Spettacoli, letture e concerti, di cui tantissimi ad ingresso gratuito, nei luoghi più suggestivi ed insoliti di Bergamo e dintorni, tra fiumi, valli e pezzi di storia; drammaturgie originali e grandi classici, storie appassionanti e coinvolgenti, storie di santi e di cantanti, di ciclisti e di eroi. Prime assolute e grandi successi sul tema del Sacro e della sua umanità, come piccole stelle tirate giù dal cielo alla Terra.
Entra così nel vivo dal 1 luglio – la quattordicesima edizione del Festival deSidera – Teatro e territorio, ideato da Teatro degli Incamminati e Associazione InAtto con la direzione artistica di Gabriele Allevi e Luca Doninelli, anche quest’anno appuntamento molto atteso dell’estate. “Tante storie. Dal Vangelo a Shakespeare, da Omero a Beckett. Storie di eroi, di santi, di bestie. Da Felice Gimondi a Édith Piaf, da un evangelista (Marco, che si trasforma in un rude romano) a un altro (Matteo, umile ebreo devoto). Storie che ci fanno volare con l’immaginazione ma capaci anche di riportare sulle assi di un palco o in un’arena estiva le ferite del mondo in cui viviamo, le sue contraddizioni”. Come scrive nella presentazione lo stesso Doninelli.
Un progetto realizzato con Fondazione Cariplo – Bando Cultura Sostenibile con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, provincia di Bergamo e regione Lombardia e sostenuto da Camera di Commercio, Fondazione Banca Popolare di Bergamo, Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Credito Valtellinese e Fondazione Istituti Educativi e dallo sponsor Kartenia.
Dopo gli assaggi nel mese di giugno di deSidera, si parte con gli eventi più attesi, a cominciare da Bergamo nella chiesa di San Bartolomeo, dove il 1 luglio sarà Sandro Veronesi ad incantare il pubblico con il suo Non dirlo, il vangelo di Marco, tratto dall’omonimo libro pubblicato da Bompiani prodotto dal Teatro Metastasio stabile della Toscana. Al centro del lavoro il primo vangelo, quello dell’azione, il più breve e il più imperscrutabile.
Venerdì 8 luglio a Seriate il palcoscenico sarà tutto per la produzione di Teatro degli Incamminati e DeSidera, Enoche Harden scritto dal poeta inglese Alfred Tennyson, popolarissima storia di mare e di amore, uno dei maggiori best seller dell’Ottocento poi musicata da Richard Strauss nella versione tedesca, qui in prima nazionale, con in scena Fabio Zulli e Emanuela Piemonti al pianoforte.
Altra produzione del Teatro degli Incamminati e deSidera è Gimondi, una vita a pedali di Paolo Aresi con Matteo Bonanni e la fisarmonica di Gino Zambelli (regia di Alberto Salvi) storia della vita del bergamasco Felice Gimondi, campione del ciclismo e uomo straordinario, dalle corse in bici per le strade sterrate del paese alle prime vittorie (9 luglio a Bariano, 27 luglio a Paladina il 31 luglio a Pedrengo).
Domenica 10 luglio a Treviglio il palcoscenico sarà tutto per Gene Gnocchi anche autore di Cosa fare a Faenza quando sei morto, monologo lunare su questo mondo fatto di “notizie imperdibili” che sarebbe meglio perdersi, flusso di coscienza tra la confessione personale e la satira spietata. Dal suo omonimo romanzo, Gene Gnocchi dipinge un personaggio memorabile che sbeffeggia la nostra ossessione per la celebrità, l’ansia di essere à la page e le nostre velleità intellettuali.
Ritorna a deSidera (giovedì 14 luglio a Villa Albani di Mozzo) il Teatro delle Albe con Rumore di Acque, intenso e celebre lavoro di Marco Martinelli con in scena Alessandro Renda che racconta, nello stile della compagnia romagnola, la strage degli innocenti nel canale di Sicilia, secondo atto di un progetto sviluppato tra Mazara del Vallo e Ravenna.
Grande attesa quest’anno per lo spettacolo Odisseo, il folle volo di e con Tiziano Ferrari e più di dieci attori messo in scena per la prima volta nell’ex carcere di Sant’Agata di Bergamo (dal 21 al 24 luglio). Una coproduzione di deSidera che, in pieno stile del festival, porta il teatro in luoghi insoliti per illuminarli con un faro speciale. Un viaggio che il pubblico può comporre attraverso i piani delle ex carceri di Sant’Agata: chi ascoltare, quale storia seguire, diventando protagonista della propria personale Odissea.
