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Più che danza diffuso

DAL 23 OTTOBRE AL MUSEO DELLA SCIENZA E TECNOLOGIA DI MILANO

NASCE PIÙ CHE DANZA DIFFUSO

IL PROGETTO DEL C.I.M.D CENTRO INTERNAZIONALE DI MOVIMENTO E DANZA, CHE APRE I PROCESSI CREATIVI AL PUBBLICO

 

TRA LE AZIONI PROPOSTE, CINQUE WEEKEND DI DANZA, DA OTTOBRE A GENNAIO, AL

MUSEO DELLA SCIENZA E TECNOLOGIA DI MILANO

 

PROTAGONISTI GRANDI COREOGRAFI DELLA SCENA NAZIONALE E GLI SPETTATORI

 

 

Dall’esperienza del festival Pìù che danza! organizzato dal CIMD – Centro internazionale della Danza diretto da Franca Ferrari, nasce Più che danza diffuso, progetto che comprende diverse azioni, tra le quali cinque weekend di danza nelle suggestive sale del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano.

Cinque weekend, dal 23 ottobre al 16 gennaio 2022, dedicati ai processi creativi nella danza contemporanea, con protagonisti grandi coreografi della scena performativa contemporanea, quali Daniele Albanese, Salvo Lombardo, Daniele Ninarello, Francesca Sproccati, Davide Valrosso.

Più che danza diffuso nasce con l’obiettivo di progettare un percorso che abbandoni la retorica della resilienza del settore della cultura e metta la creatività a disposizione dei bisogni emergenti del panorama sociale del presente. Il modello “festival” viene frammentato in una serie di micro-esperienze, per un rinnovamento del rapporto con il pubblico che diventa parte del processo creativo.

Ciascun coreografo sarà al Museo un weekend, sabato e domenica, durante il quale lavorerà al proprio progetto e realizzerà la propria proposta per coinvolgere il pubblico. Gli spettatori non danzeranno ma potranno assistere al processo creativo e alle diverse performance, e interagire con gli artisti.

Al via il 23 e 24 ottobre, con HOME_action #Milano, di e con il coreografo, danzatore e performer Daniele Albanese: una performance e al tempo stesso una cornice di riflessione sulla comunicazione invisibile nella zona di confine tra l’azione e il pensiero, tra ciò che è qui e ciò che è altrove, cercando di rispondere alla domanda, “Cos’è casa?”. Un progetto coreografico che parte dal presupposto che il meccanismo sotteso all’atto performativo può essere considerato, di per sé, una casa. Casa in quanto archivio personale, funzionale, emotivo – quindi luogo dell’identità – in relazione a un mondo in continuo divenire come quello contemporaneo, dove il confine tra spazi, linguaggi e direzioni, è luogo di turbolenza, di problematicità ma anche di ricchezza. Appuntamento presso la Sala delle Colonne del Museo, sabato 23 ottobre dalle 14:30 alle 18, dove si potrà assistere al processo creativo dell’artista, e domenica 24 con la performance alle 16.

 

Daniele Albanese è un coreografo, danzatore e performer che lavora tra l’Italia e Berlino. Dal 1995 è autore indipendente e in parallelo lavora come interprete e collaboratore di numerosi artisti di fama internazionale, tra i quali Benoit Lachambre, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Jennifer Lacey, Eva Karczag, Karine Ponties, Peter Pleyer. Nel 2002 fonda la compagnia STALKER_Daniele Albanese e dal 2017 è artista associato di Nanou Associazione Culturale.

Il 27 e 28 novembre sarà la volta dell’artista e coreografo Davide Valrosso, con 5 danze per il futuro, progetto che si compone di cinque quadri differenti con in scena un danzatore e un musicista che insieme sperimentano varie possibilità di relazione. Le presenze sulla scena intessono un corredo di connessioni, relazioni, scambi, apparizioni, destrutturazioni che dal primo al quinto capitolo concretizzano un andirivieni di immagini o immaginari essenziali, sconfinando nel contatto o nella distanza fra i ruoli, nell’assenza o nell’alternarsi dei performers, nel dismettere i propri panni per vestire quelli dell’altro. Dopo il diploma presso l’English National Ballet, Valrosso studia in numerosi centri di formazione contemporanea in Europa; collabora stabilmente con la compagnia Virgilio Sieni, è artista associato del Festival Oriente Occidente di Rovereto e i suoi lavori più recenti sono stati selezionati per il Balletto di Roma e l’Accademia nazionale di danza.

