Quella della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani è una nuova stagione che (non) comincia la sera del 22 settembre 2018, occasione per la (non) conferenza stampa di presentazione.
Sollecitato dal Direttore Artistico Graziano Melano, il Presidente della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Alberto Vanelli introduce al contempo la serata di presentazione, lo show delle diverse anteprime della stagione entrante e la stagione stessa, che già a partire dal 13 ottobre presenterà una prima interpretazione dell’altisonante titolo “Il mondo in scena”: quella sera in scena andrà il teatro musicale russo del DoMiSol’Ka, seguito il 19 ottobre dall’effettivo avvio di stagione chiamando sul palco un’altra fetta di mondo con la produzione franco-spagnola Filobal.
Gli spettatori sulla strada
Per il Presidente Vanelli, “Il mondo in scena” non significa tuttavia soltanto l’apertura all’estero: sulla scia della passata Stagione – e della conferenza-spettacolo che l’aveva introdotta – anche quest’anno lo scopo dichiarato della Casa Teatro Ragazzi sarà l’allargamento dell’offerta teatrale a pubblici di varie età. Il teatro musicale non potrà che costituire uno dei canali per attrarre pubblici diversificati, se ad apertura di spettacolo è il coro a cappella de I Moderni, a breve seguiti dall’esibizione free-style degli Artisti senza barriere.
Il mondo da portare in scena sarebbe quindi riferito alla diversità del pubblico?
In merito, Graziano Melano puntualizza che il coinvolgimento degli spettatori avverrà portandoli “on the road”, citando Kerouac. Una “strada” globale, universalizzante, il luogo dove si rappresentano i drammi e le commedie quotidiane delle grandi tematiche:
Dalla questione ecologica (in cartellone molti spettacoli impegnati nella sensibilizzazione, tra cui Terrarium, di Adriana Zamboni e Lucio Diana e con Giorgia Goldini, Rosanna Peraccio e Giovanni Licari, Il pianeta lo salvo io!, di e con Francesco Giorda, e la riproposiozione di La piccola foresta di Simona Balma e Paola Chiama) al sessismo (nelle intepretazioni di Stefania Rosso in Bly, Maura Sesia e Daniela De Pellegrin in Dame di Goldoni e la ripresa del tema delle donne di mafia de Le ribelli di Eleonora Frida Mino, fino all’interpretazione di Francesca Guglielmino e Silvia Elena Montagnini in Rosa ma non troppo), passando per le consuete e immancabili reinterpretazione dei classici (Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Peter Pan…)
Un mondo, quindi, che si ripropone sulla scena per affrontare vecchie questioni irrisolte con nuovi punti di vista, vecchie storie con nuove rappresentazioni, ma anche nuovi temi, come nel caso di Nel nome del Dio Web di e con Matthias Martelli.
Fil rouge è il teatro inteso come dialogo con lo spettatore. Per chi fosse preoccupato di non potersi limitare a sedere comodamente sulla poltrona e godersi lo spettacolo, comunque, la Casa Teatro serba promesse di grandi soddisfazioni.
Lo spettacolo non è finito
Non è ancora finito lo spettacolo dell’anno scorso, in effetti, quando a presentare la stagione della Casa Teatro sono intervenute niente meno che le alte autorità municipali: come da desiderio espresso dal Presidente Vanelli, l’esperienza si è ripetuta con l’Assessora all’Istruzione del Comune Federica Patti con il reading del Biglietto n.13 di Gianni Rodari;
con l’Assessora alla Cultura Francesca Leon, che si è invece esibita nell’interpretazione del copione di Hans e Gret, scritto e diretto da Emma Dante per una nuova produzione Teatro Ragazzi e Giovani;
con la Sindaca Chiara Appendino, presentando un’altra delle produzioni estere che calcheranno il palco torinese, il White di Andy Manley nella versione della compagnia scozzese Catherine Wheels Theatre, affianco alla produzione nostrana di Peter Pan, che rivedrà l’affermato duo Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci dividersi il palco.
L’intento di coinvolgere il pubblico non poteva che partire da loro tre, dopo la felice prova dell’anno scorso; e non stupisce che tanto la Sindaca quanto le Assessore abbiano più volte richiamato alla memoria l’episodio, esprimendo viva gratitudine per la porosità della Casa Teatro Ragazzi nell’aprire e aprirsi al mondo e alla strada.
Tutti sul palcoscenico
La serata si conclude con il grande appello a tutti gli artisti intervenuti (comprese la Sindaca e le Assessore coinvolte per l’occasione) a salire e “invadere” il palco: l’intento della Casa Teatro appare lampante, dichiarando come l’arte attoriale non debba essera un’esclusiva dei “soliti addetti ai lavori” e soprattutto come essa viva attraverso i fondamentali sguardi della platea.
Un tentativo di coinvolgimento che, andando più in profondità, rima con l’incredibile offerta formativa della Casa.
Alla classica Scuola di teatro per ragazzi, diretta da Luigina Dagostino, si affiancono i laboratori teatrali di teatro avanzato (a cura di Marco Alotto) e quelli dedicati alle fasce d’età 6-14, Spettacolando, e 14-18, Teatralmente, più il corso di teatro dedicato agli over 50 Mesdames et messieurs diretto da Elena Campanella.
Arricchisono l’offerta i seminari per insegnanti Formando e i convegni Felici e contenti – dibattito sulla pedofilia a cura di Susanna Sillano, Fiabe e Teatro di Antonella Bastone e Luigina Dagostino, e i seminari tematici condotti da Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, Silvia Elena Montagnini, Susanna Bruno, Guido Castiglia, Francesca Guglielmini e Irene Salza, Marco Bricco e Bobo Nigrone.
Il messaggio e l’incoraggiamento che sembrano sottesi da un’istituzione che da sempre fa della didattica teatrale la propria missione suona come il grido “Tutti sul palcoscenico!”, non pronunciato ma fortemente sottinteso da Graziano Melano nel richiamare sul palco gli artisti che si sono brevemente esibiti durante la presentazione.
Vanno ancora citati la Compagnia EgriBiancoDanza, il trio Claudio Dughera, Daniel Lascar e Claudia Martore, nuovamente in scena con Pinocchio e Il giro del mondo in 80 giorni, gli illusionisti Luca Bono, Sabrina Iannece e Francesco Scimemi, gli acrobati Olivia Ferraris e Milo Scotton. Riuniti sullo stesso palco, questi stessi artisti si faranno portavoce delle molte storie che prenderanno vita in scena nella stagione 2018/2019 della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.