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Tramedautore 2017, festival internazionale delle drammaturgie

Dal 13 al 24 settembre a Milano

Foto di Tarvo Hanno Varres

11 spettacoli, 2 performance di strada, 9 nel Chiostro del Piccolo Teatro Grassi

6 concerti, 1 film, 4 residenze, 1 giornata di studi

Torna Tramedautore, festival internazionale delle drammaturgie, in un’edizione rinnovata, affidata per il primo anno alla direzione artistica di Benedetto Sicca, drammaturgo e regista, per attraversare molti territori e linguaggi, verbali e non verbali ed elaborare un pensiero sulla contemporaneità: una vocazione che ogni giorno viene rinsaldata dalla bussola culturale che l’istituzione che ci accoglie, costituisce per tutti noi.

Le opere provenienti dall’Italia, Belgio, Gran Bretagna, Svezia e Olanda, saranno concentrate sulla fragilità dei valori di quella parte di Europa teoricamente alla testa del continente “a due velocità”.

In questa edizione le vite dei cittadini saranno raccontate dagli autori con la capacità di fotografare le situazioni e gli stati d’animo di ciascuno di noi, le paure e le fragilità, di cui, forse, non abbiamo ancora coscienza, in un costante e attivo dialogo con il pubblico, ricercato con modalità e strumenti di volta in volta diversi in base alla poetica e alla metodologia degli autori/artisti.

Il festival si apre al Piccolo Teatro Studio Melato mercoledì 13 alle ore 19.30 con la prima milanese di Mi sa che fuori è primavera, in cui il libro di Concita De Gregorio, edito da Feltrinelli, si trasforma in un’azione condivisa con il pubblico ad opera di Giorgio Barberio Corsetti e Gaia Saitta. In scena la drammatica storia di amore e di assenza di Irina, che dopo aver subito il peggiore dei traumi possibili, la sottrazione delle figlie ad opera del marito, deve imparare a rimettere insieme i frantumi della propria vita, come in un puzzle. Un lavoro poetico sull’amore e sul potere salvifico della parola che coinvolge direttamente gli spettatori per interrogarsi su quanto davvero sappiamo di chi ci sta accanto (al termine dello spettacolo si terrà un incontro con Concita De Gregorio e Gaia Saitta, nel Chiostro del Teatro Grassi).

Giovedì 14 alle ore 17, in Piazza Castello, Largo Greppi, Piazza Gae Aulenti e via Dante (alle 19 in Piazza del Duomo) il collettivo IfHuman, formato da artisti di diversa nazionalità e provenienza con sede a Bruxelles, porta per la prima volta a Milano la performance Stop and dance with me, fugaci incontri danzanti, a volte lenti e a volte sfrenati, che coinvolgono i passanti conducendoli in una bolla di musica che solo loro possono ascoltare.

Alle ore 19.30 al Piccolo Teatro Grassi, Chiara Guidi, da sempre impegnata in una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica, debutta insieme a Michele Rabbia (percussioni, elettronica) e Daniele Roccato (contrabbasso, elettronica) con Monsieur Teste, di Paul Valéry. Una produzione Societas, per tentare di mettere in musica le parole di un testo filosofico con l’obiettivo di entrare con il suono nell’essenza stessa del pensiero.

Il dopoFestival è affidato ad uno specialissimo evento a cura di Yamaha: da giovedì 14, alle ore 21.30 nel Chiostro Nina Vinchi, si costruiscono “trame sonore” con il pianista e compositore Cesare Picco, sperimentatore trasversale in ogni ambito musicale. Toccherà a lui disegnare un percorso alternativo al libro Genji Monogatari (La storia di Genji), uno dei testi più importanti della letteratura giapponese che narra le vicissitudini, i turbamenti e gli amori di Genji, il Principe Splendente. Un libro che è un esercizio di contemplazione che il pianista, individuando sei macro-temi, tenta di trasformare in suono mediante l’uso dell’improvvisazione totale. Sei imperdibili appuntamenti, per un posTrame raffinato e poetico: Mother (giovedì 14), Dance (sabato 16), Life (lunedì 18), Spirit (martedì 19), Beauty (venerdì 22) e Silence (domenica 24).

Tramedautore porta per la prima volta in Italia il performer e attore svedese Iggy Lond Malmborg, da tempo impegnato ad analizzare i metodi nascosti di inclusione ed esclusione che contengono gli spazi dell’arte con due imperdibili lavori: venerdì 15 ore 19.30 al Teatro Studio Melato, l’artista debutta con 99 Words for Void, lucido lavoro con la drammaturgia di Johan Jönson – con la partecipazione del Quintetto di Ottoni della Civica Orchestra di Fiati di Milano – in cui due cavalieri, armati di frasi fatte, slides, una chitarra elettrica e musica metal, tentano di assumere il loro ruolo di difensori dei valori fondamentali della retorica umanistica: l’uguaglianza tra tutti gli uomini, la libertà di parola e il teatro come il luogo più democratico del mondo per creare uno spazio in cui l’alienazione può essere sperimentata.

Sabato 16 alle ore 19.30 al Piccolo Teatro Grassi, Iggy Lond Malmborg debutta con Physics and Phantasma, lavoro dedicato alla funzione, produzione, bisogno di fantasia, basato sulle parole (o sulla loro possibile mancanza). Uno spettacolo che convoca fortemente l’immaginazione del pubblico, attraverso l’affermazione di – o la resistenza a – motivi suggeriti.

