico del cuore, Pamela Villoresi e Claudio Casadio diretti da Francesco Zecca che si misurano con il noir di Massimo Carlotto, Il mondo non mi deve nulla, Enrico Guarnieri in scena con Il paraninfo di Capuana. Torna anche quest’anno il teatro ragazzi, curato da Livia Clementi, al suo decimo anno d’età.