Attesa per il 4 e 5 dicembre, l’artista svizzera Francesca Sproccati, con EXP: je voudrais commencer par sauter, lavoro che riflette sul tema del tempo attraverso la creazione di un habitat dove il pubblico condivide lo spazio scenico con tre performers. Si stimola così un’osmosi tra pubblico e interprete e si ambisce a creare delle pratiche d’integrazione della vita contemplativa con quella attiva. Francesca Sproccati è interprete per coreografi e registi in Svizzera e Italia. Nel 2013 è selezionata da Reso per il Choreo Lab alla Gessnerallee di Zurigo. Nel 2017 da ProHelvetia per partecipare al programma Camping al Centro Nazionale della Danza di Parigi. Lo stesso anno, dopo una lunga ed intensa collaborazione con la compagnia MotoPerpetuo, decide di dedicarsi al suo percorso personale di ricerca e creazione.

Il 28 e 29 dicembre il coreografo Daniele Ninarello porta al Museo della Scienza Pastorale, terzo lavoro di un ciclo di quattro rituali coreografici che vede protagonisti quattro danzatori: quattro corpi che si accordano, per generare una danza che si dipana come un moto perpetuo. Una riflessione sul tema della riunificazione e della nostalgia dell’unisono, per esplorare il senso di cooperazione e la cura costante del funzionamento che ci svelano inscritti gli uni negli altri. Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy, Daniele Ninarello danza con svariati coreografi tra cui Bruno Listopad, Barbara Altissimo, Virgilio Sieni, Sidi Larbi Cherkaoui. Dal 2007 porta avanti una propria ricerca coreografica e presenta le sue creazioni in diversi festival nazionali e internazionali. Nel 2013 fonda l’associazione CodedUomo.

Chiude questo ciclo di appuntamenti Salvo Lombardo, il 15 e 16 gennaio 2022, con Casual bystanders – performance coreografica multimediale e B-side installazione. Casual bystanders muove dai concetti di percezione e reale in rapporto all’acquisizione di dati fisici e storici di micro-collettività casuali e dei passanti occasionali che provvisoriamente le compongono. La performance si fonda sulla riconfigurazione coreografica di un corpus di gesti “non straordinari” ricavati dai frammenti cinetici, motori, gestuali e verbali dedotti da Salvo Lombardo dalla relazione con i passanti in spazi pubblici tra il 2014 e il 2015; le loro posture, i loro gesti, l’andamento ritmico del loro movimento, frammenti sonori e porzioni di discorsi sono il centro di tale processo. L’installazione B-side ripercorre e sintetizza questo processo e propone, utilizzando diversi dispositivi e media, svariate possibilità di riconfigurazione coreografica dei frammenti raccolti.

Lombardo è un performer, coreografo e regista. Negli anni ha approfondito gli interstizi tra la danza, il teatro e le arti visive. È impegnato nella realizzazione di azioni e manufatti in ambito performativo e artistico assieme a Chiasma, suo gruppo di lavoro.

 

Info:

Sala delle Colonne, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

Via San Vittore 21 – 20123 Milano

Telefono: 02 48 555 1

 

Sabato 23 ottobre (14:30-18); domenica 24 ottobre (performance dalle 16 alle 18).

Accesso consentito ai possessori del biglietto del museo.

 

www.museoscienza.org/it/offerta/piu-che-danza-diffuso

 

 

PROGRAMMA

 

23-24 OTTOBRE

HOME_action #Milano

 

di e con Daniele Albanese

voce Eva Karczag

suono Daniela Cattivelli

assistenza tecnica Salvatore Insana

promozione e cura Francesca Divano

co-produzione Associazione Gruppo Nanou e DanceME (Perypezye Urbane) con il contributo di MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo/Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Emilia Romagna, ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche

 

HOME è un progetto coreografico/performativo finalizzato alla produzione di pratiche, azioni e interazioni modulabili a partire dal presupposto che il meccanismo sotteso all’atto performativo può essere considerato, di per sé, una casa. Casa in quanto archivio personale, funzionale, emotivo – quindi luogo dell’identità – in relazione a un mondo in continuo divenire come quello contemporaneo, dove il confine – tra spazi, linguaggi e direzioni – è luogo di turbolenza, di problematicità ma anche di ricchezza.

Le azioni performative HOME_action (a cui a segue il nome del luogo specifico in cui l’azione viene presentata) vogliono esplorare nuove modalità di interazione con il pubblico e con l’ambiente attraverso la combinazione di elementi differenti, di volta in volta in relazione al contesto a cui fanno riferimento.

In un momento storico in cui il concetto di ‘casa-mondo’ risuona forte nella coscienza globale collettiva, HOME si ricolloca nel contesto attuale attraverso nuovi modi di affrontare la scena che portino i segni del vissuto dell’ultimo anno e mezzo, articolando un discorso indiretto sul senso politico dell’agire ora a partire da una domanda apparentemente semplice: cos’è casa?

