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Accademia Filarmonica Romana: Sol Gabetta apre la stagione

Il 7 novembre al Teatro Argentina, Roma

Sol Gabetta
Foto di Julia Wesely

È l’inaugurazione concertistica n. 199 quella che sigla l’apertura della stagione 2019-20 dell’Accademia Filarmonica Romana firmata dal direttore artistico Andrea Lucchesini. L’appuntamento è per giovedì 7 novembre al Teatro Argentina (ore 21), dove l’istituzione romana ha in programma fino ad aprile tredici concerti dedicati al grande repertorio della musica da camera, passando dal barocco ai giorni nostri con vari percorsi d’ascolto, pensati per un pubblico curioso ed esigente e affidati a interpreti di altissimo livello.

Protagonista della serata inaugurale sarà la celebre violoncellista argentina Sol Gabetta fra le più applaudite soliste dei nostri giorni, premiata nel 2018 del “Karajan Prize” al Festival di Pasqua di Salisburgo per gli eccezionali risultati artistici raggiunti, e già solista con le più celebri orchestre al mondo. Con in suo prezioso violoncello Matteo Goffriller del 1730, la Gabetta sarà affiancata dal pianista Nelson Goerner, anche lui argentino con la passione per la musica da camera, e una predilezione per quella meno conosciuta.

Particolarità del programma sarà l’esecuzione di alcuni capolavori di Schubert, Brahms e Franck per violino e pianoforte rivisitati attraverso la profonda cantabilità del violoncello, con specifici arrangiamenti per violoncello e pianoforte. E’ la prima volta che porto in Italia questo programma, sicuramente insolito per i cartelloni delle stagioni cameristiche – spiega la musicista argentina -. Il repertorio per la formazione violoncello-pianoforte è abbastanza ampio, tuttavia spesso nella vita musicale si sente il bisogno di sperimentare qualcosa di nuovo, spinti dalla curiosità. Nel mio caso bisogna specificare che da piccola suonavo il violino, come mio fratello, per cui ho sicuramente mantenuto e coltivato un grande amore anche per questo strumento”.

È la stessa violoncellista argentina ad aver trascritto la Sonatina n. 1 in re maggiore op. 137 n. 1, D 384, opera giovanile di Franz Schubert, con cui si apre il concerto, mentre appartiene al periodo di piena maturità creativa la Sonata n. 1 in sol maggiore per violino e pianoforte op. 78 di Johannes Brahms scritta fra il 1878 e il ’79 dove i due strumenti dialogano in maniera paritaria e serrata, fra sviluppi contrappuntistici e intensi momenti lirici in un continuo discorso sonoro (l’ascolteremo nella trascrizione per violoncello e pianoforte di Paul Klengel). A chiudere il programma la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck, capolavoro della musica da camera di fine Ottocento, concepita nel 1886 e dedicata al violinista Eugène Ysaÿe. Di quest’ultima la Gabetta con Goerner eseguirà l’arrangiamento per violoncello e pianoforte di Werner Thomas-Mifune.