Domenica 17 alle ore 19.30 al Piccolo Teatro Studio Melato, IfHuman debutta con il suo spettacolo cult Fear and Desire, progetto e regia Gaia Saitta e coreografia di Julie Anne Stanzak per riscoprire un territorio di vulnerabilità scenica, per andare là dove le parole non bastano, quel mondo di teatro e danza aperto dall’esperienza del Tanztheater di Pina Bausch, di cui la coreografa è parte.

Lunedì 18 alle ore 19.30, si terrà nel Piccolo Teatro Grassi la proiezione del docu-film Stop Acting Now – Extended Edition di e con Wunderbaum, collettivo di performer olandesi dallo sguardo profetico, regia cinematografica di Mijke de Jong, in cui gli attori, convinti che il teatro non basti a fare la differenza, smettono di fingere di agire e passano davvero all’azione, nel tentativo di cambiare radicalmente il mondo.

Martedì 19 alle ore 19.30 al Piccolo Teatro Grassi, Wunderbaum debutta con Looking for Paul, originale e ironica performance che segue le tracce, come in una soap opera, dell’artista contemporaneo americano Paul McCarthy, autore della scultura Santa Claus, conosciuta come Gnomo Buttplug, commissionata dal Comune di Rotterdam e poi spostata di piazza in piazza a seguito di forti contestazioni. Prima dello spettacolo, alle ore 18 nello spazio conferenze del Teatro Grassi si terrà un incontro sull’opera di McCarthy a cura di Michele Robecchi, critico d’arte.

Mercoledì 19.30, al Piccolo Teatro Grassi, la Compagnia Angius – Festa presenta in prima milanese Opera sentimentale della giovane e talentuosa drammaturga Camilla Mattiuzzo, regia di Matteo Angius e Riccardo Festa, anche in scena con Woody Neri. Storia semi-vera di una famiglia allo sbando che ripercorre sul divano di casa i ricordi più salienti della vita, interpretandoli naturalmente a proprio modo.

Industria Indipendente in collaborazione con Carrozzerie N.O.T. e Area06, tra le realtà più interessanti della scena underground romana, debutta in prima milanese con due lavori (entrambi con testo e regia di Erika Z. Galli e Martina Ruggeri): I ragazzi del cavalcavia (giovedì 21 settembre ore 19.30, Piccolo Teatro Grassi) dramma asciutto e potente ispirato alla vicenda dei fratelli Furlan che nel 1996 lanciarono da un cavalcavia un masso di tre chili uccidendo una donna, e Lucifer (venerdì 22 ore 19.30, Teatro Grassi), performance che unisce la dimensione autoriale, musicale, scenica e performativa per indagare la figura dell’angelo caduto, Lucifero, essere catapultato in un’altra dimensione, figlio cacciato dal padre che si ritrova a dover nascere di nuovo.

Sabato 23, nel Teatro Grassi ore 19.30, Silvio Peroni mette in scena in prima nazionale Men in the Cities, testo pluripremiato del geniale drammaturgo e attore inglese Chris Goode, che partendo da due episodi di cronaca nera, istantanee di vite apparentemente scollegate, indaga il concetto di male e di complicità, concentrandosi sulle forze che regolano le nostre relazioni e mostrandoci, come in una sinfonia, diversi personaggi, ognuno alle prese con una crisi.

La conclusione di questa edizione di Tramedautore è affidata alla prima milanese della Compagnia The Baby Walk e al testo di Livia Ferracchiati, anche regista, dal titolo Todi is a small town in the center of Italy (domenica ore 19.30 Piccolo Teatro Grassi), produzione del Teatro Stabile dell’Umbria/Terni Festival, spettacolo teatrale e al contempo inchiesta sui tabù e la morale ai nostri giorni in cui Todi diventa specchio della provincia italiana e dell’intera nazione.

Da segnalare la collaborazione con la casa editrice Cue Press, che pubblicherà per il mese di settembre alcuni dei testi che verranno presentati in questa edizione del Festival.

Altra fondamentale novità di quest’edizione di Tramedautore è l’avvio di una sezione di alta formazione, Trame Temporary School (TTS).

Ad essere coinvolti saranno giovani attori/performer selezionati in collaborazione con il Centro Teatrale Santacristina, allievi dell’Accademia di Brera, allievi traduttori del SSLM Istituto Universitario Carlo Bo, con l’obiettivo di sviluppare, attraverso diversi processi, la possibilità di coniugare in ambito pedagogico drammaturgia e creazione contemporanea.

La TTS nasce grazie alla collaborazione di: mare culturale urbano, BASE Milano, Zona K, Associazione Ludwig – officina di linguaggi contemporanei.

Nel corso di Tramedautore, nel Chiostro Nina Vinchi, alle ore 19, durante l’aperitivo, verrà offerta al pubblico la perfomance Una parola al giorno, dal progetto nato a Firenze nel 2010, dall’idea di due giovani poco più che ventenni con l’intento di riscoprire parole belle, comuni o poco conosciute. Ognuno dei nove appuntamenti proporrà una diversa parola in forma di mini drammaturgia, affidata ai giovani attori che prendono parte alla Trame Temporary School.

Lo spirito dell’edizione 2017 del Festival è quello di invitare gli spettatori a stare con Tramedautore dall’orario dell’aperitivo fino all’ora di andare a letto. Dalle 19 alle 24 gli spazi del Piccolo saranno animati dalle diverse attività del Festival e il pubblico potrà condividere con gli artisti ospiti due settimane di divertimento, di cultura, di pensiero.

Un particolare ringraziamento al Piccolo Teatro di Milano che ci permetterà questa nuova occasione di incontro con la città.

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