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laVerdi: Concerto di Riapertura

L’Auditorium di Milano riapre le porte al pubblico con Krzysztof Urbański e Dejan Lazič

Foto di Lin Gothoni

Mercoledì 19 maggio 2021 ore 19:30

Giovedì 20 maggio 2021 ore 19:30

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Auditorium di Milano, Largo Mahler

Ludwig van Beethoven Ouverture da Coriolano op.62

Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per pianoforte in La maggiore n.23 K. 488

Allegro

Adagio

Allegro assai

Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 1 in Do maggiore Op.21

Adagio molto – Allegro con brio

Andante cantabile con moto

Minuetto: Allegro molto e vivace

Adagio – Allegro molto e vivace

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Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Pianoforte Dejan Lazič

Direttore Krzysztof Urbański

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Pronti, via. La stagione “Dal Vivo!” comincia. Le porte dell’Auditorium di Milano si spalancano al pubblico a partire da mercoledì 19 maggio alle ore 19.30 (con replica giovedì 20 maggio, sempre alle 19.30) quando Krzysztof Urbański calcherà (di nuovo) il palco di Largo Mahler per dirigerà un magnifico programma sinfonico. Protagonista degli ultimi due concerti in streaming dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (la Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov e la Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Dvořák), Urbański, finalmente, conosce dal vivo il pubblico dell’Auditorium di Milano. Quale miglior occasione, se non il Concerto di Riapertura?

Il tutto, ovviamente, in tutta sicurezza, con la grande attenzione ai protocolli sanitari che da sempre contraddistingue la politica della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Professori d’orchestra ben distanziati (circa 35 elementi sul palco dell’Auditorium) e capienza massima ridotta a circa un terzo del numero totale dei posti del teatro di Largo Mahler.

Un programma tripartito, che affianca i due grandi maestri della tradizione classica. Si tratta infatti di un dittico beethoveniano che fa da cornice a un vero tesoro del repertorio per pianoforte e orchestra: il Concerto per pianoforte in La maggiore n.23 K. 488 di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro assoluto sia sul piano formale che su quello espressivo. Una composizione che ben rappresenta lo spirito di gioia e di desiderio di rinascita che anima l’Orchestra Verdi. Composto nel 1786, è annoverato tra i più eseguiti per pianoforte e orchestra del compositore salisburghese. Il sereno Allegro iniziale, il malinconico Adagio, scritto nella tonalità del relativo minore, e il gioioso Allegro assai finale. Tre movimenti, uno più bello dell’altro, che vanno a comporre una splendida pagina, affidata per l’occasione al grande talento di Dejan Lazič.

Di tutt’altra fattura l’Ouverture del Coriolano, composta da Ludwig van Beethoven nel 1807, nei tumulti emotivi che precedono la stesura della Quinta Sinfonia. Beethoven dedica questa Ouverture al Coriolano di Collin, la terribile storia del grande condottiero che, dopo essere accusato di tradimento ed esiliato, si uccise nell’impossibilità di tornare a Roma. Una composizione intrisa di quel titanismo che contraddistingue questa stagione creativa beethoveniana.

Fa da contraltare a questo lavoro la Prima Sinfonia in Do maggiore op.21, l’inizio dell’avventura sinfonica di Beethoven, datato 1799. Una composizione che ancora risente fortemente dello stile di Mozart e Haydn, e del classicismo in generale. Ma sono già identificabili gli spunti innovativi del genio di Bonn.

Simbolicamente, è la Prima Sinfonia ad aprire la nuova stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, come del resto sarà la Nona Sinfonia, l’ultima, a concludere questa rassegna, il 15 luglio al Teatro degli Arcimboldi, e sempre sotto la bacchetta di Krzysztof Urbański, che con laVerdi ha iniziato una collaborazione estremamente prolifica.

Al via la Stagione “Dal Vivo!”, che per nove mercoledì e nove giovedì si propone di ristabilire un vero e proprio rituale: quello di ascoltare la grande musica sinfonica all’Auditorium di Milano (e non solo).

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Conferenza

Martedì 18 maggio, alle ore 18, sarà possibile assistere alla conferenza introduttiva, online su Microsoft Teams, intitolata Lo Stile classico 1786 – 1807”: Grande è la duttilità culturale dello “Stile classico” nel ventennio tra Sette e Ottocento. Può essere strumentalmente dialogico come il K 488 mozartiano (1786); compositivamente “ammirevole” benché poeticamente fragile, come la Prima sinfonia beethoveniana (1800) nella lettura di Berlioz; poeticamente denso e paradigmatico come l’Ouverture da Coriolano (1807) del Genio di Bonn.

Relatore Enrico Reggiani.

Per partecipare scrivere all’indirizzo mail “federica.candela@laverdi.org”.

Biglietti

Intero: 20€; Over 60: 17€; Under 30: 15€; Sostenitori: 15€.

