di Heiner Müller
Regia di Daniele Santisi
con Alessandro Manfredi, Federica Libretti, Maya Castellini, Olga Egorova, Valeria Insogna, Daniele Santisi
produzione Compagnia Teatrale Università degli Studi di Milano – Skené Company Milano
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“Mauser” è una tragedia contemporanea ambientata ai tempi della divisione della Germania, scritta negli anni ‘70 da Heiner Muller, considerato il secondo autore tedesco dopo Bertolt Brecht. Protagonista è “A”, che dopo essersi distinto durante la Guerra Civile, è chiamato dal Tribunale Militare della Rivoluzione per compiere le esecuzioni di Tutti i Nemici del Partito. ”A” comincerà a sentirsi interrogato dalla sua stessa umanità nei confronti dei nemici che ha l’incarico di uccidere. Uno di questi, membro del partito e suo predecessore, gli mostrerà l’unica via percorribile oltre a quella indicata, il martirio. Il Comunismo è adottato nell’opera come pretesto e sfondo storico della vicenda, non per calare in un momento particolare le azioni dei personaggi ma quasi per dare ancora più astrazione ai caratteri simbolici dell’opera.
Terzo della trilogia sperimentale a cui appartiene, preceduto da “Filottete” e da “L’Orazio”, il “Mauser” sembra essere la meno conosciuta e rappresentata delle tre opere che segnano il deciso cambiamento di rotta di Heiner Muller verso un teatro che non offre più soluzioni.
Questa nuova scrittura, concepita tra il ’65 e il ’70, ancora in parte eredità del maestro Bertolt Brecht, se ne distacca però profondamente per almeno due ragioni: innanzitutto viene completamente abbandonata la dimensione quotidiana della realtà in scena, attraverso il recupero dei classici e dei miti, tanto nei contenuti quanto nella forma drammaturgica; in secondo luogo sembra che il motivo “didattico” del dramma dialettico, avvicinandosi anche qui alla sensibilità greca, non si realizzi più in una soluzione più o meno esplicitata nel testo, bensì in una focalizzazione crescente di un paradosso umano di volta in volta diverso, ma senza soluzione e quindi sublime, tragico in senso stretto. E’ così che nel “Mauser” vediamo fronteggiarsi due dei modi fondamentali dell’essere uomini che cozzano e si abbracciano: il Coro ed A.
Il comunismo che viene adottato come pretesto e sfondo storico della vicenda, più che calare in un momento particolare le azioni dei personaggi, serve quasi a dare ancora più astrazione ai caratteri palesemente simbolici dell’opera. Tutto questo non è naturalmente servito ad evitarle una puntuale censura in GermaniaEst, fino alla caduta del muro.
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Date e orari
Da mercoledì 3 a giovedì 4 maggio ore 21.00
biglietti: interi 16 euro, ridotti 12 euro
telefono: 02.8323126 www.teatrolibero.it
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Biglietteria
Teatro Libero – via Savona 10, Milano
02-8323126 biglietteria@teatrolibero.it
ufficio stampa: Simona Griggio
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