Sol Gabetta. In seguito ai suoi recenti debutti con i Berliner Philharmoniker e Sir Simon Rattle, con la Los Angeles Philharmonic e Gustavo Dudamel, e con la BBC Symphony Orchestra diretta da Sakari Oramo, Sol Gabetta apre la nuova stagione come artist in residence alla Staatskapelle di Dresda. In questa stagione è anche portrait artist per la Bamberg Symphony, per cui concluderà la sua residence sotto la direzione di Krzysztof Urbański, eseguendo il Concerto per violoncello di Weinberg. Nella presente stagione, si esibirà in tournée in Europa con l’NHK Symphony Orchestra e Paavo Järvi, per poi tornare a collaborare con l’Orchestre de Paris; di rilievo inoltre la prima esecuzione di Concerto en Sol il nuovo concerto per violoncello di Wolfgang Rihm scritto per lei. È stata artiste étoile al Festival di Lucerna la scorsa stagione dove ha suonato insieme ai Wiener Philharmoniker e Franz Welser-Möst, alla Mahler Chamber Orchestra e Francois-Xavier Roth e alla London Philharmonic Orchestra diretta da Marin Alsop. Sol Gabetta trova ispirazione continua dagli incontri musicali che avvengono al Solsberg Festival, fiorito sotto la sua direzione artistica. La musica da camera è il centro di tutto il suo lavoro, come testimonia il suo tour in Italia con Nelson Goerner; importanti inoltre i concerti alla Semperoper di Dresda e all’Heidelberger Frühling con Bertrand Chamayou, e le recenti apparizioni con il Quartetto Hagen. Si è esibita, sempre in musica da camera, al Lincoln Center di New York, alla Wigmore Hall di Londra e ai festival di Lucerna, Verbier, Schubertiade Schwarzenberg, Beethovenfest Bonn, etc. Nel 2018 in riconoscimento dei suoi traguardi artistici, è stata premiata con un Herbert von Karajan Prize al Festival di Pasqua di Salisburgo, dove si è esibita con la Staatskapelle Dresden e Christian Thielemann. È stata più volte insignita del premio ECHO Klassik; ha ricevuto nomination ai Grammy Awards, un Gramophone Young Artist of the Year Award (2010), un Würth-Preis of the Jeunesses Musicales (2012), etc. Sol Gabetta incide per la Sony: la pubblicazione più recente è una registrazione dal vivo dei Concerti per violoncello di Elgar e Martinů con i Berliner Philharmoniker e Sir Simon Rattle/Krzysztof Urbański. Nel 2017 ha tenuto una tournée europea con Cecilia Bartoli per promuovere il loro album Dolce duello edito da Decca. Suona un violoncello di Matteo Goffriller del 1730 (Venezia), su gentile concessione dell’Atelier Cels. Dal 2005 insegna presso l’Accademia di Musica di Basilea.

Nelson Goerner È uno dei più interessanti pianisti di musica classica dei nostri tempi, che nella stagione 2019-20 calcherà i palcoscenici più importanti del mondo, tra cui il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, la Wigmore Hall di Londra, e si esibirà in concerto con l’Orchestra Sinfonica La Monnaie e Alain Altinoglu, l’Orchestre Philharmonique de Radio France e Myung-Whun Chung, e l’Orchestra Sinfonica di Lucerna diretta da Lawrence Foster. Ha suonato con molte delle maggiori orchestre di oggi tra cui l’Orchestre de Paris, la London Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilharmonie, la Hallé Orchestra, l’NHK Symphony Orchestra e con molti dei più rinomati direttori tra cui Paavo Järvi, Fabio Luisi, Esa Pekka Salonen. Si esibisce nei più importanti festival, tra cui Salisburgo, Verbier, La Roque d’Anthéron, La Folle Journée (Nantes e Tokyo), il Festival di Varsavia “Chopin e la sua Europa”, BBC Proms, etc. Appassionato musicista da camera, Goerner ha collaborato con artisti del calibro di Martha Argerich (nel repertorio per due pianoforti), Janine Jansen, Steven Isserlis e Gary Hoffman. La stagione 2019-20 includerà una serie di concerti in duo con Sol Gabetta in Italia e Renaud Capuçon in Svizzera. Collabora con il Mozarteum Argentino di Buenos Aires e con l’Istituto Chopin di Varsavia, dove è membro del comitato artistico. Per l’etichetta discografica dell’Istituto stesso ha inciso numerosi album con un repertorio piuttosto insolito: l’ultimo, del 2019, contiene opere di Godowski e Paderewski (di quest’ultimo le monumentali Variations e Fugue). Registra principalmente per Alpha Classics, la sua discografia comprende opere di Chopin, Beethoven, Brahms, Debussy, Schumann, Fauré e Franck. Molti dei suoi album hanno ricevuto riconoscimenti quali “Diapason d’Or” dell’anno, “Registrazione del mese” del BBC Music Magazine, “Choc de Classica”. Nelson Goerner è nato a San Pedro, in Argentina, nel 1969. Dopo aver studiato in Argentina con Jorge Garrubba, Juan Carlos Arabian e Carmen Scalcione, ha ricevuto il primo premio al Concorso Franz Liszt di Buenos Aires nel 1986, grazie al quale ha potuto collaborare con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra; nel 1990 ha vinto il Primo Premio al Concorso di Ginevra. Vive in Svizzera con la moglie e il figlio. È un attivo sostenitore dell’organizzazione umanitaria “Ammala”.

