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Michele Spotti, il direttore 27enne che da quattro anni consecutivi sale sul podio del Rossini Opera Festival, ritorna anche nella sessione autunnale del Festival di Pesaro.Mercoledì 25 e venerdì 27 novembre alle 20.00 e domenica 29 novembre alle 17 dirige Il barbiere di Siviglia, creato da Pier Luigi Pizzi per il ROF 2018, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e del Coro del Teatro Ventidio Basso preparato dal Maestro Giovanni Farina. Nel cast figurano Juan Francisco Gatell (Conte d’Almaviva), Carlo Lepore (Bartolo), Aya Wakizono (Rosina), Iurii Samoilov (Figaro), Michele Pertusi (Basilio), Elena Zilio (Berta) e William Corrò (Fiorello/Ufficiale).Le tre recite vengono trasmesse in diretta streaming gratuita sul sito web (www.rossinioperafestival.it <http://www.rossinioperafestival.it>) e sui canali Facebook e YouTube del ROF, nonché su www.italiafestival.tv <http://www.italiafestival.tv>, la web tv di ItaliaFestival.«Il “Barbiere” è stata l’opera che ha segnato maggiormente le tappe determinanti nella mia crescita, ha dichiarato Michele Spotti. É stato il mio primo Rossini, affrontato già come studente in Conservatorio, poi studiato col compianto Maestro Zedda. Il destino ha voluto che fosse anche l’opera designata per il progetto Opera Domani di As.Li.Co. In quello straordinario e formativo tour de force ebbi l’opportunità e l’onore di dirigerla per ben 137 volte in tutta Italia, in una forma leggermente ridotta, ma sempre in teatri meravigliosi. Con il Barbiere feci anche il mio debutto in terra francese, dirigendolo nel delizioso teatro di Saint’Étienne. Un’opera che è fortemente radicata in me, con la quale si è creato un legame indissolubile, che non potevo non dirigere al Rossini Opera Festival».Tutte le informazioni quiMichele Spotti, appena ventisettenne, è tra i più brillanti direttori d’orchestra della sua generazione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Dopo essersi diplomato a pieni voti prima in Violino e successivamente in Direzione d’orchestra sotto la guida di Daniele Agiman al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha frequentato vari master in Italia e in Svizzera, tra gli altri con Gianluigi Gelmetti, Gianandrea Noseda, Neeme Järvi e Gennady Rozhdestvensky. Nel 2017 ha vinto il secondo premio ex-aequo (primo premio non assegnato) al Primo Concorso internazionale per direttori d’orchestra d’opera dell’Opéra Royale de Wallonie-Liège.Ha debuttato a soli venti anni al Teatro Mancinelli di Orvieto dirigendo Le nozze di Figaro in occasione del Laboratorio Spazio Musica. L’anno successivo ha debuttato al Teatro Rosetum di Milano L’elisir d’amore per la stagione lirica di Voce all’Opera. Nel 2015 è stato selezionato dalla fondazione CRT di Torino come giovane musicista emergente per dirigere la Figlia del Reggimento, riconfermato anche nella stagione successiva per dirigere Lo Zingaro Barone di Johann Strauss.È stato assistente di Alberto Zedda nella produzione dell’Ermione di Rossini all’Opéra de Lyon, dove è poi tornato come assistente di Stefano Montanari nella produzione de La Cenerentola. In seguito è stato scelto dalla As.Li.Co per dirigere la XX edizione del Progetto Operadomani, con più di cento repliche del Barbiere di Siviglia in tutta Italia.Tra gli impegni più recenti troviamo: Il Viaggio a Reims al ROF (al Festival di Pesaro è presente ininterrottamente dal 2016) e con Opera Lombardia; Hänsel und Gretel con l’Orchestra Arturo Toscanini a Parma; Il Barbiere di Siviglia a Saint-Étienne; Il Viaggio a Reims nei teatri di Como, Bergamo, Pavia e Cremona; Don Pasquale a Montpellier; Barbe-bleue di Offenbach, con la regia di Laurent Pelly, all’Opéra de Lyon; Il matrimonio segreto di
