Suoni Mobili torna dal 28 giugno al 4 agosto con eventi in 27 comuni della provincia di Milano, Lecco e Monza e Brianza. Il Festival itinerante giunge alla sua nona edizione con 38 giorni di iniziative musicali firmate da Musicamorfosi e dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, con la direzione creativa di Saul Beretta. 44 concerti, 38 giorni di Festival, artisti da 20 paesi e 4 continenti, 27 comuni, 3 province, una sola grande regione. Si riconferma main sponsor la società di servizi ACSM AGAM.
“Il Festival è costellato di presenze di grandissimi artisti da tutto il mondo e allo stesso tempo si dimostra capace di valorizzare il patrimonio artistico e culturale locale – afferma Saul Beretta, direttore creativo di Suoni Mobili – il 2018 vede un aumento dei numeri del Festival: 44 i concerti site specific, 27 gli enti coinvolti e ospiti da 20 paesi da tutto il mondo. Con questa nuova edizione, Suoni Mobili riafferma la volontà di essere un punto di riferimento inesauribile per il numero, la capillarità e la grandissima qualità di un palinsesto che è così diversificato da interessare e coinvolgere un mondo di giovani, famiglie, anziani. Lungo quasi sei settimane Suoni Mobili sparge musica, cultura e relazioni nella collettività delle tre province lombarde coinvolgendo istituzioni pubbliche, enti religiosi, consorzi pubblici e privati. Nel 2018 spiccano le collaborazioni con la fondazione culturale svizzera ProHelvetia e il gruppo collecting per i diritti degli artisti NUOVOIMAIE.”
“Suoni Mobili è uno dei gioielli della programmazione culturale del Consorzio Villa Greppi, un brillante esempio di collaborazione pubblico privata capace di fare la differenza nel panorama culturale del territorio – afferma Marta Comi, Presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi – Alla sua nona edizione, Suoni Mobili mantiene il suo spirito libero, la sua capacità di sorprendere, la gentilezza e la semplicità di un festival che richiama sempre più pubblico che lo conosce e lo riconosce ogni anno”.
Anche quest’anno, la fitta programmazione di Suoni Mobili avrà luogo attraverso prestigiosi scenari lecchesi, milanesi e brianzoli, a volte inaccessibili al pubblico. A partire dal sagrato della Chiesina dell’Assunta a Sirtori o il cortile della piazza centrale di Cremella, diventati dei veri e propri “luoghi”del festival; le chiesine di Casatenovo o nell’Osservatorio Astronomico di Merate; le ville private aperte per la prima volta come Villa Gaggetti a Sirtori; gli spazi d’arte del MAC di Lissone, Palazzo Trotti a Vimercate e i cortili e le case popolari milanesi dei concerti della Città che Sale.
Il Festival propone dei focus tematici che valorizzano sia la scoperta che il confronto culturale. Partendo dal filone #INDIA, con concerti ed eventi in tema mediorientale. Gli Incanti Nomadi del trio indo-turco Baul Meets Saz con Emre Gültekin, Malabika Brahma e Sanjay Khyapa dubki presenteranno una fusione tra la tradizione canora dei nomadi dell’Anatolia con quello dei Baul tribù di menestrelli del Bengala. Le notti d’oriente continuano con l’Amrat Hussain Brothers Trio, ambasciatore della cultura del Rajasthan nel mondo che vanta performance per personalità come François Hollande, la Regina Elisabetta d’Inghilterra e Mick Jagger. Non ultimi, gli eventi di Musicamorfosi: i Notturni, l’esclusivo format di Musicamorfosi, con un programma dedicato alla seconda edizione di Le mille e una notte dopo quella di grande successo nel Roseto della Villa Reale di Monza. Un altro focus è dedicato alla #SVIZZERA, grazie al sostegno della fondazione culturale ProHelvetia. La cantautrice e polistrumentista Elina Duni, vincitrice del Swiss Music Prize 2017, presenta il nuoco disco ECM Partir con un repertorio cantato in 9 lingue attingendo dalla musica tradizionale di Albania, Kosovo, Armenia, Macedonia, Svizzera e Andalusia che presenta in solo e con il talentuoso artista britannico Rob Luft. Ci si sposta poi veramente in campagna per gustare in acustico il talento pianistico di Colin Vallon, anche lui della scuderia di Manfred Eicher in un