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GLI ALTRI CONCERTI AL TEATRO ARGENTINA

Dopo l’apertura con Sol Gabetta e Nelson Goerner, la programmazione della Filarmonica all’Argentina proseguirà con una serie di diversi e stimolanti ‘percorsi’. Per omaggiare il 250° anniversario della nascita di Beethoven, si è scelto di eseguire l’integrale dei suoi Quartetti per archi, genere che il musicista di Bonn predilesse e coltivò lungo tutta la sua vita, specchio del suo pensiero creativo. Quattro i concerti che vedranno alternarsi formazioni tra le più affermate e interessanti della scena internazionale a comporre l’intero ciclo: sono il Quartetto Pavel Haas (5 dicembre), il Belcea Quartet (6 febbraio), il Jerusalem Quartet (20 febbraio) e il Quartetto Hagen (26 marzo), cui si aggiungono, a completare il ciclo, i due concerti in Sala Casella del giovane Quartetto Lyskamm, in residenza triennale presso la Filarmonica.

Ci sarà spazio anche per il pianoforte con quattro recital che portano all’Argentina Filippo Gamba musicista cosmopolita e “filosofo del pianoforte” (14 novembre), la magia del suono di Piotr Anderszewski, assente da Roma da ben otto anni, un’occasione preziosa per ascoltare di nuovo uno dei pianisti più interessanti di oggi alle prese con un raffinato programma “contrappuntistico” (28 novembre, ore 20). Sarà poi la volta del virtuosismo smagliante di Denis Matsuev (27 febbraio) erede della grande tradizione pianistica russa, e del giovanissimo Filippo Gorini (12 dicembre), appena ventitreenne e già lanciato verso una brillante carriera internazionale, sicuramente uno dei migliori talenti della nuova generazione di pianisti del nostro paese e non solo.

Particolari anche tre progetti: uno dedicato al barocco e al teatro musicale dell’epoca incentrato sulla figura di Giulio Cesare, con Raffaele Pe controtenore fra i più apprezzati della nuova generazione e l’ensemble La Lira di Orfeo (23 gennaio), il secondo riannoda i fili della passione musicale di Marcel Proust, ascoltando brani dalla sua Recherche insieme alle musiche che ne hanno ispirato molte pagine, nell’interpretazione di tre strumentisti di primo piano quali Marco Rizzi al violino, Giovanni Gnocchi al violoncello e Roberto Cominati al pianoforte e la voce di un attore (13 febbraio). Infine la serata Alla ricerca di Orfeo, intorno al mito che ha ispirato da sempre la fantasia di artisti e letterati, musicisti e drammaturghi, fra passato e presente, protagonista l’attrice Laura Torelli e l’ensemble L’Astrée (5 marzo).

La conclusione del ciclo di concerti ci riporta il 2 aprile alla formazione di duo, col celebre violinista danese Nikolaj Znaider e il versatile pianista Robert Kulek, di nuovo a Roma dopo la loro ultima apparizione di sette anni fa, impegnati in un intenso programma tra Beethoven e il ‘900.

