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La fille mal gardée – Birmingham Royal Ballet

Andato in scena al Sadler's Wells di Londra

La fille mal gardée Creazione di Frederick Ashton ispirata all’amore per la campagna del Suffolk, La fille mal gardée è una deliziosa commedia romantica in danza, probabilmente una delle più care al pubblico britannico.

Ispirandosi al lavoro di Jean Dauberval del 1789, Ashton racconta la vicenda della figlia del fattore, Lise, e del pastore, Colas, di cui è innamorata. A intromettersi tra gli amanti la vedova madre della ragazza che, mossa da più alte ambizioni sociali ed economiche, aspira a prometterla in sposa al figlio di un locale signorotto.

Il Birmingham Royal Ballet ripropone la romantica fiaba al Sadler’s Wells di Londra dal 1° al 3 novembre 2018, con un allestimento colorato e leggero che si intona alla perfezione con l’atmosfera della vicenda.

Gli interpreti regalano una buona interpretazione sia dal punto di vista tecnico che interpretativo, come il titolo richiede. Al suo interno, infatti, vivono alcuni degli estratti più virtuosistici di Ashton (come i pas de deux e i brani solistici dei giovani amanti) insieme a scene pantomimiche che lasciano il sorriso sulle labbra.

Céline Gitten è un’adorabile Lise: la coreografia di Ashton non sempre è semplice ma Gitten vince tutte le sfide tecniche con classe e leggerezza. Particolarmente affascinante il mimo del terzo atto, dove sogna ad occhi aperti i futuri bambini che desidera con il suo amato.

Brandon Lawrence – in sostituzione dell’infortunato Tyrone Singleton nella recita del 3 novembre – è virtuoso e spavaldo come da ruolo, anche se non sempre impeccabile nella tecnica. La partnership con Gitten funziona.

Precisione e pulizia per l’intero corpo di ballo nelle numerose scene d’insieme che colorano la vicenda. Particolarmente di effetto gli allestimenti, diversi in ogni atto, e soprattutto il gioco di nastri, una vera esplosione di colore.

Tra i vari punti di forza del balletto come non citare la partitura, creata appositamente per Ashton da John Launchbery a partire da vari brani del diciottesimo/diciannovesimo secolo. Guidata dalla bacchetta di Barry Wordsworth, la Royal Ballet Sinfonia dona colore e sfumature ad ogni nota, regalando una melodia piena e romantica.

Applausi meritati per l’intera compagnia.

Letizia Cantù

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