HOME_action #Milano è una performance appositamente pensata per il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia in cui una figura marginale, sfuocata e mutevole procede nello spazio per accumulazione di azioni, trasformazioni e interruzioni, scandendo il ritmo della percezione degli spettatori che possono muoversi liberamente nello spazio, creando un dialogo che si innesta nella zona di espressione interstiziale tra un movimento e un altro, tra la parola e il gesto, tra l’azione scenica e lo spettatore.

 

27-28 NOVEMBRE

Davide Valrosso – Cinque danze per il futuro

 

concept Davide Valrosso

musica dal vivo Daniele Gherrino

collaborazione all’ideazione Valeria Vannucci

produzione NINA

con il sostegno di ADH – Anghiari Dance Hub, a.ArtistiAssociati, C.I.M.D, PARC Performing Arts Research Centre

in collaborazione con Fuori Programma Festival/Teatro Biblioteca Quarticciolo

 

I cinque quadri proposti ospiteranno un danzatore e un musicista che agirà dal vivo, attraversando tematiche in proiezione al futuro e combinando di volta in volta un diverso sistema di relazioni per ognuna delle Cinque proposte di danze per il futuro. Le presenze sulla scena intessono un corredo di connessioni, relazioni, scambi, apparizioni, destrutturazioni che dal primo al quinto capitolo concretizzano un andirivieni di immagini o immaginari essenziali, sconfinando nel contatto o nella distanza fra i ruoli, nell’assenza o nell’alternarsi dei performer, nel dismettere i propri panni per vestire quelli dell’altro. Cinque danze per il futuro mescola il concetto di corpo performativo costruendo un organismo scenico di forma ibrida fra danza e concerto. Si nutre delle particolarità di ognuno degli interpreti, che uniti portano in scena il proprio bagaglio di elementi necessari per il futuro.

 

4-5 DICEMBRE

Francesca Sproccati – EXP : je voudrais commencer par sauter

 

concept Francesca Sproccati

drammaturgia Elena Boillat

con Elena Boillat, Martina Gambardella, Francesca Sproccati

produzione lifops – co-production FIT festival Lugano

con il supporto di Repubblica e Cantone Ticino DECS – Fondo Swisslos, Pro Helvetia Fondazione Svizzera per la cultura, Ernst Göhner Stiftung, Città di Lugano

 

EXP: je voudrais commencer par sauter è un esperimento sul tempo e una data di scadenza, la nostra. È di fronte a questa data di scadenza che la questione del tempo, da sempre, con forza, si relaziona all’essere umano. EXP: è semplicemente un luogo di sperimentazione collettiva dedicato a scoprire un risultato, al pari di un laboratorio scientifico, è la creazione di un habitat dove il pubblico condivide lo spazio scenico con tre performers. Si stimola così un’osmosi tra pubblico e interprete e si ambisce a creare delle pratiche d’integrazione della vita contemplativa con quella attiva. Di fronte all’infinita possibilità di scelte della vita contemporanea decidiamo di contrapporre un minimalismo di intenti.

 

28-29 DICEMBRE

Daniele Ninarello – Pastorale

 

ideazione e creazione Daniele Ninarello

danza Vera Borghini, Lorenzo Covello, Francesca Dibiase, Zoè Bernabéu

musiche Dan Kinzelman

drammaturgia Gaia Clotilde Chernetich

consulenza Elena Giannotti

luci e spazio Gianni Staropoli

abiti di scena Ettore Lombardi

produzione Codeduomo / Compagnia Daniele Ninarello

coproduzione Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape /Direction Yuval Pick

progetto realizzato all’interno di “Sharing&Moving/International Residencies”

con il sostegno di MosaicoDanza/ Festival Interplay e della Fondazione Piemonte dal Vivo/ Circuito Regionale Multidisciplinare di Spettacolo dal Vivo e della Lavanderia a Vapore/ Centro Regionale per la Danza; da KLAP Maison pour la danse – Kelemenis &cie di Marsiglia; Armunia/Festival Inequilibrio, Festival Oriente Occidente / CID Centro Internazionale della Danza

con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, CID Centro Internazionale della Danza di Rovereto, Teatro Akropolis (Genova)

Artista residente a progetto presso il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/CZD

una produzione in collaborazione con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Scenario Pubblico/CZD

con il supporto di CSC Centro per la Scena Contemporanea

con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali

in collaborazione con AMAT per Civitanova Casa della Danza

progetto di Residenza sostenuto da Regione Marche e Mibac

 

Pastorale è il terzo lavoro di un ciclo di quattro rituali coreografici esperienziali concepiti a partire dalla creazione di pratiche anatomiche che si dispiegano nel comporre la dimensione spaziale e coreografica del rituale.