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QUARTETTO LYSKAMM IN RESIDENZA – il concerto del 10 novembre

Secondo anno di residenza per il Quartetto Lyskamm, formazione nata nel 2008 e che nel 2016 ha vinto il premio speciale per la musica da camera intitolato alla memoria di Claudio Abbado assegnato dal Borletti Buitoni Trust. Ospite di numerose società concertistiche in Italia e in Europa, il Lyskamm è impegnato alla Filarmonica in un progetto triennale che si lega all’integrale dei Quartetti per archi di Beethoven in parallelo ai concerti all’Argentina, eseguendo durante la sua residenza tutto il ciclo dei sei Quartetti per archi op. 18 e l’op. 74, cui affianca i sei Quartetti per archi di Bartók e un brano di musica contemporanea. Per questa stagione il primo dei due concerti in Sala Casella (domenica 10 novembre, ore 17.30), affiancherà l’op. 18 n. 6 di Beethoven e il Quartetto n. 6 di Bartók a 7 (2004) di Emanuele Casale, compositore con una particolare attenzione per la musica elettroacustica. Oltre ai concerti in Sala Casella il Lyskamm porterà la musica nelle scuole, con una serie di incontri in collaborazione con alcuni Istituti della provincia di Roma.

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LA DANZA AL TEATRO OLIMPICO

Il Teatro Olimpico accoglierà le “Giornate della Danza di Roma”, in cui si potranno apprezzare i tanti e diversi volti della danza di oggi. Dopo il nuovo spettacolo firmato da Miguel Ángel Zotto fra i più famosi ballerini di tango al mondo, che ad ottobre ha portato in scena Te siento… tango, atteso è il ritorno dei leggendari MOMIX, che dal 12 febbraio all’1 marzo ripresentano a un anno dal debutto mondiale (avvenuto proprio sul palco dell’Olimpico), Alice, l’ultima creazione dell’immaginifico Moses Pendleton ispirata alla favola di Lewis Carroll, spettacolo che il pubblico romano ha accolto con enorme successo. In occasione della ripresa, verrà allestita una mostra con alcuni scatti di Pendleton, da sempre appassionato fotografo.

Si ispira ai Pink Floyd il nuovo lavoro del celebre coreografo/regista russo-belga Micha van Hoecke dal titolo SHINE. Pink Floyd Moon. Per la prima volta a Roma, dopo il debutto il prossimo giugno al Ravenna Festival, sarà in scena dal 3 all’8 marzo. Accompagnato dal vivo dal sound psichedelico e ipnotico della band Pink Floyd Legend, e interpretato dai solisti e corpo di ballo Compagnia Daniele Cipriani, lo spettacolo parte dal famoso brano Shine on You Crazy Diamond in cui i Pink Floyd rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni sconosciute della “luna”, intesa come malattia mentale. Così SHINE è un viaggio nel mondo della luna, non solo (o forse non più) luogo di follia e senno smarrito, bensì simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa.

Ultimo appuntamento con la danza sarà con i Sonics, che dal 31 marzo al 5 aprile mettono in scena DUUM, spettacolo ambientato nella valle di “Agharta”, mondo leggendario e segreto situato nelle viscere della Terra di cui i Sonics, tra i primi rappresentanti italiani al mondo del teatro acrobatico aereo, immaginano le vibrazioni, i colori, i ritmi e gli equilibri. Un mondo fatto di cunicoli e grotte in cui gli abitanti si muovono tra salti nel vuoto e acrobazie da lasciare il pubblico col fiato sospeso.

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I CONCERTI E I PROGETTI DELLA SALA CASELLA

La Sala Casella, nei Giardini della Filarmonica, si conferma spazio multiforme e aperto ad ospitare nuovi progetti, incontri, lezioni, in una dimensione più raccolta rispetto alle grandi sale da concerto, che permettano un contatto più diretto e colloquiale fra il pubblico e gli artisti.