Mentre in anteprima a Bergamo nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna (domenica 11 settembre) andrà in scena Maryam di Luca Doninelli con Ermanna Montanari e la regia di Marco Martinelli (produzione Teatro delle Albe e Teatro degli Incamminati). Un lavoro per parlare della Madonna, definita nel Corano “la veritiera”, e delle donne palestinesi che la invocano fuori dalla grotta di Nazareth perché con lei condividono la morte di un figlio.
Arianna Scommegna è protagonista del Magnificat di Alda Merini (7 ottobre a Urgnano e 8 a Bonate Sotto) con la regia di Paolo Bignamini – produzione deSidera/Gli Incamminati – capace di restituire tutta la carnalità e intimità della poetessa milanese nei panni della Vergine Maria con l’accompagnamento musicale dei solisti del Duomo di Bergamo accompagnati e diretti dal Maestro Luigi Panzeri.
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Tra gli altri spettacoli segnaliamo ancora:
A Treviglio domenica 14 agosto si festeggia con I sonetti della pastasciutta, famosi endecasillabi in dialetto romanesco di Aldo Fabrizi, nella scelta drammaturgica di Gabriele Parillo (anche interprete) e Gabriele Allevi. Ad affiancare Parrillo, romano verace, il quintetto bergamasco I bordi capace di rielaborare le arie popolari più note per uno spettacolo di sapere e sapori.
Grande attesa per lo Stabat Mater del Faber Teater, esperienza acustica che attraverso il linguaggio del teatro musicale, universale e popolare e la drammatizzazione dei canti, ripropone il vasto e meraviglioso repertorio sacro con lingue e mondi diversi, dal latino del “Miserere” e dello “Stabat Mater al nuorese di “Sette ispadas de dolores” all’arberesh degli albanesi trapiantati in Italia nel ‘400, che cantano i lamenti della Madonna; al volgare di “Donna del Paradiso-Crucifige” (sabato 27 agosto, Cepino, Santuario della Cornamusa).
E ancora il Teatro dell’Orsa con racconti dimenticati (15 luglio a Romano di Lombardia e 16 luglio a Mapello) Tiziano Ferrari con una riscrittura dell’Odissea (dal 21 al 24 a Bergamo nell’ex carcere di Sant’Agata), Maurizio Donadoni e Sebastiano Tringali con Secretum di Francesco Petrarca (28 luglio ad Almenno San Salvatore), Pino Petruzzelli con Storie di uomini e di vini (Scanzorosciate, 29 luglio).
Angela Demattè a deSidera debutta con Mad in Europe, premio Scenario 2015, storia surreale e ironica di una donna impazzita al Parlamento Europeo che non ricorda più la sua lingua madre e riesce a parlare solo un dialetto informe (Bergamo, 3 settembre) mentre Luna Pizzo Greco da voce alle parole di Erri De Luca nel reading teatrale Nel nome della madre (1 ottobre a Gromlongo)
Si parla di perdono nel lavoro di teatro danza di Gabriele Parrillo, in scena con Ambrose Laudani e la partecipazione straordinaria dell’attore cinematografico Hal Yamanouchy con la regia di Rosario Tronnolone (2 settembre Sotto il Monte, 9 settembre a Bergamo), di animali che esaltano e accompagno le opere dei santi in Animalisanti con Ferruccio Filippazzi e le musiche dal vivo di Luca Rassu (Gandino, 3 settembre), di Edith Piaf nel recital di Chiara Nicastro (18 settembre a Brembate) con gli arrangiamenti di Antonio De Dedda (pianoforte), Jorze Paz Verasteui (chitarra) e Lydia Schmidl (fisarmonica).
deSidera 2016 sostiene la parrocchia latina di Aleppo e Padre Ibrahim Alsabagh. Al termine di tutti gli spettacoli verrà messa a disposizione l’edizione 2016 de “i taccuini di deSidera” un quadernetto da disegno e appunti con un’opera di Gianriccardo Piccoli appositamente e gratuitamente realizzata per il festival. Il taccuino 2016 offrirà l’occasione per raccogliere fondi in favore dell’opera di Padre Ibrahim Alsabagh che offre assistenza ai bambini, alle famiglie e agli anziani nella città martoriata dalla guerra.
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Inizio spettacoli: ore 21 e ore 21.15
Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito tranne dove segnalato.
Per informazioni consultare il sito www.teatrodesidera.it o contattare 3471795045