Cimarosa, con la regia di Pier Luigi Pizzi, al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca; quindi la prima mondiale de La Cucina di Andrew Synnott e Adina al Wexford Opera Festival, entrambi con la regia di Rosetta Cucchi. Ha diretto il Concerto di Natale 2019 e quello di Capodanno 2020 (la Nona di Beethoven) alla Staatsoper Hannover.Nello stesso teatro tedesco ha diretto per la prima volta La Bohème, nel gennaio 2020. La chiusura dei teatri a causa della pandemia di Covid-19 lo ha sorpreso il 13 marzo all’Opéra de Lyon, il giorno stesso in cui avrebbe dovuto dirigere per la prima volta Rigoletto. A seguire ci sono stati altri rinvii e cancellazioni, pertanto la sua agenda è in continuo aggiornamento. Torna a dirigere comunque già nell’estate 2020: il 14 luglio al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, che ha inaugurato con Il borghese gentiluomo, musiche di scena di Richard Strauss per la commedia di Molière, ripensata in una produzione originale in forma di monologo (repliche il 22 e 25 luglio e l’1 agosto); il 16 e il 18 agosto dirige due concerti al Rossini Opera Festival, uno di rarità rossiniane affidate alla voce di Juan Diego
Flórez, l’altro con il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna e Alessandro Corbelli; a settembre è impegnato nell’Elisir d’amore al Teatro Petruzzelli di Bari.Torna al Rossini Opera Festival già il 25, 27 e 29 novembre 2020 per dirigere Il Barbiere di Siviglia con la regia di Pier Luigi Pizzi. E nel 2021 per dirigere Il signor Bruschino, con la regia del duo Barbe & Doucet.
Michele Spotti, il direttore 27enne che da quattro anni consecutivi sale sul podio del Rossini Opera Festival, ritorna anche nella sessione autunnale del Festival di Pesaro.
Mercoledì 25 e venerdì 27 novembre alle 20.00 e domenica 29 novembre alle 17 dirige Il barbiere di Siviglia, creato da Pier Luigi Pizzi per il ROF 2018, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e del Coro del Teatro Ventidio Basso preparato dal Maestro Giovanni Farina. Nel cast figurano Juan Francisco Gatell (Conte d’Almaviva), Carlo Lepore (Bartolo), Aya Wakizono (Rosina), Iurii Samoilov (Figaro), Michele Pertusi (Basilio), Elena Zilio (Berta) e William Corrò (Fiorello/Ufficiale).
Le tre recite vengono trasmesse in diretta streaming gratuita sul sito web (www.rossinioperafestival.it <http://www.rossinioperafestival.it>) e sui canali Facebook e YouTube del ROF, nonché su www.italiafestival.tv <http://www.italiafestival.tv>, la web tv di ItaliaFestival.
«Il “Barbiere” è stata l’opera che ha segnato maggiormente le tappe determinanti nella mia crescita, ha dichiarato Michele Spotti. É stato il mio primo Rossini, affrontato già come studente in Conservatorio, poi studiato col compianto Maestro Zedda. Il destino ha voluto che fosse anche l’opera designata per il progetto Opera Domani di As.Li.Co. In quello straordinario e formativo tour de force ebbi l’opportunità e l’onore di dirigerla per ben 137 volte in tutta Italia, in una forma leggermente ridotta, ma sempre in teatri meravigliosi. Con il Barbiere feci anche il mio debutto in terra francese, dirigendolo nel delizioso teatro di Saint’Étienne. Un’opera che è fortemente radicata in me, con la quale si è creato un legame indissolubile, che non potevo non dirigere al Rossini Opera Festival».