originalissimo Tramonto in Campagna a Briosco in una chiesina sorta nell’epoca della peste narrata dai Promessi Sposi, uno di quegli eventi che si preannuncia come un must dell’edizione 2018. Infine, Erika Stucky immensa musicista, cantautrice, performer, attrice e artista multimediale presenta Suicidal Yodels una sorta di ironica autobiografia per un’artista con oltre 25 anni di carriera maturata tra la Svizzera incantata di Heidi e la psichedelica S.Francisco, tra Carla Bley e Dino Saluzzi, tra Elvis Costello e progetti originali con ensemble barocchi. Spazio anche al focus #SCANDINAVIA con l’arrivo dalla Svezia di Nils Berg Cinemascope, voce autorevole della scena jazz scandinava e Composer of the Year per la Radio Pubblica Svedese; il trio di Daniel Karlsson, erede pianistico del compianto Esbjorn Svenson e le atmosfere rarefatte e cinematografiche di Stein Urheim (Norvegia), in solo e duo inedito con le corde di Roberto Zanisi e il tiro di Sentimento Popolare. Ma il multiculturalismo non finisce qui: la percussionista israeliana Liron Meyuhas, il percussionista senegalese Dudu Kouaté, le voci del coro bulgaro Bisserov Sisters, il quintetto Qwanqwa dall’Etiopia, il percussionista francese dei Violon Barbares Fabien Guyot porteranno una parte di mondo in Brianza. A fianco agli ospiti internazionali non mancheranno i talenti italiani. Il cantautore, polistrumentista e direttore di coro Arsene Duevi fresco di grandi riconoscimenti internazinali si esibirà in due appuntamenti con il progetto Haya. Inno alla vita e Shaman Showman, dove gioca con voce e loop di suoni che celebrano la vita e la speranza di chi migra. Emanuele Maniscalco suonerà batteria e pianoforte presentando il suo ultimo progetto Væver, il tessitore, Roberto Olzer sarà protagonista del concerto Uranus: Musica stellare assieme a Gabriele Cassone (tromba), Joo Cho (soprano) e Gennaro Scarpato (didjeridoo e tamburi) ai tasti e pedali di uno dei più maestosi organi al mondo, con 91 registri su 4 tastiere. Seguono i Forrò Mior, gruppo dalle radici italo-sudamericane che esporta in tutto il mondo l’energia della musica tradizionale forró dal “Nordeste” brasiliano. Infine Rino De Patre (chitarra), Carmine Ioanna (fisarmonica) e Giovanni Montesano (contrabbasso) presentano il personalissimo concerto Melòdia, un concept di dialogo melodico e armonico tra la musica dell’esuberante fisarmonicista irpino Carmine Ioanna e il travolgente talento dell’abruzzese Rino De Patre mediato dal contrabbasso di Giovanni Montesano.
Suoni Mobili evidenzia con le Jazz Night il filone musicale espressamente dedicato al #JAZZ. Giovanni Falzone dirige la sua Contemporary Orchestra nell’universo musicale dei Led Zeppelin attraverso il riarrangiamento e la reinterpretazione dei loro primi quattro album. Il batterista Alessandro Rossi guiderà il suo quartetto attraverso un repertorio di virtuosismo strumentale e sperimentazione compositiva, tra cui una rilettura dei Nirvana e di Punjab di Joe Henderson. Naomi Berrill e Simone Graziano presenteranno il nuovo disco To the Sky dopo il successo riscosso nei festival JazzMI, Grey Cat, Auditorium Parco della Musica e Pisa Jazz. L’A.T.A porterà la musica tradizionale mediorientale sufi sulle sponde del jazz e del blues per una rilettura inedita e originale. Il flamenco e il jazz si incontrano nelle note mediterranee di Juan Gómez ‘Chicuelo’ (chitarra) e Marco Mezquida (pianoforte), dalla Spagna, due autorità in ambito di chitarra flamenco e pianoforte jazz già noti a livello internazionale. Eloisa Manera presenterà il nuovo progetto dell’EME (Eloisa Manera Ensemble) ispirato alle “Città invisibili” di Italo Calvino. A corollario degli appuntamenti #JAZZ ci saranno i concerti targati #USA, con due band americane: gli Huntertones, che ritornano per il secondo anno consecutivo in Europa direttamente da Brooklyn (NY) fondendo jazz, funk, soul, hip-hop, R&B, e rock&roll; i Naughty Professor, che porterà sul palco quell’inimitabile intreccio di jazz, blues e funk originario di New Orleans a cavallo tra tradizione e innovazione delle radici musicali statunitensi.
