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In capo al mondo – In viaggio con Walter Bonatti

fotodi Luca Radaelli e Federico Bario

regia Luca Radaelli

con Luca Radaelli e Maurizio Aliffi alla chitarra

immagini a cura di Paola Nessi

progetto luci e tecnica Michele Napione e Marco Mantella

videoinstallazione Daniele Lorenzo Fumagalli

organizzazione Elena Scolari

produzione Teatro Invito

con il sostegno del progetto NEXT Regione Lombardia

patrocinio Cai Lecco

Con la collaborazione di Rossana Podestà

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Debutta al Teatro Libero, per la prima volta a Milano, da martedì 10 a lunedì 16 novembre “In capo al mondo – In viaggio con Walter Bonatti”, omaggio ad uno dei più grandi alpinisti di sempre, l’ultimo grande esploratore, ad opera di Luca Radaelli e Federico Bario.

Uno spettacolo vivo e commovente per raccontare una vita straordinaria, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico attraverso la commistione di più linguaggi, dalla narrazione alle videoinstallazioni, dalla musica dal vivo alle immagini spettacolari.

Tra tanti scatoloni che di volta in volta diventano montagne da ricostruire, prende avvio questa storia, la storia della vita di Walter Bonatti ma soprattutto la filosofia di un personaggio unico e speciale, che ha cercato di superare i propri limiti, come non solo il campione ma ogni uomo dovrebbe fare.

La narrazione di Luca Radaelli, appassionata e precisa, si accompagna alla chitarra suonata dal vivo da Maurizio Aliffi e alle immagini delle imprese più eroiche dell’alpinista per guidare lo spettatore nella più coraggiosa delle spedizioni: la realizzazione dei sogni di un uomo libero.

Un lavoro capace di regalare il fascino dell’avventura e delle conquiste, le esplorazioni nella natura selvaggia, ed onorare a pieno la montagna che Teatro Invito, che opera e vive ai piedi del Resegone e della Grigna, non può non sentire parte di sé.

Martedì 10 novembre alle ore 19 si terrà al Teatro Libero l’incontro Bonatti, l’ultimo esploratore con i giornalisti Sandro Filippini, storico della Gazzetta dello Sport, Roberto Serafin, scrittore di montagna e Roberto Rizzente, critico di teatro. Con loro Luca Radaelli, regista e attore.

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NOTE DI REGIA

Lecco, la città dove sono nato, è una delle capitali mondiali dell’alpinismo. A Lecco tutti vanno in montagna, parlano di montagna. Io amo la montagna, ma ho scelto di occuparmi di teatro. Qual è il nesso?

Come diceva Carlo Mauri, un grande alpinista lecchese: “l’avventura, l’amore e l’arte sono le tre cose che ti fanno battere il cuore”.

L’incontro con Walter Bonatti è avvenuto, non a caso, in una sala teatrale in una serata a lui dedicata: incontravo un eroe del nostro tempo. Che cos’è un eroe? Chi conduce una vita esemplare e quale vita è più esemplare di quella di Bonatti? Ma dietro ogni vita ci sono mille contraddizioni, così ho voluto scavare per capire. Per trovare l’uomo, come avrebbe detto lui.

Racconterò l’epoca degli alpinisti pionieri, priva di grandi sponsor e di grandi mezzi tecnologici. Racconterò le grandi scalate del Dru, del Cervino, del Gasherbrun IV, i successi internazionali così come le sconfitte: la tragedia del Monte Bianco, e quella sfiorata del K2. Il passaggio dall’esplorazione in verticale a quella in orizzontale, nel vasto mondo. La celebrità, l’amore, la morte.

Dietro Walter Bonatti non ci sono solo le leggendarie imprese alpinistiche, né le celebri esplorazioni condotte per Epoca, dietro Bonatti c’è una filosofia di vita. C’è la volontà di arrivare alla meta senza compromessi, in un confronto leale con la Natura. C’è la curiosità, la voglia di conoscere, quella che condusse Ulisse oltre le colonne d’Ercole. C’è l’umiltà di confrontarsi con culture diverse dalla nostra, magari da noi considerate arretrate e invece più sagge perché in armonia con gli elementi naturali. C’è un grande senso della giustizia, quello che portò Bonatti a lottare per cinquant’anni, ostinatamente, per ristabilire la verità sulla spedizione del K2.

Perché sono gli uomini a incrinare l’armonia del mondo, con le invidie, le falsità, gli opportunismi. L’ideale di Bonatti è invece un ideale di purezza.

Così, ripercorrendo la vita di un uomo, noi compiamo una riflessione sulla vita di ogni uomo. Ognuno di noi, anche se non arriverà a compiere le imprese di Bonatti, si dovrà confrontare con le proprie sfide, con i propri traguardi, dovrà scegliere tra la purezza e il compromesso, tra la giustizia e l’opportunismo. Ognuno di noi dovrà ricordare che non si è fatti “per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.

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LUCA RADAELLI

Nato a Lecco nel 1959 e laureato in lingue all’Università Statale di Milano, dirige dal 1986 la compagnia Teatro Invito.

Attore, regista, drammaturgo, ha firmato, tra gli altri, gli spettacoli Il racconto dei promessi sposi (Premio ETI/Stregagatto), Il partigiano Johnny, La colonna infame, Una questione di vita e di morte. Ha diretto spettacoli in Svizzera, Spagna e Algeria. È direttore artistico del Festival nazionale “L’ultima luna d’estate” dal 1996.

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TEATRO INVITO

Attiva dal 1986, la compagnia è riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come “compagnia di rilevanza artistica nazionale”. Ha elaborato una drammaturgia originale che prende spunto da fonti letterarie ma anche dal lavoro di improvvisazione degli attori, in un’alternanza di narrazione e dialogo, azione corale e canto, alla ricerca di un teatro popolare e d’arte, frequentando con successo anche il settore del teatro ragazzi. Cifra del gruppo è portare il teatro in luoghi inusuali come cascine, giardini, parchi, vigne. Luca Radaelli, leader del gruppo, firma le principali regie e porta in scena monologhi basati su testi originali programmati in tutt’Italia. L’attività produttiva convive con un’intensa attività sul territorio a nord di Milano, che comprende laboratori, letture teatrali, cene letterarie e l’organizzazione di alcune rassegne per le scuole e dei Festival estivi “I luoghi dell’Adda” e “L’ultima luna d’estate”, dal 2015 riconosciuto dal Ministero come festival nazionale.

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Teatro Libero

Via Savona, 10 – Milano

Da lunedì a sabato: ore 21 Domenica ore 16

Intero € 21 Ridotto under26 e over60 € 15 Prevendita € 1,50 Allievi Teatri Possibili con TPCard € 10 (prime rappresentazioni € 3) Studenti universitari € 10

CONTATTI – 02 8323126 – biglietteria@teatrolibero.itwww.teatrolibero.it

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Le prossime date di In capo al mondo sono:

27 novembre Trento, Teatro Portland30 gennaio 2016 Piacenza Spazio Trieste 34 13 febbraio Verona Teatro Scientifico 27 febbraio Cassano Valcuvia Teatro Periferico22/23 marzo Avezzano Teatro dei Colori 24 marzo Lucerna (Svizzera) Società Dante Alighieri.

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