Carnet dal Vivo!: possibilità di abbonamento libero a tre spettacoli con i seguenti prezzi:

Intero: 50€; Over 60: 45€; Under 30: 38€; Sostenitori: 38€

Il Carnet dal Vivo! offre la possibilità di scegliere tre spettacoli diversi tra loro. Acquistando due carnet, lo spettatore avrà diritto a un biglietto omaggio per uno spettacolo a scelta.

Orari biglietteria: Lunedì – Sabato, 10 – 19;

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org

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Biografie

Dejan Lazič, pianoforte

L’arte interpretative di Dejan Lazić ha reso questo solista uno dei pianisti più peculiari della sua generazione. La rivista Der Spiegel, a proposito della sua incisione dedicata a Liszt per Onyx Classics: “Un solista dalla tecnica grandiosa, talvolta con spunti arguti, e dal suono pieno e riflessivo: questa sezione longitudinale lungo l’opera di Liszt è un regalo, sia per i conoscitori, che per i neofiti.” Dejan Lazić ha effettuato numerose registrazioni con l’etichetta Channel Classics, tra cui spicca un progetto che mette in relazione due compositori lontani nel tempo: C.P.E Bach e Benjamin Britten. La sua registrazione live del Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, effettuata insieme alla London Philharmonic Orchestra e Kirill Petrenko, ha ricevuto il prestigioso Echo Klassik Award. E’ stato protagonista di una registrazione del Triplo Concerto di Beethoven, per la Sony nel 2015. Nell’autunno 2017 ha registrato ed eseguito in tour la trascrizione che Beethoven ha realizzato del suo Concerto per violino e orchestra (Concerto in De maggiore, Op.61a), insieme alla Netherlands Chamber Orchestra e Gordan Nikolić. Questo disco è stato pubblicato nel maggio del 2018 dalla Onyx Classics. Nella stagione 2020/2021 Dejan Lazić debutta con l’orchestra del Concertgebouw insieme a Jan Willem de Vriend, con la BR Rundfunkorchester München insieme a Ivan Repušić. Altri appuntamenti degni di nota includono il suo ritorno con la Atlanta Symphony Orchestra, la Budapest Festival Orchestra, i Dresden Philharmoniker, la Indianapolis Symphony Orchestra, la MDR Sinfonieorchester Leipzig, la NDR Elbphilharmonie Orchester Hamburg. Lavorerà con direttori come Ryan Bancroft, Nicholas Collon, Ivan Fischer, Michael Francis, Gordan Nikolić, Krzysztof Urbański e Jan Willem de Vriend. Dejan Lazić è nato a Zagabria, in Croazia, in una famiglia di musicisti. E’ cresciuto a Salisburgo, dove ha studiato al Mozarteum (Clarinetto, Pianoforte e Composizione). Il precoce incontro con Zoltán Kocsis e Imre Rohmann presso il Bartók Festival in Ungheria è stato decisivo per la sua carriera artistica, come del resto è stato importante la sua frequentazione con Peter Eötvös. Dejan Lazić vive ad Amsterdam.

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Krzysztof Urbański, direttore

Nel settembre 2020, ha inaugurato la sua decima stagione come Direttore Musicale della Indianapolis Symphony Orchestra. È stato nominato Direttore principale Ospite della NDR Elbphilharmonie Orchestra nel 2015, che ha diretto ad Amburgo e in tour in Giappone e in Europa. Con l’Orchestra, ha registrato per Alpha Classics alcuni lavori di Lutosławski, la Sinfonia n. 9 di Dvořák, la Sagra della Primavera e la Sinfonia n. 5 di Šostakóvič. La sua discografia include anche la registrazione di alcuni piccoli pezzi per pianoforte e orchestra insieme a Jan Lisiecki e la NDR Elbphilharmonie Orchestra per la Deutsche Grammophon, che ha ricevuto un ECHO Klassik Award, e il Concerto per violoncello n. 1 di Martinů con Sol Gabetta e i Berliner Philharmoniker per Sony.  Con Sinfonia Varsovia ha registrato Threnody for the Victims of Hiroshima di Penderecki per Accentus Music. Il M° Urbański si assicura una presenza internazionale apparendo come direttore ospite di numerose orchestre in tutto il mondo, tra cui Munich Philharmonic, Berlin Philharmonic, Staatskapelle Dresden, Leipzig Gewandhaus Orchestra, London Symphony Orchestra, Philharmonia Orchestra, Tonhalle Orchestra Zurich, Dresden Philharmonic, WDR Symphony Orchestra Cologne, Vienna Symphony, Rotterdam Philharmonic, Orchestre de Paris, Orchestre Philharmonique de Radio France, Chicago Symphony, New York Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, San Francisco Symphony and the National Symphony Orchestra..

È stato Direttore principale e artistico della Trondheim Symphony dal 2010 al 2017; nel 2017 è stato nominato come suo Direttore Ospite d’Onore. È stato anche Direttore ospite principale della Tokyo Symphony per quattro stagioni a partire dal 2012. Nel giugno 2015, Krzysztof Urbański ha ricevuto il Leonard Bernstein Award allo Schleswig-Holstein Music Festival, diventando il primo direttore a ricevere questo prestigioso riconoscimento.

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