Non mancheranno i concerti #TRIBUTE, ideati come serie di appuntamenti che rendono omaggio a grandi della storia attraverso una reinterpretazione d’autore. A partire dall’evento Col tempo, sai. La canzone tra Genova e Parigi con Piero Sidoti (voce e chitarra) e la narrazione a cura del giornalista e conduttore radiofonico di Virgin Radio Massimo Cotto, alla scoperta del fil rouge che lega gli chansonnier francesi ai grandi del cantautorato italiano. Camilla Barbarito (voce) e Gianluca Di Ienno (synth analogici) propongono una rilettura psichedelica dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles a 50 anni dall’uscita del disco. Con C’era una volta il Quartetto Cetra, l’Apricot Tree riscopre i loro grandi successi accostandoli a brani del repertorio jazz da cui il Quartetto ha tratto ispirazione. Giovanni Falzone è ancora protagonista di tre grandi omaggi alla musica jazz, rock e classica. Con Far East Trip propone la sua originale e psichedelica rilettura di quattro brani della “Far East Suite” di Duke Ellington a 50 anni dalla sua vittoria ai Grammy per il Miglior album jazz; con Radio Rossini, invece, celebra la modernità della musica di Gioachino Rossini ai 150 dalla sua morte con l’ensemble Mosche Elettriche; con Sì Viaggiare, Falzone rilegge la canzone d’autore di Lucio Battisti assieme a Nadio Marenco (fisarmonica). Infine, Valerio Scrignoli e Nicoletta Tiberini rivivono gli anni ’60 attraverso un folle trip tra rock, folk, psichedelic rock e improvvisazione.
Grazie al successo riscosso negli anni scorsi e a una fitta trama di relazioni internazionali portate avanti in questi ultimi due anni, questa nona edizione Suoni Mobili diviene una vetrina importante per numerosi artisti sia italiani che internazionali. Lo confermano le prime esibizioni assolute in Italia del Amrat Hussain Brothers Trio, dei Qwanqwa e del trio Baul Meets Saz di Incanti Nomadi, di Chicuelo& Mezquida, di Elina Duni, Erika Stucky e Colin Vallon. Numerose anche le presentazioni discografiche ospitate dal Festival: Eloisa Manera Ensemble con Invisible Cities (Autrecords, 2016), Elina Duni con il suo autobiografico Partir (ECM, 2018), Alessandro Rossi con il suo quartetto in Emancipation (CAM Jazz) Far East Trip (Musicamorfosi 2018) e Valerio Scrignoli con Nicoletta Tiberini con Superstar (Musicamorfosi 2018), A.T.A con l’album omonimo (Odreadek records) Naomi Berrill con To the Sky (Sonzogno) Chicuelo & Mezquida con Connexion (Taller da Musica) ecc.
La filosofia di Suoni Mobili 2018 è quella di creare un ambiente inclusivo per un festival sociale e aperto a tutti. Perciò, anche in questa edizione sono previsti eventi #SOCIAL palchi ed edifici storici aperti e visitabili e abitabiili ad esempio praticando Yoga Beat a Palazzo Trotti a Vimercate o al MAC di Lissone, la Visita Musicale all’interno di Villa Borromeo d’Adda ad Arcore appena resaturata e donata alla città, il laboratorio di percussioni dell’ambasciatore della Fondazione Tronci Gennaro Scarpato alla Scuola Elementare Buonarroti a Lissone, il seminario di canto con le Bisserov Sisters nella Cappella Vela di Villa Borromeo ad Arcore, la festa dedicata a Frida Kahlo, un vero party con performance al Tearose Deli in piazza Duomo nel cuore di Monza. Non ultimo, la giornata dedicata ad eventi per famiglie e bambini negli spazi verdi di Villa Dho a Seveso.
In parallelo a musica, spettacolo e approfondimenti, MrPaip The Sicilian Carreting con specialità siciliane e Stella Indian Street Food di via Copernico 63 a Milano.
Ai concerti di Suoni Mobili 18 sarà inoltre possibile ricevere in cambio di una piccola donazione il Disco Mobile #6 il ‘Greatest Hits’ del Festival quasi 80’ di musica selezionata da Saul Beretta, quasi tutta del tutto inedita, a tiratura limitata, stampato a sostegno del festival e che riassume il meglio della musica presentata in questa edizione, con inediti assoluti di Marco Mezquida, Elina Duni, Phase Duo, Zanisi e Guyot e alcuni ‘live highlights’ di concerti esaltanti dell’edizione 2017.
Rinnovata anche quest’anno la proposta d’adesione alla manifestazione, tramite donazione minima di 2 euro a ogni concerto, per sostenere il festival in equilibrio delicato tra sponsor privati e contributi di Enti pubblici e autofinanziamento.
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SUONI MOBILI © Musicamorfosi & Consorzio Brianteo Villa Greppi
è un’idea di Saul Beretta
e una produzione Musicamorfosi in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi
suoni mobili
© Musicamorfosi & Consorzio Brianteo Villa Greppi
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direzione creativa Saul Beretta
produzione Musicamorfosi
relazioni pubbliche Viviana Bucci
con l’aiuto di Gregorio Porzionato
visual e foto Cristina Crippi
con l’aiuto di Silvia Tilotta
grafica Naida Tarakcija
con l’aiuto di Sofia Spreafico
web developer Mattia Pirini
organizzazione Anna Bollini e Marica Scarpi con l’aiuto di Michela Baietto
direzione tecnica Andrea Pozzoli
foto Maurizio Anderlini
con l’aiuto di Roberto Del Bo e Elena Passoni
volontario indispensabile Maurizio Zilio