Due serate dedicate alla danza nella Sala Leo de Berardinis all’Arena del sole hanno visto in scena la compagnia Aterballetto in tre creazioni coreografiche contemporanee, due di Michele Di Stefano e una di Johan Inger.
Prodotto dalla Fondazione nazionale della danza Aterballetto in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, il progetto nasce dalla volontà di ricreare scenari e quadri scenici particolari inseriti nell’ambito della danza contemporanea.
Upper-East-Side è il primo momento coreografico, nato dall’input di Michele Di Stefano di riflettere sulle dinamiche che il movimento dei corpi dei danzatori (Saul Daniele Ardillo, Hektor Budlla, Alessandro Calvani, Marietta Kro, Ivana Mastroviti, Riccardo Occhilupo, Roberto Tedesco, Serena Vinzio e Chiara Viscido) produce nello spazio creando un vero e proprio “paesaggio” capace di trasportare lo spettatore indirettamente sul palco, rendendolo testimone oculare di quel processo di creazione del tutto originale, accompagnato dalla musica di Lorenzo Bianchi Hoesch.
E-ink, interpretato dai danzatori Damiano Artale e Philippe Kratz, è un lavoro che, come spiega il coreografo Michele Di Stefano, “nasce dalla curiosità per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione”. Interessante la dinamica con la quale i due danzatori si incontrano/scontrano durante tutta la durata della coreografia, sulla musica di Paolo Sinigaglia.
Il terzo e ultimo spaccato coreografico è opera del coreografo Johan Inger e, grazie alle sonorità della splendida e ricercata musica di Tom Waits, riporta lontano nel tempo agli anni’50, creando situazioni e pantomime tra i danzatori che raccontano di un mondo imperniato sulla solitudine e sulla difficoltà delle relazioni interpersonali. Gli interpreti sono Damiano Artale, Alessandro Calvani, Philippe Kratz, Marietta Kro, Riccardo Occhilupo, Giulio Pighini, Lucia Vergnano, Serena Vinzio e Chiara Viscido.