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Gérard Korsten e Josef Špaček in concerto

Il 24 novembre, ore 20.45, all'Auditorium Pollini, Padova

fotoLa 51ª Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto, intitolata “Il suono molteplice”, prosegue giovedì 24 novembre (ore 20.45) all’Auditorium Pollini di Padova con un concerto diretto da Gérard Korsten con la partecipazione straordinaria di una stella del violinismo odierno: Josef Špaček.

Il programma della serata accosterà il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 77 di Johannes Brahms alla Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore op. 38 di Robert Schumann. Dopo l’esecuzione dell’Ouverture, Scherzo e Finale op. 52 e del Concerto per pianoforte orchestra, ascoltati nei precedenti due appuntamenti, prosegue così il “Percorso Schumann” che comprende, tra altro, l’esecuzione integrale delle Quattro Sinfonie del grande compositore tedesco.

Già applaudito nelle scorse stagioni a Padova, Gérard Korsten è tra le personalità più prestigiose del panorama concertistico internazionale. Direttore principale dal 2005 della Symphonieorchester Vorarlberg Bregenz, in Austria, è infatti richiesto come direttore ospite dai principali teatri e orchestre di Europa, Asia, Australia e Sud Africa.

Il concerto vedrà inoltre impegnato, in veste di solista, un virtuoso come Josef Špaček. Nato nella Repubblica Ceca nel 1986, si è affermato rapidamente come uno tra i violinisti più talentuosi della sua generazione. Ha studiato, fra gli altri, con Itzhak Perlman alla Juilliard School di New York e ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali. Oltre che per il bel suono del suo violino (un Jean-Baptiste Vuillaume del 1855), Špaček si distingue per la tecnica virtuosistica senza sbavature e la grande empatia con il pubblico.

La serata si aprirà con l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra op.77 scritto da Brahms nell’estate del 1878 per Joseph Joachim ed eseguito il primo gennaio 1879 a Lipsia, sotto la direzione dello stesso compositore. Inizialmente non incontra il successo di pubblico desiderato dall’autore. I suoi contemporanei lo ritengono difficile, sia per l’ampiezza della sua concezione sia per il linguaggio innovativo che Brahms esprime privilegiando un amalgama equilibrato tra solista ed ensemble strumentale, rispetto alla tradizionale contrapposizione tra solista e orchestra. L’opera presenta un solido impianto formale privo di sperimentazioni; è evidente la grande coerenza d’insieme per cui ogni tema, ogni modulazione, ogni passaggio, è sempre la diretta conseguenza di quanto precede.

Nella seconda parte del concerto il maestro Korsten dirigerà quindi la Prima Sinfonia di Schumann. Una composizione che nasce in un periodo di particolare fertilità compositiva, tanto che viene abbozzata in pochi giorni e completata in meno di un mese, tra il gennaio e il febbraio del 1841. La prima esecuzione assoluta avviene al Gewandhaus di Lipsia il 31 marzo dello stesso anno, sotto la direzione di Mendelssohn. La freschezza creativa e la spensierata leggerezza dei temi della sinfonia sono in parte spiegate dai sottotitoli assegnati, e successivamente rimossi, dei vari movimenti: Risveglio della primavera – Sera – Compagni di lieti giochi – Piena primavera, brevi accenni programmatici che, pur non alludendo ad alcun tipo di descrittivismo bucolico, suggeriscono il sentimento unitario con cui è stata pensata la composizione.

Come di consueto il giorno del concerto, alle 10.30, sempre all’Auditorium Pollini, sarà aperta al pubblico la prova generale: biglietto intero euro 7, ridotto studenti euro 3.

Inoltre, su iniziativa dell’Associazione Amici dell’OPV, alle ore 19.00, nella Sala Paladin di Palazzo Moroni, il musicologo Giorgio Pestelli terrà una introduzione all’ascolto del concerto.

Info: www.opvorchestra.it, tel. 049 656848

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