Tutte le informazioni qui
Michele Spotti, appena ventisettenne, è tra i più brillanti direttori d’orchestra della sua generazione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Dopo essersi diplomato a pieni voti prima in Violino e successivamente in Direzione d’orchestra sotto la guida di Daniele Agiman al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha frequentato vari master in Italia e in Svizzera, tra gli altri con Gianluigi Gelmetti, Gianandrea Noseda, Neeme Järvi e Gennady Rozhdestvensky. Nel 2017 ha vinto il secondo premio ex-aequo (primo premio non assegnato) al Primo Concorso internazionale per direttori d’orchestra d’opera dell’Opéra Royale de Wallonie-Liège.
Ha debuttato a soli venti anni al Teatro Mancinelli di Orvieto dirigendo Le nozze di Figaro in occasione del Laboratorio Spazio Musica. L’anno successivo ha debuttato al Teatro Rosetum di Milano L’elisir d’amore per la stagione lirica di Voce all’Opera. Nel 2015 è stato selezionato dalla fondazione CRT di Torino come giovane musicista emergente per dirigere la Figlia del Reggimento, riconfermato anche nella stagione successiva per dirigere Lo Zingaro Barone di Johann Strauss.
È stato assistente di Alberto Zedda nella produzione dell’Ermione di Rossini all’Opéra de Lyon, dove è poi tornato come assistente di Stefano Montanari nella produzione de La Cenerentola. In seguito è stato scelto dalla As.Li.Co per dirigere la XX edizione del Progetto Operadomani, con più di cento repliche del Barbiere di Siviglia in tutta Italia.
Tra gli impegni più recenti troviamo: Il Viaggio a Reims al ROF (al Festival di Pesaro è presente ininterrottamente dal 2016) e con Opera Lombardia; Hänsel und Gretel con l’Orchestra Arturo Toscanini a Parma; Il Barbiere di Siviglia a Saint-Étienne; Il Viaggio a Reims nei teatri di Como, Bergamo, Pavia e Cremona; Don Pasquale a Montpellier; Barbe-bleue di Offenbach, con la regia di Laurent Pelly, all’Opéra de Lyon; Il matrimonio segreto di
Cimarosa, con la regia di Pier Luigi Pizzi, al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca; quindi la prima mondiale de La Cucina di Andrew Synnott e Adina al Wexford Opera Festival, entrambi con la regia di Rosetta Cucchi. Ha diretto il Concerto di Natale 2019 e quello di Capodanno 2020 (la Nona di Beethoven) alla Staatsoper Hannover.
Cimarosa, con la regia di Pier Luigi Pizzi, al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca; quindi la prima mondiale de La Cucina di Andrew Synnott e Adina al Wexford Opera Festival, entrambi con la regia di Rosetta Cucchi. Ha diretto il Concerto di Natale 2019 e quello di Capodanno 2020 (la Nona di Beethoven) alla Staatsoper Hannover.
Nello stesso teatro tedesco ha diretto per la prima volta La Bohème, nel gennaio 2020. La chiusura dei teatri a causa della pandemia di Covid-19 lo ha sorpreso il 13 marzo all’Opéra de Lyon, il giorno stesso in cui avrebbe dovuto dirigere per la prima volta Rigoletto. A seguire ci sono stati altri rinvii e cancellazioni, pertanto la sua agenda è in continuo aggiornamento. Torna a dirigere comunque già nell’estate 2020: il 14 luglio al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, che ha inaugurato con Il borghese gentiluomo, musiche di scena di Richard Strauss per la commedia di Molière, ripensata in una produzione originale in forma di monologo (repliche il 22 e 25 luglio e l’1 agosto); il 16 e il 18 agosto dirige due concerti al Rossini Opera Festival, uno di rarità rossiniane affidate alla voce di Juan Diego
Flórez, l’altro con il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna e Alessandro Corbelli; a settembre è impegnato nell’Elisir d’amore al Teatro Petruzzelli di Bari.
Flórez, l’altro con il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna e Alessandro Corbelli; a settembre è impegnato nell’Elisir d’amore al Teatro Petruzzelli di Bari.