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Trait d’union | Alessandro Bertozzi

I suoni del continente africano al centro dell'ultimo disco del sassofonista emiliano

Alessandro Bertozzi Trait d’union è l’ultimo disco firmato da Alessandro Bertozzi e pubblicato dall’etichetta discografica indipendente Level49 a maggio 2020. In Trait D’union, il sassofonista Alessandro Bertozzi è affiancato da Pap Yeri Samb alla voce, Andrea Pollione alle tastiere, Alex Carreri al basso, Maxx Furian alla batteria e Ernesto Da Silva alle percussioni. L’ispirazione dichiarata di questo progetto è il continente africano, i suoi colori, i suoi suoni e i suoi ritmi come mezzo per restituire uno spirito aggregante e una idea di musica come collante tra culture.

Il disco contiene da otto tracce composte da Alessandro Bertozzi, in questi brani traspaiono le più disparate influenze musicali: dal jazz, al funk, passando per ritmiche tribali e latine. Tutti i brani hanno impresso il marchio di fabbrica del frontman: sassofono graffiante, incedere e feeling propri del jazz-rock e predilezione per linee melodiche brevi ed incisive. Affianco a questo risalta la solida sezione ritmica composta da batteria e da percussioni tipiche del continente nero, altra nota di colore in questo disco dal sapore etnico sono gli efficaci interventi vocali di Pap Yeri Samb in lingua Wolof (lingua tipica dell’omonima popolazione Senegalese). Alcune tracce sono ricche di quel groove funk e di quegli incalzanti riff degni dei migliori inseguimenti di un buon film poliziesco – come ad esempio Giula, Samaway e Tuuba. Altri brani invece sono riflessivi e dai toni dilatati e introspettivi – come Kalmte e Suuf.

Alessandro Bertozzi Il risultato è quello di un disco eterogeneo ma solido dove traspare l’intento di ispirarsi alle sonorità africane, il merito è sopratutto degli interventi vocali e delle dense linee ritmiche. Alcuni brani però, avvicinandosi più alla fusion e al jazz rock, peccano di una caratterizzazione tipicamente associata alla world music finendo per diluire il panorama musicale così ben definito nei pezzi di chiara ispirazione etnica. Forse, osare con armonie e tempi più complessi e irregolari avrebbe restituito un disco più fedele all’ispirazione dalla quale nasce questo progetto.

Chi si aspettava un disco capace di rappresentare fedelmente suoni e armonie della cultura africana forse rimarrà deluso ma l’ascolto rimane comunque piacevolissimo, diretto e ricco di spunti interessanti.
Verdetto: l’ascolto è caldamente consigliato.

****

Musicisti:

Alessandro Bertozzi: sax e composizione
Alex Carrieri: basso
Andrea Pollione: tastiere
Ernesto Da Silva: percussioni
Maxx Furlan: batteria
Pap Yeri Samb: voce

****

Brani:

01. Giula
02. Samaway
03. Kalmite
04. Suuf
05. Reguit Pad
06. Tuuba
07. Jambar
08. Melodies Beweging

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