Arturo Toscanini nasce a Parma il 25 marzo 1867. Il programma di iniziative del Teatro alla Scala, per celebrare i 150 anni dalla nascita e i 60 dalla scomparsa del grande direttore, culmina nel concerto diretto proprio il 25 marzo da Riccardo Chailly, ma si apre già il 21 marzo con l’inaugurazione della mostra “Arturo Toscanini. La vita e il mito di un maestro immortale” a cura di Harvey Sachs e Franco Pulcini presso il Museo Teatrale alla Scala. La mostra è realizzata insieme a Rizzoli Libri Illustrati, editore del volume dal medesimo titolo curato dal professor Marco Capra, e interamente sponsorizzata da Salini Impregilo. Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato un video sulla vita del Maestro Toscanini, curato dal biografo Harvey Sachs. La mostra sarà aperta al pubblico dal 22 marzo, mentre il volume sarà già in libreria dal 16 marzo.
La settimana successiva seguiranno presentazioni del libro ed eventi negli Stati Uniti presso la Library of Congress e alla Union Station di Washington (27 e 28 marzo) e Rizzoli Bookstore di New York (29 marzo), tutti realizzati da Salini Impregilo in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Washington e con la partecipazione dei Cameristi della Scala.
Il 25 marzo 2017 il Maestro Riccardo Chailly sarà sul podio per un concerto straordinario in occasione del 150° compleanno dell’uomo che più di ogni altro ha segnato la storia della direzione d’orchestra nel nostro Teatro. Il M° Chailly, che è oggi Direttore Musicale del Teatro alla Scala e Direttore dell’Orchestra del Festival di Lucerna, posizioni occupate entrambe a suo tempo da Toscanini, dirigerà la Sinfonia n° 7 di Beethoven, lo Stabat Mater e il Te Deum dai Quattro Pezzi Sacri di Verdi e in conclusione, sempre di Verdi, l’Inno delle Nazioni con il Coro del Teatro alla Scala diretto da Bruno Casoni e la partecipazione del tenore Fabio Sartori. Si tratta di una pagina d’occasione che mette però in luce l’impegno umanitario che sempre ispirò Toscanini e lo stesso Verdi, e che assume un particolare significato in tempi di nuove divisioni.
Il Teatro alla Scala e il suo Museo intendono celebrare il direttore che ha portato il Teatro a un nuovo grado di eccellenza musicale, secondo i nuovi intendimenti del Novecento, e allo stesso tempo rendere omaggio all’uomo fedele agli ideali democratici di Mazzini e di Garibaldi. Il perfezionismo musicale, la concentrazione sullo spettacolo, l’impegno assoluto nell’esecuzione sono tutti temi legati alla sua figura di artista e organizzatore. Dopo Toscanini, la figura stessa del direttore d’orchestra è mutata nell’immaginario collettivo e nella sua funzione all’interno del Teatro alla Scala ma anche negli Stati Uniti e nel mondo. La sua opera è anche legata all’introduzione dei repertori sinfonici tedeschi fra il pubblico italiano; infatti, nel 1930, Toscanini fu il primo direttore d’orchestra non di scuola tedesca a dirigere al Festival wagneriano di Bayreuth.