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“Amore”, la ritualità della fine

Andato in scena al Teatro Gobetti di Torino il 17 aprile 2018

Al Teatro Gobetti di Torino va in scena “Amore” ultimo lavoro della pluripremiata compagnia Scimone Sframeli, due artisti messinesi che con l’originalità e il rigore del loro lavoro si sono imposti sulle scene internazionali. “Amore” è uno spettacolo tragicomico che racconta la contingenza della fine, dell’amore e dei rapporti umani, come mezzo attraverso il quale poter esprimere totalmente se stessi senza paure, remore o rimorsi. Ambientato in un cimitero, due lapidi, che fungono anche da letti, sono gli unici elementi scenici per uno spettacolo che si muove soprattutto in un costante balletto rituale fra il passato ed un inevitabile futuro di una coppia di teneri anziani, che non vogliono spegnere gli ardori d’amore nonostante l’età e la demenza senile di lui, ed un’altra composta da due vigili del fuoco omosessuali, che hanno sempre nascosto in gioventù il loro reciproco amore proibito. La messa in scena, così come il testo, hanno una forte componente rituale, ricamando intorno al tema della fine, della memoria, dei rimorsi, per superarli, per trasformarli, andare oltre alle mancanze passate e poter vivere finalmente in maniera totale se stessi. L’uso di ripetizioni, parallelismi, incroci e sovrapposizioni ci portano in un mondo annebbiato di rutilanti rapporti logorati che si vogliono risvegliare, far risplendere, sublimare ad un passo dalla fine.

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Visto al Teatro Gobetti di Torino martedì 17 aprile 2018

Amore

di Spiro Scimone
con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber
regia Francesco Sframeli
scena Lino Fiorito
luci Beatrice Ficalbi
Compagnia Scimone Sframeli
in coproduzione con Théâtre Garonne – Toulouse

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