La Sala accoglierà la seconda edizione, dopo il successo della scorsa stagione, delle Lezioni di musica di Giovanni Bietti, in collaborazione con Rai-Radio 3. Per l’attesa ricorrenza beethoveniana del 2020, a partire dal 9 febbraio, con cadenza mensile, Bietti dedicherà il ciclo delle lezioni dal titolo Era Beethoven, sarà Beethoven al musicista di Bonn, approfondendo il suo legame con la musica del passato, esplorando il dialogo con la generazione romantica, parlando dell’eredità moderna e contemporanea della sua musica. Ad accompagnarlo nel racconto e ad eseguire la musica, saranno il Quartetto Guadagnini, il Trio Metamorphosi e il pianista Filippo Gamba.

Dopo il successo della passata edizione, al via il 17 novembre con il recital pianistico di Stefano Andreatta un nuovo ciclo di incontri di Chopin e… cinque concerti affidati agli allievi dei Corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e al Trio Kanon, in cui sarà ancora la musica di Chopin a dialogare con la scrittura compositiva di altri autori, scelti tra coloro che hanno dedicato al pianoforte e alla musica da camera una significativa stagione creativa.

Confermata anche l’attenzione verso la nuova musica con la quinta edizione di Assoli, protagonisti giovani solisti impegnati in diverse prime esecuzioni di lavori provenienti da ambiti culturali differenti, in un inedito dialogo internazionale. L’inaugurazione (24 gennaio) sarà un omaggio alla musica di Marco Stroppa, compositore fra i primi in Italia ad aver approfondito lo studio della musica elettronica con una lunga collaborazione all’IRCAM di Parigi, attento studioso di informatica, scienze cognitive e intelligenza artificiale. Ad eseguire la sua musica, alternandola a quella di Kurtág, sarà il pianista Erik Bertsch.

Il dialogo fra musica e letteratura sarà mantenuto vivo dagli appuntamenti fra gennaio e marzo, organizzati in collaborazione con l’Associazione Fabrica con la partecipazione di attori, musicisti, cantanti fra racconti e suoni da tutto il mondo.

Infine, si rinnova la collaborazione con la Società Umanitaria per la promozione di giovanissimi talenti italiani vincitori del Concorso di esecuzione musicale che la storica istituzione milanese riserva ai migliori studenti di conservatori e istituti musicali internazionali, cui la Filarmonica dà la possibilità di esibirsi in concerto, in tre appuntamenti che saranno programmati nella prima parte del 2020.

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L’ATTIVITÀ FORMATIVA

Avviato nella scorsa stagione, RossiniLab è il progetto quinquennale ‒ condotto da Cesare Scarton e Giovanni Battista Rigon ‒ destinato a giovani cantanti, strumentisti e maestri collaboratori, finalizzato alla realizzazione delle cinque farse veneziane di Gioachino Rossini. Risultato del primo anno di lavoro è stata La cambiale di matrimonio andato in scena il 12 e 13 ottobre al Teatro di Villa Torlonia, protagonisti i corsisti del laboratorio, accompagnati dall’ensemble strumentale formato dagli studenti dei Corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Per il 2019-20 si lavorerà invece su L’inganno felice farsa che sarà messa in scena nell’autunno 2020.

Molto seguiti da genitori e bimbi, sono i concerti di Allegro Capriccioso rivolti a bambini dai 0 ai 3 e dai 3 ai 5 anni per l’apprendimento musicale secondo il metodo ideato dallo statunitense Edwin E. Gordon, la Music Learning Theory, che verrà impartito dai docenti dell’Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale (AIGAM). La Filarmonica organizza una serie di incontri la domenica mattina lungo tutto l’arco di stagione, cui da quest’anno affianca anche Musicainfasce, un nuovo laboratorio per bambini da 0 a 3 anni a cadenza settimanale, curato da Nora Iosia.