In Pastorale, la coreografia vuole essere l’accorgimento creato per emergere da sé e accedere all’altrove, per unirsi al fuori e all’altro che è prossimo a noi. Si punta a cercare una continua accordatura, una catena ritmata, una salda alleanza tra corpi che generano una danza che si dipana come un moto perpetuo; come se la mente corporea vivesse costantemente in allerta, attenta a tutti i suoni, ai ritmi da cogliere e ordinare. In questo modo, essa può accedere a un sistema in grado di intonare il proprio corpo ad un ritmo universale. Questa pratica sarà una risorsa per creare uno spazio emotivo in cui esplorare la fragilità di questo legame, e i rischi associati alla sua perdita.

In particolare, il lavoro si sviluppa attraverso la creazione di un sistema di segni, a disposizione dei danzatori come strumenti con cui allinearsi gradualmente l’uno con l’altro. Questi segni nascono da una costante descrizione percettiva delle dinamiche che li circondano nel percorrere la matrice coreografica che li produce costantemente.

I segni emergono come descrizione di natura percettiva delle dinamiche circostanti in cui una matrice coreografica produce costantemente variazioni di ritmo e di spazio.

Così i movimenti di un corpo generano risonanze in quelli vicini, come una serie di onde concentriche in espansione, che gradualmente si rafforzano a vicenda nel tentativo di afferrarsi, raggiungersi per non perdersi. Una riflessione quindi, sul senso di cooperazione nella contemporaneità, sulla necessità di tornare ad un processo inclusivo e di ascolto reciproco. Sulla cura costante verso questo funzionamento che ci svela inscritti gli uni negli altri.

 

15-16 GENNAIO 2022

Salvo Lombardo – Casual Bystanders performance coreografica-multimediale e B-side installazione multimediale

 

Casual Bystanders

Ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo

Con Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo

Video e luci Luca Brinchi e Maria Elena Fusacchia

Sovrapposizioni sonore Salvo Lombardo su musica di Luc Ferrari

Disegno del suono Fabrizio Alviti

Produzione Chiasma

Co-produzione Fabbrica Europa, Festival Oriente Occidente, Capotrave/Kilowatt

Con il sostegno di Anghiari Dance Hub; e di Inteatro Festival; DiD Studio/Danae Festival; Teatro Spazio Electa/ACS Abruzzo; Villaggio d’Artista; Verdecoprente Residenze; Centro di Palmetta; [Non] Museo

Progetto vincitore del bando CID Cantieri 2016, del bando Anghiari Dance Hub 2015, progetto selezionato Movin’Up_GAI

 

b-side

Ideazione e regia Salvo Lombardo

Sviluppo e set up Isabella Gaffè e Salvo Lombardo

Performance Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo

Riprese e montaggio video Isabella Gaffè

Grafiche Carolina Farina

Sound design Fabrizio Alviti

Produzione Chiasma – Azioni e Manufatti d’Arte

 

Casual bystanders muove dai concetti di percezione e reale in rapporto all’acquisizione di dati fisici e storici di micro-collettività casuali e dei passanti occasionali che provvisoriamente le compongono. La performance si fonda sulla riconfigurazione coreografica di un corpus di gesti “non straordinari” ricavati dai frammenti cinetici, motori, gestuali e verbali dedotti da Salvo Lombardo dalla relazione con i passanti in spazi pubblici tra il 2014 e il 2015; le loro posture, i loro gesti, l’andamento ritmico del loro movimento, frammenti sonori e porzioni di discorsi sono il centro di tale processo. Le azioni di raccolta di queste informazioni fisiche, nel loro contesto urbano, sono state finalizzate all’elaborazione dal vero di un certo numero di frammenti motori e gestuali “archiviati” attraverso il corpo e poi trascritti in forma di enunciati su dei taccuini, numerati progressivamente, per essere rielaborati successivamente in forma coreografica: dal procedimento mimetico alla trasfigurazione del gesto semplice; tra le rovine del movimento, nel sedimento di qualcosa che è già-stato, per esperire un corpo-presente.

 

b-side – installazione multimediale

b-side è una installazione multimediale e interattiva che ripercorre parti del processo di archiviazione di gesti “non straordinari” di passanti occasionali nello spazio pubblico. Il percorso è concepito nell’ambito del progetto Casual Bystanders a cui Salvo Lombardo lavora dal 2014 a partire dai concetti di percezione e reale in rapporto all’acquisizione di dati fisici e storici di micro-collettività casuali e dei passanti occasionali che provvisoriamente le compongono. L’installazione B-side ripercorre e sintetizza questo processo e propone, utilizzando diversi dispositivi e media, svariate possibilità di riconfigurazione coreografica dei frammenti cinetici, motori, gestuali e verbali che Salvo Lombardo ha collezionato nel tempo a partire dalla relazione con i passanti.

 

Le Compagnie italiane presenti sono riconosciute e sostenute dal MiC come Organismo di produzione della danza.

 

 

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