Nuova è anche l’iniziativa del workshop di divulgazione musicale Far scoprire la musica che partirà ad ottobre, in cui saranno coinvolti esperti del settore (Giovanni Bietti, Susanna Pasticci, Antonio Rostagno, Enrico Bronzi) per formare giovani divulgatori nell’intento di promuovere e sostenere la diffusione della cultura musicale.

Preziosa come ormai ogni anno è la collaborazione con AsLiCo per il progetto OperaEducation dedicato ai ragazzi dai 3 ai 18 anni. L’edizione 2019-20 si concentrerà su Rigoletto di Verdi, con due diversi spettacoli collegati a progetti didattici specifici per le fasce di età dai 3 ai 15 anni, che verranno delineati durante l’anno scolastico, in collaborazione con le scuole di Roma e provincia: si tratta di Opera Kids (3-6 anni) e Opera Domani (6-15 anni), volti a elaborare strategie didattiche e teatrali coinvolgenti, divertenti, ma soprattutto adatte ognuna al proprio pubblico di riferimento. Il 17 e 18 marzo in Sala Casella sarà di scena lo spettacolo conclusivo di Opera Kids Il guardiano e il buffone, ossia Rigoletto (che ride e che piange) (drammaturgia e regia di Simone Faloppa e Riccardo Olivier), il 28 e 29 aprile al Teatro Olimpico per Opera Domani toccherà a Rigoletto. I misteri del teatro per la regia e adattamento drammaturgico di Manuel Renga.

Si conferma la collaborazione con la Fondazione Valentino Bucchi il cui premio è collegato ad una serie di iniziative che investono il campo dell’arte, della cultura, dell’informazione e della ricerca con particolare riferimento, anche per fine statutario, al XX e XXI secolo. In Sala Casella il 24 novembre si terrà il concerto dei finalisti del 40° Concorso di Composizione, affidato all’ensemble Imago Sonora diretto da Andrea Ceraso.

A chiusura di stagione, nel maggio 2020 prenderà il via la seconda edizione ‒ dopo la fortunata prima edizione che si è appena conclusa con oltre cinquanta iscritti da tutto il mondo ‒ di Newmusic Week workshop sulla musica d’oggi rivolto a compositori e strumentisti che prevede un corso di composizione e analisi e una masterclass sulla prassi esecutiva strumentale contemporanea nel repertorio solistico e da camera. A tenere i corsi saranno l’mdi ensemble di Milano una delle realtà più accreditate e attive nel panorama della nuova musica, insieme a un compositore di fama internazionale e un giovane talento, sempre in ambito compositivo.

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IL FINALE DI STAGIONE NEI GIARDINI DELLA FILARMONICA

Sulla scia del successo del Bach Day che ha appena concluso la stagione 2018-19, sarà un Beethoven Day ovvero una giornata tutta dedicata al musicista di Bonn a chiudere quella 2019-20. Un omaggio sentito, in occasione del 250 anni della nascita di Beethoven, che si aggiunge alle altre due iniziative in programma durante l’anno, l’esecuzione integrale dei Quartetti per archi summa del suo pensiero compositivo, e le Lezioni di musica a cura di Giovanni Bietti. E sarà proprio Bietti, affiancato da giovani talenti e interpreti affermati, a tessere le fila di questa lunga giornata, dal primo pomeriggio a tarda sera, una piccola maratona musicale in cui si suonerà e si racconterà di Beethoven, esplorando aspetti meno noti.

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Abbonamenti: Diversi tipi di abbonamento a partire da 80 euro, dalle formule più varie fino all’intera stagione.

Biglietti al teatro Argentina: da 25 a 16 euro, ragazzi fino a 14 anni 9 euro.

Biglietti in Sala Casella: 10 euro.

I biglietti al Teatro Olimpico variano a seconda degli spettacoli: da 23 a 46 euro.

Info: tel. 06 3201752, email promozione@filarmonicaromana.org

Programma sul sito www.filarmonicaromana.org

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